Retroscena

Cara Svizzera, come stai?

Claudio Viecelli
9.11.2023
Traduzione: Martina Russo

La salute è il nostro bene più prezioso. Gran parte di ciò che può influenzare la nostra salute è nelle nostre mani ed è per questo che vivere una vita in salute dipende in gran parte da noi.

Le disuguaglianze sociali incidono sulle disuguaglianze in materia di salute?

In media, l’85% della popolazione svizzera ha descritto il proprio stato di salute come buono o addirittura molto buono.
È tuttavia evidente che esiste una correlazione tra il livello di istruzione e lo stato di salute. Più basso è il livello di formazione, minore è la percentuale di persone che valutano il proprio stato di salute come buono o molto buono. Un dato che riguarda tutte le fasce d’età.

Salute psichica

Disabilità e limitazioni

Il 22% della popolazione ha dichiarato di essere «leggermente limitato» nelle proprie attività abituali a causa di un problema di salute, il 5% «fortemente limitato». Queste percentuali sono praticamente invariate dal 2012.

Ipertensione, colesterolo e diabete

Nel 2022, il 22% degli uomini e il 17% delle donne ha dichiarato di soffrire di ipertensione o di prendere medicinali per curarla. La percentuale aumenta con il progredire dell’età: da 65 anni in su più di un uomo su due (il 53%) e il 45% delle donne soffre di ipertensione. Dal 1992 il problema è aumentato costantemente e oggi interessa il 20% della popolazione e il 49% delle persone di 65 anni o più.

Eccesso di peso

Attività fisica

Non c’è bisogno che ricordi quanto siano importanti l’esercizio fisico e lo sport quando si parla di salute. Del resto nel 2022 il 76% della popolazione svizzera ha praticato movimento a sufficienza per essere considerato attivo. L’8% della popolazione, invece, si è mosso per meno di 30 minuti la settimana ed è quindi considerato inattivo.

L’81% dei giovani adulti sotto i 25 anni fa abbastanza movimento e solo il 5% è inattivo. Si riscontrano però solo poche differenze tra i singoli gruppi di età. Gli uomini sono leggermente più attivi (79%) rispetto alle donne (73%). Maggiore è il livello di formazione, maggiore è la quota di persone attive (formazione terziaria: 80%; scuola dell’obbligo: 60%).

È apprezzabile il fatto che le persone più anziane trascorrano meno tempo sedute, anche se il 43% delle persone con formazione terziaria sta seduto per 8 ore o più al giorno, rispetto al 10% delle persone senza formazione post-obbligatoria.

Alimentazione

Per fortuna, il 71% della popolazione si preoccupa della propria alimentazione e presta attenzione ad alcuni aspetti. Qui gli uomini devono ancora recuperare terreno rispetto alle donne (66% contro 76%).

Il 16% ha dichiarato di consumare almeno cinque porzioni di frutta e/o di verdura al giorno per almeno cinque giorni la settimana. Anche in questo caso si rileva un gradiente sociale. Di nuovo, le persone con un’istruzione a livello universitario consumano più regolarmente frutta e verdura rispetto a chi non ha una formazione post-obbligatoria (19% contro 9%).

Generalmente il consumo di carne è in calo, in modo costante dal 1992. Da allora, la percentuale di persone che ha dichiarato di consumare quotidianamente carne si è dimezzata (dal 25% al 12%).

Alcol

L’anno scorso più dell’83% della popolazione ha consumato alcolici. Il 65% degli uomini e il 46% delle donne beve alcolici almeno una volta alla settimana. Con una percentuale del 21% rispetto al 13%, la percentuale di donne che si astengono dal bere è significativamente più alta di quella degli uomini.

Tabacco

Il 24% della popolazione fuma ancora, ovvero il 27% degli uomini e 21% delle donne. Al di sotto dei 65 anni di età non vi sono differenze di rilievo a livello percentuale. A partire dai 65 anni, la quota di fumatori diminuisce drasticamente.

Riepilogo e spunti di riflessione

La salute è il nostro bene più prezioso. Ecco perché dobbiamo prendercene cura. L’OMS definisce la salute non soltanto come l’assenza di malattie o infermità, bensì come uno stato completo di benessere fisico, mentale e sociale [2]. Essa offre la base per questa sintesi e suggerisce spunti di riflessione.

L’82,6% di noi sembra essere anche felice. Ciò che colpisce, tuttavia, è il forte aumento (10 punti percentuali) rispetto all’indagine sulla salute del 2017 di giovani donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni che dichiara sofferenza psicologica. È una tendenza che va monitorata da vicino e che richiede la definizione e l’attuazione di misure idonee a risollevare la situazione delle giovani donne.

Valori critici

Il 43% della popolazione svizzera è in sovrappeso o obeso. Anche in questo caso esiste un gradiente sociale rilevante, dal momento che le persone senza istruzione post-obbligatoria hanno un rischio di obesità significativamente più elevato di quelle con un titolo di studio di livello universitario (21% contro 8%) [3].

Nutrirsi, con consapevolezza

Anche nel consumo di alcol e tabacco gli uomini devono recuperare terreno rispetto alle donne, che bevono e fumano meno. Rispetto all’indagine sulla salute del 2017, il fumo fa registrare una tendenza al ribasso. Nel 2017, fumava ancora il 27% della popolazione contro il 24% del 2022 [3]. Per quanto riguarda il consumo di alcol, non si notano differenze nel confronto tra il 2017 e il 2022.

Riferimenti bibliografici

Immagine di copertina: shutterstock

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Biologo molecolare e muscolare. Ricercatore presso l'ETH Zurigo. Atleta di forza.


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