
Vaccinare le piante? Ora si può!

I metodi fitosanitari finora utilizzati proteggono le piante solo parzialmente da agenti patogeni persistenti. E quando i raccolti vengono danneggiati, a soffrirne sono soprattutto gli agricoltori e di conseguenza l’intera popolazione mondiale. Ma un nuovo metodo consentirebbe ora di vaccinare le piante contro i virus.
I vaccini per gli esseri umani sono in circolazione da molto tempo e sono una buona cosa – almeno per la maggioranza. La poliomelite, ad esempio, è stata eradicata quasi completamente. Le piante, invece, vengono spruzzate di sostanze chimiche tossiche o geneticamente modificate per essere resistenti alle malattie. Oltre a suscitare dubbi a livello etico e sanitario, in realtà questi metodi non sono molto efficaci perché i virus continuano a svilupparsi con grande rapidità. Le conseguenze possono essere gravi per interi raccolti e costituiscono una minaccia per la sicurezza alimentare globale.
Ma ora gli scienziati hanno trovato un modo (in inglese) semplice e veloce per vaccinare le piante tramite i loro antigeni, proprio come avviene per gli esseri umani. Quando una pianta viene attaccata da un virus, la cellula infetta rilascia acido ribonucleico (RNA), che aiuta il virus a replicarsi, cioè a diffondersi. Le proteine difensive nella cellula vegetale riconoscono questi RNA virali e gli enzimi li tagliano come delle forbicine. Questi pezzi rimanenti, denominati piccoli RNA interferenti (siRNA), insieme alle proteine collaborano alla distruzione del virus.
Protezione al 90%
Il problema è che il metodo non ha sempre successo perché solo pochi siRNA hanno le giuste proprietà per combattere il virus. Ed è proprio qui che entrano in gioco gli scienziati dell’Università Martin Lutero di Halle-Wittenberg, che hanno sviluppato dei test per determinare i siRNA più efficienti, in modo da usarli poi come vaccini. Il metodo è stato testato su piante di tabacco infettate dal «Tomato bushy stunt virus». Il risultato è più che convincente: il 90 per cento delle piante sono state protette. E per farlo basta dare una spruzzatina di siRNA alle piante o strofinare le foglie con questi interferenti.
Attualmente gli scienziati stanno lavorando per trovare il modo più semplice ed economico per somministrare il vaccino alle piante. Se questa tecnica verrà accettata in futuro, sarà più facile per gli agricoltori tenere il passo con gli agenti patogeni in costante evoluzione. Il vaccino è più facile e veloce della manipolazione genetica delle piante.
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Ampliare i miei orizzonti: si riassume così la mia vita. Sono curiosa di conoscere e imparare cose nuove. Le nuove esperienze si nascondono ovunque: nei viaggi, nei libri, in cucina, nei film o nel fai da te.
Dal nuovo iPhone al revival della moda anni '80. La redazione fa chiarezza.
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