Nel tempo libero indossi un casco durante i tuoi giri in bicicletta?
- Sempre74%
- Talvolta15%
- Mai11%
Il concorso è terminato.
Ogni anno, l’Ufficio prevenzione infortuni conta i caschi. Chi li indossa, su quale tipo di bicicletta e quando? I risultati dimostrano che ognuno fa di testa sua.
Alle nostre latitudini, sei tu a decidere se indossare un casco da bicicletta o meno. A meno che tu non sia in sella a un’e-bike veloce con pedalata assistita fino a 45 km/h. In tal caso il casco è obbligatorio. Un obbligo che il Consiglio federale vorrebbe estendere a tutte le e-bike. Il TCS è favorevole a questa iniziativa, mentre Pro Velo è contraria.
In senso figurato si potrebbe dire che esperti, politici e ciclisti di ogni genere non sanno dove sbattere la testa. Ma i caschi sono una questione politica in tutto il mondo, non solo in Svizzera. Ci sono paesi in cui i caschi sono obbligatori, paesi in cui il casco è d’obbligo fuori dalle città (ma non se percorri una salita molto ripida), molti paesi in cui bambini e giovani devono indossare il casco, e gli Stati Uniti in cui ci sono 49 regolamentazioni diverse a seconda della regione. Non c'è una sentenza inoppugnabile su quale sia il modo migliore di agire.
E così, finora, siamo noi a decidere se e quando voler proteggere la nostra testa. Statisticamente parlando, come neo quarantenne, appartengo al gruppo di nerd a favore del casco. Secondo l'attuale sondaggio dell’UPI, le persone tra i 30 e i 44 anni indossano il casco con fervore. Il 67% lo indossa sulla propria bici (non motorizzata).
Forse la mia fascia d'età è così coscienziosa perché vuole dare il buon esempio ai propri figli. Il 62% delle cicliste e dei ciclisti si impegna diligentemente a indossare caschi dai motivi floreali o a forma di testa di dinosauro, almeno fino ai 14 anni. Beh, i fiorellini e i dinosauri vengono abbandonati anche prima, ma a un certo punto, molti decidono di fare a meno del casco. Per gli adolescenti e i giovani adulti, il tasso scende al 42%, eppure a partire dai trent’anni i giovani anarchici tornano a essere dei prudenti ciclisti modello. Il cerchio della vita.
Naturalmente, non è tutto così semplice. Ma la voglia di libertà ovviamente varia da persona a persona. E non solo a seconda dell’età. Anche il motivo per cui montiamo in sella gioca un ruolo importante nella questione del casco. Da aprile a giugno, il personale dell’UPI ha contato i caschi anche in base alla destinazione percorsa e alla tipologia di bicicletta utilizzata. In totale, lo ha fatto più di 8 500 volte in 67 punti di conteggio in tutto il paese. Le cifre confermano la tendenza degli ultimi anni: oggi più che mai, le persone indossano il casco una una maggiore frequenza. Sulle bici classiche, il 57% delle cicliste e dei ciclisti indossa un casco. Il tasso sale del cinque percento rispetto al 2019. A seconda della situazione, le persone decidono se indossare il casco o meno.
Montare in sella e pedalare è la cosa più bella che si possa fare. La testa si libera dallo stress della vita quotidiana. Ma ci pensi a proteggerla?
Nel tempo libero indossi un casco durante i tuoi giri in bicicletta?
Il concorso è terminato.
Nel tempo libero, il 62% delle cicliste e dei ciclisti indossa un casco. Il tasso sale del cinque percento rispetto al 2019. Tendenzialmente, se la bici non viene usata come mezzo di trasporto, bensì come attività di svago, il casco va per la maggiore.
Quando si pendola tra vita privata e lavorativa o scolastica, la bici funge da mezzo di trasporto. Ti porta da A a B, per poi tornare ad A a fine giornata. Con o senza casco?
Indossi un casco quando ti rechi al lavoro o a scuola in bicicletta?
Il concorso è terminato.
Meno della metà delle persone che si reca al lavoro o a scuola in bicicletta indossa un casco. Il 46% lo indossa se va al lavoro e il 43% se va a scuola. Tra gli studenti, il tasso scende addirittura del due percento rispetto al 2019, mentre tra i lavoratori sale del tre percento. La differenza tra i due gruppi è piccola, considerando che gli adolescenti e i giovani adulti in genere sono i più temerari.
Sbrigare due o tre commissioni, fare la spesa per mettere qualcosa in frigo e fare un po’ di shopping. Anche in questi casi la bici risulta particolarmente utile. Con o senza casco?
Indossi un casco quando ti rechi a fare compere in bicicletta?
Il concorso è terminato.
Se monti in sella perché ti brontola lo stomaco, devi comprarti un nuovo paio di scarpe o sbrigare due o tre commissioni, il casco diventa una questione secondaria. Il tasso di utilizzo scende al 32%, anche se ci si può far male appena fuori dalla porta di casa. Sui percorsi routinari, il casco tende a rimanere a casa rispetto a quando si monta in sella durante il tempo libero.
In generale, sembra che molti agiscano con una coerenza particolarmente incoerente quando si tratta di indossare il casco da bici e, a seconda della situazione, decidono se metterlo o meno. Ma nel complesso, oggi il casco viene indossato sempre di più rispetto al passato. Il tasso di utilizzo sulle e-bike è del 70% anche su quelle meno veloci. Mentre sulle biciclette elettriche veloci, nonostante l’obbligo ufficiale, il tasso è solo del 93%. Rendere i caschi obbligatori per le e-bike farebbe la differenza? O sarebbe il caso di imporre un obbligo generale? Le associazioni dei ciclisti temono che una tale regolamentazione renderebbe le biciclette (a noleggio) meno attrattive. Fanno notare che anche nei paradisi ciclistici come Copenaghen, il tasso di utilizzo è basso ma l'infrastruttura è molto sviluppata. Forse la vera sensazione di libertà in bicicletta può essere vissuta solo se le si lascia spazio a sufficienza.
Per chi dovrebbe essere obbligatorio l'uso del casco?
Il concorso è terminato.
Semplice scrittore, doppiamente papà, che ama essere in movimento e destreggiarsi nella vita familiare quotidiana, come un giocoliere che lancia le palline e di tanto ne fa cadere una. Può trattarsi di una palla, di un'osservazione, o di entrambe.