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La primavera ci fa tornare voglia di giocare nel bosco. Ma quali sono le regole da rispettare e quanta legna da ardere puoi portare a casa dal bosco? Nel presente articolo ti svelerò tutto questo e altri fatti interessanti sui boschi svizzeri.
«Amore, potresti portare anche questo ramo per favore?», ho detto a mia moglie l'altro giorno, al termine di una breve passeggiata nel bosco. Lavorare da casa mi consente di dedicarmi a queste brevi passeggiate anche in settimana. Informazione per il mio capo: ovviamente non ero loggato. La mia idea era di portare a casa «un po’» di legna da ardere per il nostro barbecue. Da buon vecchio scout, non riesco ad abituarmi a un grill a gas né tanto meno a quello elettrico, e preferisco ancora la legna. Ma mia moglie si è rifiutata di portare quel terzo ramo e io ero già ben carico. In realtà avrebbe potuto anche farlo, ma pensava che fosse già abbastanza e poi: «È permesso portarsi a casa della legna dal bosco?».
Ovviamente, ho risposto, fingendo di sapere esattamente cosa stavo facendo. Credo di aver sentito dire da qualche parte che è consentito portare via una certa quantità di legna dal bosco. Ma è veramente così? Prima di rispondere a questa domanda, ecco dieci fatti sui boschi che potrebbero anche non servirti a nulla, ma che in certe circostanze potrebbero farti fare bella figura.
Un terzo della superficie della Svizzera è ricoperto da boschi. La lunghezza totale di tutti i margini forestali è di poco inferiore ai 120 000 chilometri. L'area corrisponde a circa 1,28 milioni di ettari, il che si traduce in circa 0,15 ettari di bosco pro capite. La superficie forestale aumenta ogni anno di una cinquantina di chilometri quadrati che corrispondono alla superficie del lago di Lugano.
La quantità totale di legno utilizzabile nei boschi svizzeri è di poco meno di mezzo miliardo di metri cubi. E ogni anno, dieci milioni di metri cubi di legno ricrescono in Svizzera.
Le foreste svizzere contano oltre mezzo miliardo di alberi. Ciò si traduce in 66 alberi boschivi pro capite. I tre alberi più comuni sono il peccio (abete rosso), l’abete bianco e il faggio.
Gli alberi svizzeri hanno un'età media di cent’anni. Gli alberi più vecchi sono i tassi, che si stima abbiano circa 1 500 anni.
L'industria forestale e del legno svizzera offre più di 100 000 posti di lavoro. Tuttavia, si tratta di lavori rischiosi. Ogni anno si verificano circa 1 500 incidenti.
In totale, nei boschi svizzeri, vi sono 30 500 chilometri di strade o sentieri che, oltre a invitarci a fare delle belle passeggiate, garantiscono una corretta gestione e manutenzione boschiva.
Un buon 40% della superficie boschiva ha un effetto protettivo, prevenendo ad esempio la caduta di massi, le frane e le valanghe. In tal senso, i boschi svizzeri proteggono circa 130 000 edifici e diverse migliaia di chilometri di vie di comunicazione.
Ogni anno nei boschi svizzeri si raccolgono circa 250 tonnellate di funghi per un valore di circa 11,5 milioni di franchi. Inoltre, si producono 2 000 tonnellate di miele (per un valore di un milione di franchi) e 2 000 tonnellate di carne di selvaggina (per un valore di 20 milioni di franchi).
Le nostre foreste assorbono e immagazzinano quasi 550 milioni di tonnellate di CO₂, che equivalgono a oltre dieci volte la quantità emessa ogni anno in Svizzera.
Torniamo alla domanda iniziale: che tipo di legno posso portarmi a casa dal bosco e in che misura? Lo chiedo a chi dovrebbe saperlo. Florian Landolt è responsabile di comunicazione e politica presso l’associazione dei proprietari forestali «BoscoSvizzero». «In generale, ogni persona ha diritto di accedere nei boschi svizzeri». Non importa se il bosco in questione è di proprietà privata o pubblica. Naturalmente, ci sono delle restrizioni, come ad esempio nelle riserve naturali o nelle zone protette. Ma soprattutto: questo diritto non ti autorizza a circolare liberamente nei boschi o a costruirvi qualcosa. Nei boschi svizzeri vige un divieto generale di traffico motorizzato. In bicicletta o a cavallo si possono percorrere solo sentieri forestali stabilizzati.
