Retroscena

I fattori scatenanti del dolore cronico: i trigger point

Olivia Leimpeters-Leth
16.9.2022
Traduzione: Sanela Dragulovic

Ernia del disco, nervo schiacciato o strappo muscolare? Forse è un trigger point? Essi sono le cause di dolore più comunemente trascurate in fisioterapia. Marion Thurn, fisioterapista e presidente dell'associazione austriaca Trigger Point, spiega perché spesso si verificano diagnosi errate.

Marion Thurn si è specializzato anni fa nel campo della terapia dei trigger point miofasciali. Nel suo studio a Wolkersdorf, i trigger point sono trattati quotidianamente: «Non passa giorno senza un caso di pazienti con trigger point», dice l'esperta in un'intervista Zoom.

Trigger point: di cosa si tratta?

I punti di tensione nel tessuto muscolare scatenano il dolore. E così si arriva alla grande difficoltà di riconoscere i trigger point: il dolore e la causa non si manifestano nello stesso punto. «La caratteristica classica di un trigger point è che si irradia e provoca dolore in un altro punto», spiega Thurn. I pazienti si rivolgono al suo studio con disturbi come il mal di testa, ma il vero punto trigger è localizzato altrove.

Trigger point: dove si trovano e come si sviluppano

«Tutti noi abbiamo dei trigger point. Tuttavia, alcuni causano disturbi e altri no», spiega Marion Thurn. In linea di principio, possono attivarsi in tutto il corpo e in ogni muscolo e diventare un problema. Dove e se questo accade dipende dalle sollecitazioni a cui la persona è esposta: «Il principale fattore scatenante è il lavoro quotidiano», spiega la fisioterapista.

«Lo stress unilaterale causato da schemi di movimento abituali è il fattore scaenante principale dei trigger point», afferma l'esperta, indipendentemente dal fatto che si tratti di uno stress unilaterale da lavoro d'ufficio o sport agonistico. Quando i movimenti sono monotoni o addirittura assenti, si corre il rischio di attivare i punti trigger.

Un dolore lontano dalla causa: come si riconoscono i trigger point sul proprio corpo?

«Non si riconoscono», spiega l'esperta. «Questo è il motivo per cui molti pazienti vengono trattati in modo errato per molto tempo». Nella medicina convenzionale, spesso i sintomi vengono trattati localmente, mentre le cause rimangono non trattate, spiega l'esperta. Molti pazienti hanno alle spalle un lungo percorso di sofferenza prima di arrivare allo studio di fisioterapia di Marion Thurn.

«Il dolore generato dai trigger point si irradia», spiega Thurn. Si manifesta come dolore diffuso, ad esempio all'intero braccio o alla gamba. L'esperta spiega che, poiché il dolore e la causa si manifestano in parti diverse del corpo, è frequente una diagnosi errata. L'ernia del disco, lo stiramento muscolare o il nervo schiacciato sono disturbi comuni per i quali le persone si recano nel suo studio.

Scetticismo dalla scienza: qual è la teoria alla base del trattamento dei trigger point?

Una pubblicazione più recente di Gesing et al. (2019) riassume in modo puntuale il discorso sui trigger point e sulla loro terapia. Si legge: «Gli studi selezionati mostrano che le misure terapeutiche scelte sono promettenti. Tuttavia, molti aspetti non sono ancora stati studiati o solo superficialmente».

Terapia: come vengono trattati i trigger point?

Questa tecnica deve essere assolutamente eseguita da personale qualificato. «Il massaggio a casa come post-trattamento è molto importante, ma solo se il paziente è stato addestrato da un esperto», spiega Thurn.

Se i trigger point non vengono trattati, si avrà un effetto domino: «Nel tempo, si aggiungeranno altri disturbi. I punti trigger non trattati tra le scapole possono scatenare un'ernia del disco, ma anche un'emicrania cronica», spiega Thurn.

Trattamento dei punti trigger a casa: pericoloso o no?

Prima di intervenire da soli sui trigger point, è bene rivolgersi a un esperto o un'esperta. Inoltre, non bisogna mai trattare i trigger point ogni giorno, spiega la fisioterapista. La terapia del dolore è faticosa per l'organismo, per questo motivo dovrebbero passare almeno due giorni tra una seduta e l'altra. Ma il trattamento a casa può essere pericoloso?

«Premere e massaggiare nel modo sbagliato potrebbe peggiorare i sintomi», spiega l'esperta di trigger point. Il trattamento non è adatto in caso di malattie neurologiche, ad esempio per l'aumento della tensione muscolare dopo un ictus o per ematomi e lesioni fresche. Poiché il trattamento può causare piccole emorragie, l'esperta sconsiglia la terapia dei trigger point alle persone che assumono farmaci anticoagulanti.

Immagine di copertina: Shutterstock

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Adoro le frasi enfatiche e il linguaggio allegorico. Le metafore intelligenti sono la mia kryptonite, anche se a volte è meglio arrivare dritti al punto. Tutti miei testi sono curati dai miei gatti. E non è una metafora, perché credo che si possa «umanizzare l'animale domestico». Quando non sto seduta alla scrivania, mi piace fare escursioni, suonare musica attorno al fuoco o attivare il mio corpo stanco praticando sport o andando a una festa. 


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