

Trovare la pace interiore con l'origami – fatto!
Per una settimana (anzi di più) ho provato a rilassarmi realizzando gru, scatole e cuori con l'origami. Com’è andata e perché dovresti provarlo anche tu, te lo racconto qui.
È di nuovo il momento di una settimana di prova all'insegna della creatività. Cercavo qualcosa di rilassante che facesse bene anche alla mente e l’ho trovato: origami!
L’antica arte giapponese non è solo una gioia per gli appassionati di carta stampata colorata, ma è in realtà un metodo scientificamente provato per ridurre in modo sostenibile lo stress e l'ansia. Piegare la carta aiuta ad allenare l'attenzione, la motivazione e la pazienza, ma anche la precisione, la concentrazione e la motricità fine.
Sembra un’ottima idea — perfetta per una settimana di esperimenti. Spoiler: non mi sono fermata solo a una.



Täubner:350 Origami-Block Blütenträume
80 g/m², 360 x
Un'ampia scelta di carta colorata
Per il mio relax meditativo ho trovato velocemente quello che mi serviva: un blocco per origami di Topp con 350 fogli di carta colorata. Ho a disposizione 25 motivi da piegare e piacimento. È incluso anche un piccolo corso base con dieci istruzioni, per realizzare figure come la gru o le scatole.

Fonte: Anna Sandner
L'inizio con qualche intoppo
Non appena ho il blocco di carta tra le mani, mi metto subito all'opera. Ai tempi della scuola avevo imparato a realizzare una scatolina semplice. Era diventata una vera e propria mania, ne avevo piegate così tante, in tutti i colori e dimensioni possibili, che non sapevo più dove metterle. Andrà così anche questa volta?
Tutt'altro: quello che mi aspetta all'inizio non è né rilassante né meditativo, ma piuttosto frustrante. Il problema? Il «corso base» illustrato nel blocco è, a dir poco, molto minimalista. In realtà è solo una pagina con la spiegazione di quattro pieghe e la spiegazione dei segni che mi fa venire il mal di testa.
Il mio problema è che non so come posizionare la carta all’inizio, in modo da avere alla fine il lato stampato all’esterno. È frustrante perché ovviamente sbaglio ogni volta e quindi i primi risultati lasciano poco spazio ai bei motivi stampati sulla carta. Per fortuna il foglio ha solo due facce e dopo alcuni tentativi so finalmente come iniziare.

Fonte: Anna Sandner
Piegare la carta fino a lasciarsi trasportare dal flow
Appena comincio, non resto a lungo da sola: mio figlio vede la carta metallizzata e si unisce subito al gioco. Insieme ci mettiamo a piegare le varie figure seguendo le istruzioni. E mi rendo subito conto che funziona davvero, e non solo per me. Passiamo quasi un’ora seduti, tranquilli e immersi nel nostro progetto, e alla fine abbiamo una piccola montagna di creazioni di carta. Per un bambino di nove anni molto attivo, è a dir poco un miracolo.
Per entrambi è un'attività molto divertente. Con tutti questi motivi diversi, non appena finiamo un origami ne iniziamo uno nuovo. Dopo alcuni tentativi, impariamo a memoria le pieghe da fare per creare le figure che più ci piacciono. Le nostre preferite sono il cuore, la volpe e la scatola: facili e veloci da realizzare. Quello che avevo letto in precedenza sugli origami, ora lo sento chiaramente: entro in un vero e proprio stato di flow. Scorre tutto senza sforzo e la mia testa si rilassa. Mi concentro talmente tanto sulla piegatura che la mia mente può spegnersi e mi sembra quasi di fare meditazione. E con risultati creativi.

Fonte: Anna Sandner
Piegare, piegare, piegare: la varietà è infinita
La carica di entusiasmo non svanisce. Il giorno dopo, il blocco di origami mi sorride sulla mia scrivania già al mattino. Nonostante la maratona del giorno prima, ci sono modelli che non ho ancora provato. Così mi concedo qualche minuto di divertimento con l’origami prima di accendere il computer. Mio figlio ha portato a scuola un po’ di carta e ha subito fatto nascere un piccolo hype tra i compagni di classe. Nel pomeriggio dal suo zaino spuntano volpi, anatre e altre forme.
Il terzo giorno mi sento pronta ad affrontare nuove sfide. Le dieci figure spiegate nel blocco di origami ormai non mi bastano più. Anche perché, lo ammetto, una di quelle non sono riuscita a farla. Con le figure che ormai padroneggio, lo stress svanisce sorprendentemente in fretta e mi sento molto più rilassata e calma.

Fonte: Anna Sandner
L’entusiasmo continua e la varietà dei modelli è ampia
Non devo cercare molto per trovare altre istruzioni che vadano oltre la gru, il cuore e la volpe. Internet ne è pieno. Basta una breve ricerca per scoprire che puoi realizzare di tutto con la carta. Jeremy Shafer, ad esempio, mostra sul suo canale YouTube opere d'arte impressionanti, dai cubi di Rubik agli elmi mandaloriani, con tanto di istruzioni per la piegatura. Su Origami.me ho scoperto istruzioni gratuite passo dopo passo per tanti altri modelli, sia semplici che un po’ più avanzati, che mi piacciono molto.
Non un giorno senza origami
Piegare la carta diventa la mia routine quotidiana per staccare la spina. Non devo pianificarlo in modo preciso, ogni giorno trovo sempre un attimo per farlo quando ne ho voglia. A volte creo una sola figura, altre mi dedico per più tempo al mondo dei piccoli lavori di carta. Mi rendo conto che, senza nemmeno pensarci, ho realizzato una montagna di scatolette mentre ero al telefono. Di tanto in tanto cerco un nuovo modello e lo realizzo fino a quando i singoli passaggi non diventano automatici. La settimana di prova prevista diventa di due, poi tre...

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80 g/m², 333 x
Conclusione: assolutamente raccomandato!
Scoprire che un piccolo blocco di carta stampata possa catturare così a lungo la mia attenzione è stata una sorpresa. Proprio come l’effetto: piegare la carta con calma mi ha fatto rilassare come se avessi fatto una sessione di meditazione. L'ampia scelta di carta per origami, con tutti i suoi colori e motivi, è una fonte di ispirazione costante. Le figure che creo sono davvero belle e possono essere un bel pensiero da regalare ad amici e familiari.
Prima di questa esperienza, solo lo «Slow Drawing» mi ha rilassato in questo modo durante la settimana di prova. Leggi qui per saperne di più.
Qui trovi tutte le mie altre prove già superate:
Redattrice scientifica e biologa. Amo gli animali e sono affascinata dalle piante, dalle loro capacità e da tutto ciò che si può fare con loro. Ecco perché il mio posto preferito è sempre all'aperto, in mezzo alla natura, preferibilmente nel mio giardino selvaggio.
Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.
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