Ondrej Kolacek per la corsa mondiale Wings for Life
Retroscena

La Wings for Life World Run dal vivo: cosa la rende così speciale

Siri Schubert
6.5.2025
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Il più grande evento podistico del mondo stabilisce nuovi record di partecipanti e donazioni. C'ero anche io alla Wings for Life World Run e ho capito subito cosa la rende così speciale: l'atmosfera, il formato e il piacere di dare un contributo.

Io e il mio collega Tim Busslinger ci avviamo verso la linea di partenza, tremando leggermente di freddo perché è appena iniziato a piovere. Il segnale di starter e via: ci mettiamo a correre insieme a diverse migliaia di corridori, persone in sedia a rotelle o con ausili per la deambulazione.

L'atmosfera alla Wings for Life World Run di Zugo è fantastica. Nessuno si lamenta del tempo, della mancanza di forma fisica, del dolore al ginocchio o di altri presunti problemi. Tra i corridori vi sono anche star agonistici come la triatleta Daniela Ryf, la fuoriclasse corritrice di trail running e corsa d'orientamento Judith Wyder, la giocatrice di beach volley Anouk Vergé-Dépré e i grandiosi sciatori Marco Odermatt e Franjo von Allmen.

Alla linea di partenza della Wings for Life World Run di Zugo.
Alla linea di partenza della Wings for Life World Run di Zugo.
Fonte: Ondrej Kolacek per la Wings for Life World Run

Ancora un minuto e si parte! Si parla, si ride e non vi è traccia della tensione che a volte si avverte prima delle gare podistiche. Poi suona il segnale di starter. E non solo qui, ma contemporaneamente in 170 Paesi, dal Sudafrica al Circolo Polare Artico. 310 719 persone di 191 nazionalità sono partite: un movimento globale nel vero senso della parola.

In Svizzera, con un orario di inizio previsto per le ore 13:00, ci troviamo in una posizione relativamente comoda. In Nuova Zelanda la corsa è iniziata alle 23:00, a Vancouver alle 4:00 del mattino.

Non ho preso il volo, ma mi sono divertita moltissimo.
Non ho preso il volo, ma mi sono divertita moltissimo.
Fonte: Tim Busslinger

La particolarità di questa corsa è che non c'è un traguardo fisso. Si parte tutti insieme, ma ognuno corre al proprio ritmo. 30 minuti dopo l'inizio della corsa, la Catcher Car, un'ambiziosa auto scopa, parte lentamente e aumenta la velocità ogni due chilometri.

La Catcher Car guidata dai decatleti Simon e Tatjana Ehammer.
La Catcher Car guidata dai decatleti Simon e Tatjana Ehammer.
Fonte: Fabiano Mancesti per la Wings for Life World Run

Se ti raggiunge l'auto, la gara è finita per te. È una sfida perché se vuoi essere più veloce il più a lungo possibile, devi saper gestire la tua velocità e la tua forza. E, se possibile, premere di nuovo sull'acceleratore a fine corsa. È una cosa divertente che ti riempie di adrenalina.

Che sorpresa: la Catcher Car è arrivata prima del previsto.
Che sorpresa: la Catcher Car è arrivata prima del previsto.
Fonte: Wings for Life World Run

Una gara di questo formato permette a ogni persona di correre, camminare o avanzare su ruote alla distanza e alla velocità che preferisce. Puoi percorrere dai pochi chilometri al nuovo record di 71,67 chilometri che Jo Fukuda ha stabilito in Giappone, vincendo la Wings for Life Run per la terza volta.

Nella gara femminile, è stata la tedesca Esther Pfeiffer ad assicurarsi la vittoria a Monaco con una distanza di 59,03 chilometri. È solo la seconda donna nei 12 anni di storia della gara a superare la soglia dei 59 chilometri.

In Svizzera, i vincitori sono stati Domen Hafner con 60,47 km e Franziska Huwyler-Inauen con 50,24 km. Witold Misztela (55,6 km) è stato il miglior atleta in sedia a rotelle.

Partecipare all'evento dal vivo o tramite app

Se non riesci a partecipare a una delle corse organizzate o non ami gli eventi di massa, sappi che puoi partecipare anche tramite app. L'ho fatto due anni fa. Basta correre dove ti alleni normalmente, vicino a casa ad esempio. Tramite l'app e le cuffiette, ricevi aggiornamenti sulla distanza dell'auto scopa e divertenti frasi motivanti. Di tanto in tanto, qualche persona con lesioni al midollo spinale interviene per sostenere la corsa.

