Retroscena

Una settimana (quasi) senza smartphone – fatto!

Anna Sandner
18.4.2023
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Ho cercato di fare a meno del mio cellulare per una settimana. Non ha funzionato del tutto, ma è stato comunque un gran successo. Continua a leggere per scoprire perché.

Una settimana senza smartphone: ce la farò?

Ho deciso dunque di mettermi alla prova e vedere se riesco a cavarmela anche senza il mio fedele compagno digitale.
Mi concedo qualche eccezione per le questioni organizzative. In fondo oggigiorno quasi ogni pianificazione quotidiana viene gestita tramite telefono. A parte questo, il mio smartphone questa settimana andrà in vacanza. È più difficile di quanto pensi, vedrai.

1° giorno: il riflesso di prenderlo in mano

Appena sveglia mi rendo conto di dover lottare contro il riflesso istintivo che ho di prendere in mano lo smartphone. Perché, anche se non mi piace ammetterlo, la prima cosa che faccio al mattino è dare un'occhiata al display: che c'è di nuovo?

Tuttavia resisto e mi rendo conto di avere una sensazione strana e piuttosto negativa (spero non mi accompagni per tutta la settimana), come se avessi dimenticato qualcosa. Certo, sono abituata a guardare continuamente il telefono per rassicurarmi, per così dire, che va tutto bene. Di solito ho l'audio disattivato sul cellulare per non essere perennemente disturbata. Mi viene da chiedermi se è per questo che guardo più spesso il display, per non perdermi nulla.

Il primo giorno mi è subito chiaro che devo assolutamente allontanare lo smartphone dal campo visivo se non voglio continuare a prenderlo in mano. Ogni tanto mi viene quel riflesso di dare un'occhiata al display.
Nel primo pomeriggio, sento che mi sto abituando a questa astinenza e non cerco continuamente la solita distrazione. Se devo uscire, lascio il telefono a casa. È più facile che continuare a controllarsi.

1° giorno in breve: il riflesso di prendere in mano lo smartphone è più forte che mai, ma la cosa diventa più facile nel pomeriggio. Totale 18 minuti di tempo di utilizzo e 12 attivazioni: più del previsto.

2° giorno: elaborazione ironica – penso continuamente allo smartphone

Facendo un po' di ricerche, trovo i seguenti modi che potrebbero semplificarmi la vita.

  • Distrazione: ho bisogno di un compito che richieda concentrazione per tenere occupata la mente.
  • Reframing: ho bisogno di nuove prospettive positive per i miei pensieri. Non devo pensare alla rinuncia, ma al guadagno che ottengo grazie ad essa.

Spero che questi due punti mi rendano la vita un po' più semplice nei prossimi giorni e mi facciano evitare di entrare in quella spirale di pensieri negativi.

2° giorno in breve: all'insegna del «reframing». Sono felice del risultato di oggi: 17 minuti di tempo di utilizzo e 9 attivazioni – sto facendo progressi!

3° giorno: mi arrendo... oppure no?

3° giorno in breve: nonostante i miei buoni propositi ho una prima grande «ricaduta», ma decido di andare avanti – ce la posso fare! Totale 53 minuti di tempo di utilizzo e 16 attivazioni.

4° giorno: vivere senza smartphone è possibile, ma incredibilmente scomodo

A seguito dell'esperienza di ieri, decido di tenere il cellulare fuori portata oggi. Volevo concedermi brevi misure salvavita, come controllare brevemente che strada fare, ma preferisco stare lontana da quel diabolico oggetto.

Alla fine si risolve tutto, solo con un certo imbarazzo: ho preso il treno dopo e mi sono messa a litigare per 10 minuti con il distributore automatico dei biglietti. Dopo aver cercato inutilmente in giro, alla fine ho chiesto indicazioni a un po' di persone finché un simpatico passante è riuscito a indicarmi che strada fare. E la mia amica è stata più o meno paziente. Dopotutto, poteva intrattenersi con il suo smartphone.

4° giorno in breve: puoi vivere senza cellulare, ma diventa tutto molto più complicato. Era così faticoso anche negli anni '90, quando non c'erano ancora gli smartphone? Totale 0 minuti di tempo di utilizzo e 0 attivazioni.

5° giorno: ce l'ho fatta!

Ormai il mio smartphone è spento da 30 ore circa. Abbastanza a lungo da rendermi davvero insicura. E se capitasse qualcosa di allarmante e nessuno riuscisse a contattarmi? E se mi perdessi qualcosa? Incredibile quante pippe mi faccio. E devo ammettere che non me lo sarei mai aspettata. Chiaro che è un casino vivere la quotidianità senza smartphone, ma non pensavo di esserne tanto dipendente.

5° giorno in breve: funziona! Oggi mi sento molto soddisfatta del mio consumo mediatico: totale 16 minuti di tempo di utilizzo e 1 attivazione.

6° e 7° giorno: ho di nuovo bisogno di un orologio, di una macchina fotografica e di un telefono fisso?

6° e 7° giorno in breve: un fine settimana rilassante e (quasi) senza interruzioni digitali. Totale 21 minuti di tempo di utilizzo e 6 attivazioni.

Conclusione: si può vivere anche senza smartphone

Dopo questa settimana, in un certo senso, apprezzo di più il mio fedele compagno. Tuttavia, ho deciso di non lasciarmi più distrarre così spesso da quelle rapide (e inutili) occhiatine al display.

Immagine di copertina: Anna Sandner

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Redattrice scientifica e biologa, con una passione profonda per il mondo naturale. Amo gli animali e sono affascinata dalle piante, dalle loro straordinarie capacità e da tutto ciò che possono offrire. Il mio luogo ideale è all’aperto, immersa nella natura – proprio come nel mio giardino selvaggio. 


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