Retroscena

Meno stressati e più felici – dovremmo coccolarci di più

Annalina Jegg
23.2.2023
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Abbracciare una persona cara, libera la mente dallo stress e scalda il petto. Il nostro cervello viene inondato da ormoni che trasmettono calma e felicità. La neuroscienziata Rebecca Böhme ci spiega gli effetti delle coccole e del contatto fisico.

L'importanza del contatto fisico nella vita quotidiana è confermata anche dalla dottoressa Rebecca Böhme, neuroscienziata, autrice e ricercatrice specializzata nel contatto fisico. Nel suo libro «Human Touch» scrive: «Potersi toccare a vicenda è di vitale importanza per sentirsi vicini emozionalmente».

Nella seguente intervista, la dottoressa ci spiega cosa succede con il nostro corpo quando ci abbandoniamo alle coccole.

Dott.ssa Böhme, come reagiamo al tatto noi esseri umani?

Se una persona intima ci tocca con affetto, di solito ci rilassiamo. La quantità di ormoni dello stress nel sangue diminuisce e proviamo una piacevole sensazione di calore.

La pelle è il nostro primo contatto con il mondo esterno: cosa succede concretamente quando ci si sente toccati?

E cosa avviene in seguito? Quali aree cerebrali vengono attivate tramite il contatto fisico?

I nervi trasmettono le informazioni dalla pelle al cervello attraverso il midollo spinale, dove si attiva l'area principalmente responsabile dell'elaborazione del contatto fisico: la corteccia somatosensoriale. In caso di contatti lievi si attiva anche l'insula, un lobo cerebrale, ad esempio con delle lievi carezze e contatti delicati con la punta delle dita. L'insula si attiva anche quando sentiamo il nostro corpo ed entriamo in noi stessi.

A proposito, perché sentiamo meno emozioni se siamo noi a toccarci?

Un contatto particolarmente piacevole è quello del proprio partner. Perché? E per quale motivo percepiamo questo contatto in maniera diversa?

Alcune persone hanno bisogno di più affetto di altre – perché?

È una cosa molto individuale. La ricerca non è ancora riuscita a comprendere con esattezza perché alcune persone amino il contatto fisico e altre no. Eppure, come in molti altri casi, probabilmente si tratta di un misto tra influenze genetiche ed esperienze vissute. Anche gli aspetti culturali giocano un ruolo: per determinate culture risulta più comune toccarsi che per altre. In tal caso, si è semplicemente più abituati.

Si può fare qualcosa per cambiare questa impronta culturale o individuale? In altre parole: è possibile allenare le persone tendenzialmente restie alle coccole con un progressivo aumento del contatto fisico?

Ovviamente, cercare di cambiare il proprio partner è sempre difficile. Ma naturalmente è bene parlarne ed esprimere i nostri desideri: forse l'altra persona non ci ha neanche pensato. Dopotutto, il contatto spesso avviene di sfuggita e molte persone non sono neanche consapevoli se e quanto spesso toccano gli altri.

Le relazioni con molto contatto fisico ci rendono più felici?

Che dire delle relazioni senza contatto fisico: funzionano?

Esistono certamente anche relazioni di questo tipo, soprattutto nell'era di Internet. Ma probabilmente si tratta di casi eccezionali. Per la stragrande maggioranza di noi, il contatto fisico fa davvero bene e svolge un ruolo essenziale soprattutto nelle relazioni amorose, poiché evoca ripetutamente la sensazione di vicinanza e di unione – anche senza parole.

La stragrande maggioranza di noi? A chi non fa bene il contatto fisico?

Il contatto fisico può essere anche sgradevole. Tutto dipende dalla persona che ci tocca, dalla situazione in cui ci troviamo o semplicemente dal nostro stato d'animo. Quando si ha molto da fare e si è stressati, un abbraccio può avere un effetto calmante se ci impegniamo a lasciarci andare. Ma spesso può anche infastidirci.

Nelle relazioni lunghe, di solito il contatto fisico diminuisce. Se smettiamo di toccarci automaticamente prendiamo le distanze dal partner a livello emotivo?

Quale consiglio daresti a chi non ha un partner? Gli animali domestici, gli amici o i membri della famiglia possono coprire il bisogno di coccole?

Ovviamente, possiamo sperimentare vicinanza e tenerezza anche in altre relazioni. Questo non conta solo se non si ha un partner o se il proprio partner è restio alle coccole. La vicinanza fisica rafforza il legame genitori-figli e anche le amicizie. E con i nostri animali domestici comunichiamo soprattutto attraverso il tatto.

Come riportare contatto e vicinanza in una relazione inghiottita dalla quotidianità?

Iniziamo a osservare le nostre azioni. Quando e quanto spesso tocchiamo il nostro partner? In quali situazioni ci piace essere toccati di più o di meno? Dopodiché possiamo parlarne apertamente, esprimere i propri desideri e ascoltare ciò che vuole il nostro partner. Purtroppo, in genere, parliamo troppo poco del contatto fisico anche se è così importante della nostra vita.

Immagine di copertina: Shutterstock

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Annalina Jegg
Autorin von customize mediahouse
oliver.fischer@digitecgalaxus.ch

Sono così: aperta, riflessiva, curiosa, agnostica, a volte solitaria, ironica e, naturalmente, stupefacente.
Scrivere è la mia vocazione: a 8 anni scrivevo favole, a 15 testi di canzoni «fighissime» (che nessuno ha mai letto), a metà dei 20 gestivo un
blog di viaggi, ora mi dedico alle poesie e ai migliori articoli di sempre! 


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