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Retroscena

Come si riscopre l'eccitazione in una relazione a lungo termine?

Natalie Hemengül
17.6.2025
Traduzione: Nerea Buttacavoli

Dopo quanto tempo si è in una relazione a lungo termine, dopo tre, cinque o dieci anni? E quella sensazione di eccitazione a quel punto svanisce una volta per tutte? Ne parlo con l'esperta.

All'inizio è tutto rose e fiori. Gli ormoni fanno le capriole e il cuore batte all'impazzata.

È bello essere innamorati.

Ma cosa succede quando le farfalle nello stomaco iniziano a placarsi? Quando l'eccitazione lascia lentamente il posto alla routine della vita quotidiana? Con la psicoterapeuta e sessuologa Dania Schiftan parlo di ciò che caratterizza un rapporto di coppia a lungo termine e se è possibile mantenere vive le scintille dell'euforia iniziale.

Dania, cosa caratterizza una relazione a lungo termine?
Dania Schiftan, sessuologa e psicoterapeuta: Una relazione a lungo termine non si qualifica come tale solo se «si sta insieme da molto tempo», ma piuttosto se «si ha imparato insieme ad affrontare i cambiamenti, ad esserci l'uno per l'altro – e a rimanere uniti anche di fronte alle avversità».

In altre parole, il fatto che una relazione duri tre, cinque o dieci anni non è così determinante in questo contesto?
In ambito scientifico si citano spesso dai tre ai cinque anni come soglia per una relazione a lungo termine. Tuttavia, direi che una relazione a lungo termine inizia quando una coppia ha già superato le crisi insieme, è cresciuta ulteriormente e ha costruito un senso di stabilità e profondità emotiva.

Sembra che le relazioni attraversino diverse fasi.
Effettivamente è così. In una partnership si possono chiaramente distinguere diverse fasi – lo vedo sia nel mio lavoro psicoterapeutico con le coppie che da una prospettiva scientifica.

Cosa caratterizza queste fasi?
All'inizio c'è la fase dell'infatuazione: intensa, controllata dagli ormoni, caratterizzata dall'idealizzazione e dai famosi occhiali rosa. Di solito dura tra i sei mesi e i due anni, a seconda delle dinamiche individuali. Poi segue la fase di consolidamento durante la quale la coppia viene raggiunta dalla realtà: le differenze diventano più visibili, la vita di tutti i giorni si fa sentire e si tratta sempre più di come la coppia affronta i conflitti, le aspettative e le esigenze individuali. Questo periodo è cruciale: mostra se il sentimento del «noi» iniziale si trasformerà in una relazione duratura. Le coppie che superano insieme questa fase sviluppano un legame più profondo, valori e routine condivise. E poi c'è la cosiddetta fase di maturazione.

È questa la fase che segna l'inizio di una relazione a lungo termine?
Esattamente! Per me, questa inizia quando una coppia non è più sostenuta solo da forti sentimenti, ma si sceglie attivamente e ripetutamente – anche nei momenti difficili. Quando la relazione non è solo leggera ma viene progettata consapevolmente.

Perché troviamo le nostre relazioni molto più eccitanti nella fase di frequentazione?
L'agitazione e l'eccitazione vanno di pari passo. Nella fase iniziale di una relazione succedono molte cose, sia a livello neurologico che emotivo. Siamo agitati, pieni di ormoni, pieni di curiosità, pieni di voglia.

Sembra fantastico. Perché prima o poi perdiamo questa eccitazione?
Perché mette il nostro cervello in uno stato di stress che ci costa molta energia. Ci rende meno concentrati, compromette la nostra capacità di giudizio e limita in modo significativo la nostra capacità di dedicarci ad altre cose, come le amicizie, il lavoro o l'organizzazione quotidiana. A un certo punto, il nostro cervello vuole uscire dallo stato di emergenza per entrare in uno stato di calma. Cerca sicurezza, coerenza e prevedibilità.

