Test del prodotto

Un navigatore tascabile

Siri Schubert
24.11.2023
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Le app di navigazione, come Google Maps, fanno ormai parte integrante della nostra quotidianità, sia a piedi che in macchina. Tuttavia, non sono ideali per le escursioni in montagna. Ho dunque deciso di testare il navigatore Garmin «Etrex SE» e lo trovo piuttosto utile.

Ciononostante, per la navigazione outdoor non è il massimo usare uno smartphone, perché la batteria si scarica in fretta quando utilizzi il GPS. I dispositivi GPS tradizionali sono invece troppo ingombranti. Dopo tutto, sono fatti per essere utilizzati all'aria aperta: devono sopportare bene il gelo, la luce del sole, il fango ed eventuali cadute.

Ovviamente, non dovresti mai fare a meno di una bussola e di una mappa cartacea durante le tue avventure outdoor, indipendentemente dai dispositivi elettronici di cui disponi. Io uso le mappe Suunto MC-2 Global e Swisstopo, che apprezzo particolarmente nella pianificazione degli itinerari.

Primi passi con il Garmin Etrex SE

Il Garmin «Etrex SE» è un dispositivo minimalista. È dotato di un nitido display a cristalli liquidi (LCD) in bianco e nero, facile da leggere anche in piena luce solare, che è molto efficiente dal punto di vista energetico. Dovrai quindi fare a meno delle mappe topografiche solitamente rappresentate a colori, ma potrai beneficiare di una batteria di lunghissima durata.

La mia vacanza alle Azzorre mi è sembrata ideale per testare il dispositivo. Infatti, non conosco bene la zona e non so se i sentieri siano ben segnalati.

Facile e intuitivo da usare

Oltre a farti seguire un percorso predeterminato, il Garmin «Etrex SE» può anche tracciare e salvare i tuoi percorsi. Ho sfruttato questa funzione soprattutto durante le mie corse mattutine. Ho anche fissato dei waypoint nei punti particolarmente fotogenici, per poter scattare qualche foto all'alba o al tramonto durante la mia prossima visita sull'isola. È bastato semplicemente premere un pulsante per farlo.

Mi piace molto il menu di navigazione dai grandi pulsanti laterali. È molto intuitivo e mi permette di passare dal menu principale al menu secondario in un batter d'occhio, visualizzando informazioni sui metri di altitudine e sulla lunghezza del percorso.

Connessione via computer o via app

Ho usato il sito web Garmin Connect sul mio computer (Mac Mini) per gli itinerari consigliati dalla guida. Con un semplice clic del mouse ho potuto anche impostare dei waypoint e creare un mio percorso. Il trasferimento è semplicissimo tramite cavo USB-C, attivando la funzione «Invia al dispositivo».

La situazione è leggermente diversa se ti colleghi a uno smartphone. L'«Etrex SE» può essere collegato all'iPhone tramite l'applicazione Garmin Connect. Tuttavia, per creare percorsi o esportarli dal dispositivo, devi scaricare l'applicazione Garmin Explore.

Toccando accidentalmente lo schermo mentre ingrandivo e rimpicciolivo la mappa, per sbaglio ho impostato dei waypoint che ho poi dovuto cancellare. Anche l'invio al dispositivo non è stato del tutto intuitivo: ho dovuto prima salvare il percorso in una raccolta e poi sincronizzare il GPS con l'iPhone. Avrei preferito un semplice pulsante «Invia al dispositivo». Un collegamento con sensori esterni aggiuntivi tramite ANT+ o Bluetooth non è possibile.

Lunga autonomia per le escursioni di più giorni

Vari sistemi satellitari internazionali

Il posizionamento e la navigazione sono molto precisi e funzionano con i sistemi internazionali GPS, GLONASS, Galileo, BeiDou e QZSS. Durante il test, la navigazione in modalità multi-GNSS, in cui il dispositivo è collegato ad almeno quattro satelliti, è stata molto precisa. Quando ho ingrandito il percorso sul display da 2,2 pollici, ho potuto vedere esattamente la posizione in cui stavo deviando il percorso percorso.

Conclusione: un pratico strumento di navigazione con funzioni utili

Immagine di copertina: Stefan Munsch

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Ricercatrice subacquea, guida outdoor e istruttrice di SUP. Anche se non sono ancora un'esperta dell'acqua, perché ho ancora molto da scoprire e imparare, laghi, fiumi e mari sono i miei campi da gioco. Mi piace anche cambiare prospettiva e guardare il mondo dall'alto, facendo del trail running e facendo volare droni. 


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