In gruppo o in solitaria: mi sono divertita in entrambe le occasioni.
In gruppo o in solitaria: mi sono divertita in entrambe le occasioni.
Fonte: Dean Treml per la Wings for Life World Run

Entrambe le esperienze sono state molto positive per me. Sia la corsa virtuale che la corsa dal vivo a Zugo mi hanno fatto sentire parte di qualcosa di grande. È ciò che mi motiva maggiormente: dare un piccolo contributo a una buona causa e combinare il mio hobby con qualcosa che aiuta le persone. Secondo gli organizzatori di Red Bull, il 100% delle quote di iscrizione sarà destinato alla ricerca sul midollo spinale.

Premere sull'acceleratore e percorrere chilometri, tutti insieme.
Premere sull'acceleratore e percorrere chilometri, tutti insieme.
Fonte: Ondrej Kolacek per la Wings for Life World Run

Quest'anno sono stati raccolti 8,6 milioni di euro (8,04 milioni di franchi), portando il totale dall'inizio della corsa nel 2014 a 60,53 milioni di euro (56,62 milioni di franchi). Il motto è «Correre per chi non può». Secondo Red Bull, 324 progetti di ricerca e studi clinici hanno potuto beneficiare dei fondi.

L'unione fa la forza

A differenza delle donazioni fatte online con un semplice click, l'evento Wings for Life si basa sul correre insieme, perché l'unione fa la forza. Vi partecipano atleti di fama internazionale come Daniela Ryf, ma anche dilettanti e atleti in sedia a rotelle. Tutti devono affrontare la stessa salita e la stessa discesa, per tutti i chilometri si allungano alla fine e tutti, a un certo punto, sentono che la pioggia si mescola con il sudore.

«Da un lato si corre per una buona causa, dall'altro ci si diverte moltissimo», afferma la triatleta Daniela Ryf.
«Da un lato si corre per una buona causa, dall'altro ci si diverte moltissimo», afferma la triatleta Daniela Ryf.
Fonte: Ondrej Kolacek per Wings for Life World Run

Ma la corsa non è uguale per tutti: sono rimasta colpita dalle moltissime persone che hanno intrapreso il loro percorso nonostante le diverse circostanze, indipendentemente dal fatto che avessero una disabilità visibile o invisibile. «Per me è normale correre, per altri è un sogno. È proprio per questo che sono qui a Zugo oggi», afferma il mio collega Tim Busslinger, responsabile del Category Management presso Digitec Galaxus.

Felicissimo a fine corsa: il Category Manager di Digitec Galaxus Tim Busslinger.
Felicissimo a fine corsa: il Category Manager di Digitec Galaxus Tim Busslinger.
Fonte: Siri Schubert

Il tifo della Community

Pioveva, tirava vento e il cielo era grigio, ma correndo ci si scaldava. Il pubblico, invece, rimaneva lì sul percorso a fare il tifo, anche quando la pioggia si faceva più intensa. Famiglie, gruppi di quartiere, bande e suonatori di corno alpino creavano un'atmosfera incredibile. Ad ogni curva c'era una piccola sorpresa: una stazione di ristoro ogni cinque chilometri, degli applausi fragorosi o della musica.

Che sorpresa vedere i suonatori di corno alpino lungo il percorso!
Che sorpresa vedere i suonatori di corno alpino lungo il percorso!
Fonte: Romina Amato per Wings for Life World Run

Una cosa è certa: non sarà certo la mia ultima corsa di Wings for Life. Perché tutte le scuse che potrebbero venirmi in mente (che non sono abbastanza in forma, che sono stanca, ecc.), non valgono per questa corsa.

Immagine di copertina: Ondrej Kolacek per la corsa mondiale Wings for Life

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Ricercatrice subacquea, guida outdoor e istruttrice di SUP. Anche se non sono ancora un'esperta dell'acqua, perché ho ancora molto da scoprire e imparare, laghi, fiumi e mari sono i miei campi da gioco. Mi piace anche cambiare prospettiva e guardare il mondo dall'alto, facendo del trail running e facendo volare droni. 


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