
Retroscena
Indovina quali rifiuti elettronici sono presenti in questa collezione di piastrelle?
di Pia Seidel
Un'azienda olandese produce mobili stampati in 3D, realizzati in un materiale derivato da qualcosa che gettiamo via milioni di volte al giorno. Indovina di che materiale di scarto si tratta.
Il PolyAl è anche un eccellente materiale da costruzione. Il paravento è solo un esempio del suo utilizzo. In realtà questo prodotto fa parte di è un'intero progetto chiamato Playbook, che include sgabelli, fioriere, rivestimenti per pareti, paraventi o divisori di ambienti, zanzariere e altro ancora.
Questo è il quarto articolo della serie «Indovina indovinello» in cui non ti svelo subito di cosa sono fatti gli oggetti in questione, in modo che tu possa risolvere l'indovinello. Ecco gli articoli già pubblicati di questa serie:
Immagine di copertina: Pia SeidelSono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.
Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.
Visualizza tuttiAectual di Amsterdam è stata una delle prime aziende di design a riciclare grandi quantità di scarti di plastica provenienti da marchi come Nike, Disney o Burberry. All'ultimo Salone del Mobile di Milano lo studio ha presentato una serie di prodotti creati in collaborazione con un'azienda svizzera. La collezione è realizzata in un materiale di scarto che trovi certamente anche nella tua pattumiera. Forse leggendo il prossimo paragrafo capirai di cosa potrebbe trattarsi.
Sebbene l'azienda produttrice abbia sede in Svizzera, il misterioso materiale di scarto è stato inventato in Svezia. Viene utilizzato per confezionare alimenti in modo igienico e compatto, e di solito è composto da un massimo di sette strati di materiali diversi. Lo strato più esterno è liscio ed è quasi sempre stampato e colorato in maniera da rendere il prodotto più accattivante e vendibile. Negli anni Cinquanta, una volta sigillati, i prodotti confezionati in questo materiale erano a forma di piramide. Oggi, tuttavia, le confezioni possono avere varie forme.
Seleziona una delle risposte qui elencate. Di seguito troverai la soluzione.
Il concorso è terminato.
Il paravento ricorda una struttura in terracotta, ma l’apparenza inganna! Il nome del prodotto svela la vera origine del materiale di scarto: «Aectual Drink Carton» è realizzato in polimeri e alluminio – in breve PolyAl – provenienti dagli scarti dei cartoni del latte o di altre bevande confezionate in questo materiale. È il risultato di una collaborazione con Tetra Pak.
Prima, Tetra Pak riciclava solo lo strato in cartone per produrre altre scatole. Aectual, invece, è stata in grado di trasformare il PolyAl rimanente in materia prima, stampata in 3D per per la realizzazione dei suoi prodotti. In questo modo, Aectual offre a grandi aziende come Tetra Pak un modo per ridurre la propria impronta ecologica: «Utilizzando meno materie prime, la stampa 3D con materiale riciclato porta a un risparmio di CO₂ dell'80%», leggiamo nel comunicato stampa. Inoltre, la produzione avviene solo quando serve e pertanto non occorre stoccare i prodotti finali.
Per riutilizzare efficaciemente i propri rifiuti, Tetra Pak ha creato un ecosistema con altri partner: Recon Polymers si occupa del riciclaggio dei materiali e Innolab Chemistry è responsabile del compounding. Aectual realizza poi nuovi mobili o prodotti decorativi stampati in 3D utilizzando il materiale riciclato. Il progetto Playbook sarà sfruttato dai vari team di Tetra Pak per riprogettare tutto l'arredamento d'interni dei rispettivi uffici. L'azienda svizzera tende a precisare che né il riciclaggio dei cartoni né la progettazione del nuovo ufficio saranno lasciati al caso.
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