Ok, dunque sono autorizzato a entrare nei boschi. E per quanto riguarda la raccolta della legna? «Di regola, è consentito portare a casa tutta la legna che si riesce a trasportare a mano», spiega Landolt. Deve trattarsi di legno morto. «Quindi non può essere segato. Deve essere legno che si trova in giro o che può essere facilmente spezzato».
A proposito di giacere in giro: i mucchi di rami accatastati per gli animali e la legna da ardere spaccata e accatastata, devono essere lasciati dove sono.
Chiuso dunque l’argomento «cosa mi è permesso portare a casa dal bosco e in che misura». Ma che dire del contrario? Cioè, cosa posso portare nel bosco e, soprattutto, cosa mi è effettivamente consentito fare nel bosco? Me lo sono chiesto di recente, perché stavo pensando di costruire una capanna nel bosco con i miei figli. Per ora ne abbiamo una a casa, ma è fatta di 4 000 mattoncini di plastica.
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«Il bosco è un rifugio per animali e piante e dovrebbe quindi essere mantenuto libero da costruzioni e strutture varie», afferma Landolt. Per questo motivo occorre un permesso di costruzione per ogni genere di struttura edificabile. In genere, ciò è concesso solo alle strutture che servono a scopi di gestione forestale, come nel caso di un cantiere di lavoro per un'operazione forestale. «Costruire una capanna con rami e ramoscelli morti, invece, è consentito a condizione che possa essere smontata facilmente».
E le tende? Il campeggio in tenda è consentito, a condizione che il proprietario o la proprietaria del bosco dia il via libera (nella maggior parte dei casi si tratta del comune). «Bisogna però informarsi bene in anticipo, perché la situazione legale può variare da cantone a cantone», avverte Landolt.
In generale, bisogna sempre essere consapevoli del fatto che in Svizzera ogni bosco ha un proprietario o una proprietaria e quindi non è un'area priva di leggi, afferma Landolt. «Noi di BoscoSvizzero ci appelliamo sempre al buon senso delle persone che entrano nel bosco», e fa riferimento alla Guida per comportarsi bene nel bosco, dieci consigli per visitare il bosco nel pieno rispetto della flora e della fauna.
L'importanza e l'attrattiva sono aumentate negli ultimi anni – soprattutto durante la pandemia, afferma Landolt. «Da un lato, naturalmente, ne siamo contenti ed è bello che sempre più persone visitino il bosco», ma dall'altro questo ci spinge a proteggere ulteriormente il bosco come habitat di animali e piante.
«Ciò che ci pesa di più sullo stomaco è la mancanza di comprensione per l'industria del legno, che purtroppo è ancora diffusa», sottolinea Landolt. Eppure, l'industria svizzera del legno svolge un ruolo esemplare a livello mondiale. «Dall'introduzione della legge sulle foreste nel 1876, non ci sono più stati disboscamenti su larga scala», afferma Landolt. Inoltre, vengono abbattuti solo gli alberi che possono essere ripiantati e ricrescere. «Si può pertanto affermare che il principio della sostenibilità è stato menzionato per la prima volta in un testo giuridico nella legge forestale svizzera», afferma Landolt con orgoglio. Purtroppo, la raccolta di legname non è più redditizia per la maggior parte delle attività forestali svizzere dal 2008 circa. Le cause principali sono fenomeni naturali come tempeste, siccità, canicole o infestazioni da bostrico. «Il cambiamento climatico colpisce duramente anche le foreste svizzere ed è un vero problema».
Se il cambiamento climatico diventa un problema anche per i boschi, allora – tra i mille altri effetti – diventerà sicuramente un problema anche per me. Adoro i boschi e non solo come spazio ricreativo. Anche per trovarvi un bel ramo di tanto in tanto, se ho bisogno di legna da ardere. Perché una cosa è certa: continueremo a usare un grill a carbone o legno anche in futuro!
Papà di due figli, terzogenito in famiglia, cercatore di funghi e pescatore, mezzo danese di nascita, appassionato spettatore di scene pubbliche e campione di gaffe.
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