Quali sono gli effetti di questo «stato di calma» sulla sessualità di coppia?
Nella fase iniziale, la sessualità è fortemente influenzata da fattori esterni: la tensione, l'ignoto, le palpitazioni, le proiezioni. Queste ultime indicano il fatto che i propri desideri, idee, ideali, ma anche paure e insicurezze vengono trasmessi o attribuiti all'altra persona (o, appunto, proiettate sull'altra persona). Questa interazione agisce come un catalizzatore di piacere per molti. Tra il cervello, il cuore e i genitali si crea un «eco» che viene percepito come estremamente intenso. Allo stesso tempo, altri – gli uomini, per esempio – sperimentano ansia da prestazione, paura di fallire o sovraccarico emotivo in questa fase iniziale, che può persino portare alla disfunzione erettile.

Quindi l'innamorarsi non è solo bello?
È anche faticoso per il corpo. Con il tempo, si insinua la tendenza umana all'efficienza.

Efficienza?
Nei primi tempi vogliamo esplorare, provare e sentire tutto. In seguito, molte cose vengono abbreviate e ridotte a «cose sicure». Viene privilegiato ciò che funziona bene – carezze, posizioni, sequenze. Nel mentre, spesso si perde proprio ciò che era così attraente all'inizio: il desiderio di scoprire, i «contorni» giocosi che contribuiscono in modo significativo all'eccitazione. Un altro aspetto che affievolisce la passione è il cosiddetto «minimo comune denominatore».

Che effetto ha su di noi?
Nelle relazioni a lungo termine, tendiamo a tralasciare tutto ciò che potrebbe non piacere all'altra persona. Reazioni come una scrollata di spalle, un'osservazione difensiva o uno sguardo irritato significano che eliminiamo rapidamente certe azioni dal nostro repertorio, anche se a noi stessi potrebbero piacere. Di conseguenza, l'interazione sessuale diventa sempre più ridotta e prevedibile. Il passaggio dall'intossicazione ormonale alla stabilità dimostra quanto sia sostenibile la nostra sessualità.

Una relazione a lungo termine esclude categoricamente l'eccitazione?
Una domanda interessante. L'eccitazione è spesso associata al nuovo e all'ignoto. Entrambe le cose sono meno presenti in una relazione a lungo termine. Alcune coppie portano il conflitto o l'insicurezza nella loro relazione, ad esempio litigando o tradendo, per creare tensione. Tuttavia, questo tipo di eccitazione è solitamente distruttiva.

Come si può incanalare l'eccitazione in modo costruttivo e sano?
Ad esempio, attraverso nuove esperienze condivise o fasi di lontananza dovute a vacanze separate. Vale davvero la pena anche mettere in discussione le dinamiche e rompere le routine quotidiane. Questo può avvenire, ad esempio, attraverso piccole azioni o gesti inaspettati. Questi cambiamenti mirati attivano il nostro sistema nervoso, che a sua volta crea nuova tensione sessuale. Quando le coppie riescono a liberarsi dagli schemi abituali, il legame con l'altra persona torna a essere più vivo. Ci si sperimenta a vicenda in modo nuovo e la relazione rimane dinamica ed eccitante senza dover fare affidamento su fattori di stress negativi.

Diresti che questa è la chiave per una relazione a lungo termine di successo?
È sicuramente un aspetto importante che permette alle coppie di sviluppare un nuovo tipo di eccitazione mentre la fiducia e l'intimità continuano a crescere. La vera arte sta nel provare un'eccitazione più profonda anche senza l'euforia iniziale dell'innamoramento. Non è alimentata dalla scoperta improvvisa di cose nuove, ma dall'inebriante sensazione di impegnarsi l'uno con l'altro e di crescere insieme.

  • Guida

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Immagine di copertina: Anton Pentegov via Shutterstock

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Sono una fanatica estrema di Disney e il mio mondo è tutto rosa e fiori. Venero le serie tv anni '90 e sono devota alle mie sirenette. Se non sto danzando sotto una pioggia di glitter, mi trovi a un pijama party o a incipriarmi il naso. P.s.: con la giusta tecnica puoi conquistarmi. 

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