Retroscena

Specchio, specchio sul muro...

Pia Seidel
13.8.2018
Traduzione: tradotto automaticamente

...cosa ci fa il selfie stick nella mia mano? Il numero di visitatori del Salone del Mobile di Milano aumenta ogni anno, così come l'auto-assoluzione dei suoi visitatori. Il tentativo di evitare i selfie.

Una delle ragioni per cui sto scattando più foto del solito a Milano è l'abbondanza di impressioni. È impossibile memorizzare tutto in così poco tempo. Per questo motivo fotografo in modo strategico: prima l'oggetto del desiderio, poi i nomi dei designer in modo da avere una visione d'insieme in seguito. È una cosa veloce. Tuttavia, in qualche modo mi sento a disagio a scattare continuamente foto.

Ho davvero bisogno dell'immagine delle lampade del menu? Posso catturarle così come le ho davanti a me? Se faccio un passo indietro, mi trovo nell'inquadratura di qualcun altro? Sono scortese nei confronti dei miei compagni di viaggio se mi rimetto ad attraversare la stanza per catturare un'angolazione diversa?

E infine: c'è ancora un giusto equilibrio tra il raccogliere impressioni e il catturarle? Dopo tutto, è per questo che sono venuto a Milano: Per essere ispirato. Non per premere costantemente il pulsante di scatto. Sto combattendo una battaglia costante, alimentata dalla mia paura di non riuscire a catturare le ispirazioni e i nomi dei designer presenti al Salone del Mobile.

I selfie sono contagiosi... e non a caso a Milano

Quest'anno ho riscontrato un fenomeno simile a Milano. Gli smartphone sembrano essere attaccati alle mani dei visitatori, spesso su bastoni da selfie. Le persone colgono ogni occasione per fotografarsi. Dai selfie allo specchio alle pose sull'ultimo divano, la maggior parte dei visitatori era preoccupata di se stessa. Al posto dell'allestimento artistico.

Quelli che puntano sul fatto che diventiamo sempre più narcisisti e documentiamo tutto ciò che ci circonda sono i marchi intelligenti e i creatori di queste mostre. Con le "Pareti a specchio", hanno deliberatamente posto degli accenti nelle stanze in cui è possibile scattare selfie in modo estensivo.

Esperimento di selfie

Dal momento che il boom dei selfie era imperdibile, mi sono lasciata contagiare anche dal desiderio di fotografarmi. A Milano l'ostacolo era minore perché lo facevano tutti, ma non è stato più piacevole. Continuo a preferire le foto che ho scattato senza di me e che ora mi ricordano le mostre che mi hanno ispirato.

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Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro. 


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