Retroscena

Cara Apple, grazie per aver eliminato AirPower

Aurel Stevens
23.4.2019
Traduzione: Leandra Amato

Senza far troppo chiasso, Apple ha fatto sparire dalla scena la sua stazione di ricarica wireless AirPower. E io penso che sia un’ottima cosa. Ora ti spiego perché.

Di recente, il nostro collega Kevin Hofer ha testato se con un monitor classe di efficienza energetica A++ si può risparmiare denaro rispetto a un modello classe A. Secondo Kevin, il verdetto è «no».

Gli lancio un’occhiataccia. Non son affatto d’accordo. Ovvio che, se la bolletta delle corrente è già bassissima, con un monitor più efficiente non puoi risparmiare. Se le generassimo la corrente per le nostre case pedalando su una cyclette, la società da 100 watt diventerebbe improvvisamente realtà. Ovviamente, però, sarebbe un enorme passo indietro in termini di convenienza.

A proposito di convenienza: è proprio questo il motivo per cui è stata inventata la tecnologia di ricarica wireless. Niente più fastidiosi cavi sparsi per il pavimento o sui mobili. Non devi fare altro che appoggiare il tuo dispositivo su una stazione di ricarica et voilà, le tacche della batteria iniziano a riempirsi. Poiché non sono più dotati di prese con contatti esposti, i prodotti vengono sviluppati con una migliore tenuta stagna.

Di soluzioni di ricarica wireless e smartphone ricaricabili senza fili ne esistono già parecchi. La tecnologia a induzione negli smartphone Android esiste già da tempo, e i telefoni Apple possono essere ricaricati senza cavi utilizzando lo standard Qi a partire dall'iPhone 8.

Inefficiente – specialmente quando la batteria è piena

Questa faccenda dell’induzione, però, ha un piccolo difetto: la trasmissione di energia tra la base della stazione di ricarica e lo smartphone è inefficiente. L'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha fatto esaminare la tecnologia. Il risultato: se tutti gli smartphone in Svizzera venissero dotati di tecnologia a induzione, consumerebbero 30 gigawattora di energia in più rispetto ai dispositivi caricati via cavo.

Come si legge nel rapporto, «si tratterebbe solo di uno o pochi millesimi del consumo annuo di elettricità delle famiglie svizzere», ma potrebbe comunque coprire il consumo medio di oltre 6’000 famiglie di quattro persone.

Induzione: una tecnologia inutile?

La trasmissione di energia tramite induzione non viene utilizzata solo nel mondo degli smartphone. Nel bagno, dove l'umidità è un problema, gli spazzolini da denti elettrici si caricano a induzione già da tempo. In cucina, i piani cottura a induzione sono uno standard da anni. Dopo aver fatto una breve ricerca, posso anche dirti che il piano cottura a induzione è più valido del fornello in vetroceramica e a gas.

A questo punto, sono confuso. L'induzione è una tecnologia utile o inutile? Chiedo direttamente agli autori del rapporto dell'UFE e chiamo Marco Zahner di Fields at Work, uno spin-off dell’ETH.

Principio di funzionamento della trasmissione di energia per induzione. (Immagine: Wikipedia)

Cosa ha fatto fallire Apple?

Torniamo alla stazione di ricarica wireless AirPower di Apple. Deve essere stata una decisione dell'ultimo minuto: sulla confezione della nuova custodia di ricarica per gli Airpod veniva mostrata anche la stazione di ricarica. Sono sicuro che non è stata una decisione presa a cuor leggero dalla mela.

Cosa ne pensa l’esperto? Dove ha fallito Apple? Zahner non vuole sbilanciarsi. «La maggior parte delle aziende usa il design di riferimento di Qi», dice Zahner. È improbabile che i produttori decideranno di dedicare tempo e sforzi per cambiare le soluzioni esistenti o migliorarle con materiali più costosi.

E, per finire, sgancia un’ultima bomba: ci sarebbero problemi anche con i cavi di ricarica USB. «I cavi USB di cattiva qualità hanno una resistenza interna fino a 1 ohm», dice. L'influenza di questa componente poco appariscente è spesso sottovalutata». Ah, ecco perché alcuni cavi caricano più lentamente rispetto ad altri. Bene, so di cosa parlare nel mio prossimo articolo. Se segui il mio profilo, riceverai una notifica quando sarà online ;).

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Sono il guru del team dei redattori. Scribacchino 5 giorni su 7 e papà 24 ore su 24. Mi interesso di tecnologia, computer e HiFi. Mi sposto sempre in bicicletta, in qualsiasi condizione meteo e, solitamente, sono di buon umore.


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