

La Francia trasforma il vino in disinfettante
In Francia, l'offerta di vino è attualmente superiore alla domanda. Invece di buttare via il prezioso liquido, il paese sta trovando modi creativi per utilizzarlo.
"La vita è troppo breve per bere vino scadente", dice il vecchio detto. Ma cosa fare con il vino, buono o cattivo che sia, che nessuno vuole bere, ad esempio perché non c'è richiesta? Questa è la sfida che stanno affrontando i viticoltori francesi. La Francia è considerata una nazione di bevitori di vino, ma il consumo è in calo da diversi anni. Già nel 2012, uno studio è giunto alla conclusione che i consumatori francesi da un lato bevono meno vino per risparmiare e dall'altro danno la priorità all'acqua o a un bicchiere di succo di frutta per la loro salute.
Trasformare il vino in disinfettante, profumo o bioetanolo
Come riportato dalla rivista Manager, citando la DPA, il governo francese sta lanciando il cosiddetto programma di distillazione, in cui il vino in eccesso viene distillato in alcol e poi trasformato in disinfettanti, profumi o bioetanolo, a causa della scarsa domanda.
Altre ragioni del problema sono la sovrapproduzione e il cambiamento climatico, che pone sempre nuove sfide ai viticoltori. Con il caldo e l'aridità, ad esempio, l'uva matura prima e quindi la vendemmia deve essere anticipata.
Per aiutare i viticoltori colpiti, lo Stato e l'Unione Europea stanno stanziando 160 milioni di euro per il progetto. Secondo il quotidiano francese Les Echos, verranno ritirati dal mercato circa 2,5 milioni di ettolitri di vino rosso di tutti i livelli di qualità.
I vini rossi della nota regione vinicola di Bordeaux sono particolarmente colpiti, secondo la rivista Manager. I produttori colpiti chiedono già premi di chiusura a causa della sovrapproduzione. Anche le regioni del Languedoc e della Valle del Rodano sono colpite.
Secondo il Ministero dell'Agricoltura di Parigi, tuttavia, il settore vinicolo dovrà adattarsi al cambiamento della domanda nel lungo periodo e il governo fornirà un sostegno in tal senso. Oltre al calo della domanda, l'inflazione e il relativo aumento dei prezzi del vino, nonché il calo delle esportazioni verso la Cina, stanno ulteriormente aggravando il problema delle vendite.
Foto di copertina: Shutterstock / Davide AngeliniUna vera giornalista locale con un debole per la musica pop. Mamma di due ragazzi, di una cagnolina e di circa 400 macchinine di ogni forma e colore. Inoltre mi piace sempre viaggiare, leggere e andare a concerti.