Retroscena

Ora tocca a noi e dobbiamo aiutarci a vicenda

Ieri il Consiglio federale ha parlato in modo chiaro: siamo tutte persone responsabili e dobbiamo tutti contribuire a contenere il contagio del coronavirus. E possiamo riuscirci solo se rimaniamo a casa, se usciamo di casa solo per commissioni urgenti e se ci aiutiamo l’un l’altro.

L'annuncio fatto ieri dalla presidente federale Simonetta Sommaruga è stato chiaro. Dalla mezzanotte del 16 marzo è in vigore una «situazione straordinaria». La maggior parte di negozi, ristoranti, bar e strutture di intrattenimento e ricreative rimangono chiusi. L'appello alla popolazione: rimanete a casa. Niente incontri con gli amici, niente inviti a cena, niente gruppi di jogging, niente uscite al parco giochi con i bambini. Restate a casa. Solo chi va al lavoro, a fare la spesa o ha un altro motivo valido dovrebbe uscire di casa. Queste misure sono particolarmente importanti per le persone a rischio.

Dobbiamo rispettare le norme federali. Se il contagio continua e noi non agiamo in modo responsabile, il Consiglio federale annuncerà un coprifuoco e lo metterà in pratica con le maniere forti. Saranno dunque polizia e militari ad assicurare che noi rimaniamo a casa. E questo non lo vuole nessuno.

Fare a meno di uscire e darsi una mano l’un l’altro

Nell'ambito di quanto è attualmente consentito, possiamo fare delle cose per aiutare le persone. In tutto il paese, si sono formate iniziative di vicinato. Le idee sono semplici: se vai a fare la spesa, ad esempio, puoi farla anche per una persona che vive nel tuo quartiere. Se hai tempo e non devi lavorare, puoi offrirti volontario per occuparti di bambini i cui genitori devono andare al lavoro.

  • La campagna «Hilf jetzt!» (aiuta ora!) sta cercando di creare un registro di gruppi che stanno emergendo nel tuo quartiere via Facebook, Whatsapp, Telegram o altro. Dai un’occhiata al sito e registrati per dare una mano. Ma attenzione: non è un pass gratuito per uscire e incontrarti con gli amici. In questi gruppi, le regole sull'igiene e sulla distanza sono ancor più importanti. Consulta le regole di igiene suggerite dalla Confederazione.
  • Esiste anche un'app della Croce Rossa che coordina gli interventi di assistenza. Si chiama «Five Up». Gli obiettivi sono simili a quelli di «Hilf jetzt!».
  • Il sito https://www.studentsagainstcorona.ch/ mette a disposizione persone per vari compiti, non solo studenti.
  • Gli ospedali e le cliniche sanno che presto dovranno funzionare a pieno regime e sono quindi alla ricerca di aiuto. Visita il sito web dell'ospedale vicino a casa tua e verifica se e come puoi essere di aiuto.
  • Se hai un computer con una certa potenza di calcolo, puoi aiutare a ricercare una cura. Con questo strumento metti a disposizione la potenza di calcolo del tuo pc.
  • Molte piccole aziende, operatori culturali e liberi professionisti stanno attualmente affrontando un vuoto esistenziale perché nelle prossime cinque settimane, o forse anche più, non guadagneranno nulla. Il governo federale ha promesso a loro un aiuto immediato. Se appartieni a questo gruppo, contatta la Divisione dell'economia e l’Ufficio del lavoro del tuo Cantone. La Segreteria di Stato dell'economia ha pubblicato una guida all'assistenza finanziaria per le piccole e medie imprese.

Aggiornamento del 25.3

  • Sul sito https://www.zamadihei.ch/ si sta creando una banca dati per le persone che hanno bisogno di aiuto o che possono offrire aiuto in tutta la Svizzera
  • la campagna di crowdfunding «Together now» sta cercando di raccogliere 2 milioni e mezzo di franchi svizzeri per le persone che non hanno un reddito in questi giorni e mesi.

Cercheremo di tenere aggiornata questa pagina con i link di nuove iniziative. Conosci altri progetti che non ho menzionato? Lascia un commento in fondo alla pagina. Si tratta di aiuti svizzeri o internazionali, che possiamo sostenere insieme.

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Quando 15 anni fa ho lasciato il nido di casa, mi sono improvvisamente ritrovato a dover cucinare per me. Ma dalla pura e semplice necessità presto si è sviluppata una virtù, e oggi non riesco a immaginarmi lontano dai fornelli. Sono un vero foodie e divoro di tutto, dal cibo spazzatura alla cucina di alta classe. Letteralmente: mangio in un battibaleno.. 


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