Retroscena

Intaglio delle maschere: la tradizione è ancora viva nel Sarganserland

Carolin Teufelberger
24.2.2022
Traduzione: Nerea Buttacavoli
Immagini: Thomas Kunz

Strega, Krampus, originale del villaggio – a carnevale gli abitanti di Sargans vestono panni molto diversi. Le maschere intagliate sono conosciute in tutto il mondo. Le molte ore di lavoro richieste per la creazione a mano vengono svolte, tra gli altri, da Bruno Bless e gli Schnitzerfreunde di Flums.

Oggi mi mostrerà la tradizione dell'intaglio delle maschere.

Una tradizione immigrata

Così, il mestiere è diventato lentamente una tradizione nella regione. Bruno la vive da oltre trent’anni: a quel tempo era attivo nella società del carnevale, ma voleva rafforzare non solo la tradizione di indossare le larve, ma anche quella di crearle. Nel 1991, lui e alcuni altri intagliatori di Flums hanno fondato «Schnitzerfreunde Flums», dove da allora ha ricoperto la carica di presidente.

Si intaglia dove un tempo si giocava a calcio

Il principio è la matita

Raccontano aneddoti, si scambiano battute e mi offrono subito un bicchiere della loro grappa Schnitzerfreunde: «È fatta in casa e l'etichetta è disegnata con il nostro logo», mi dice Romy prima che facciamo un brindisi con la cerchia quasi al completo. Solo Beat è immerso nel lavoro alla sua postazione: «Probabilmente deve finire un lavoro su commissione», dice Bruno.

Le larve degli amici intagliatori sono molto richieste. Le loro opere sono già state ai campionati svizzeri di sci maschile, agli eventi di lotta svizzera e alla mostra internazionale delle maschere di Nuova Delhi, tra gli altri. «Nel frattempo, c’è almeno una mia larva in ogni continente», racconta Bruno quasi come per inciso.

La moglie del postino diventa una larva iconica di Flums

Ma l'inizio è sempre lo stesso: un blocco di legno alto 13 centimetri. A volte pino di Weymouth, a volte cedro canadese, ma il 90 percento delle volte tiglio. «Il legno deve asciugare per almeno quattro anni per poter essere intagliato. Prima viene rimossa la corteccia in modo che il legno non venga mangiato dai vermi, poi viene impilato protetto dalle intemperie», spiega Marcus.

Il tempo non esiste più

La stazione senza tabelloni sta chiamando.

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Ampliare i miei orizzonti: si riassume così la mia vita. Sono curiosa di conoscere e imparare cose nuove. Le nuove esperienze si nascondono ovunque: nei viaggi, nei libri, in cucina, nei film o nel fai da te.


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