
Guida
Il tuo impianto di irrigazione in giardino individuale: pianificazione
di Carolin Teufelberger
Il nostro collega grafico Sven vuole creare un impianto di irrigazione personalizzato per il suo giardino. Ecco come mette insieme i pezzi, passo dopo passo. Oggi guarderemo da vicino il montaggio e l’installazione di questo sistema.
La pianificazione è già conclusa. Ora ci dedichiamo al montaggio di questo impianto di irrigazione. Inizialmente ci sentiamo un po’ spaventati, visto e considerato che tutti i componenti sono imballati singolarmente. Ma fortunatamente, riusciamo presto a dare un certo ordine al caos iniziale. Dividiamo i componenti in tre gruppi: flessibili, gocciolatori e connettori. Ora sì che c’è un senso a tutto questo.
Sven ha optato per un sistema di irrigazione a goccia – detto anche Micro-Drip-System. Nel nostro scorso articolo ti abbiamo già mostrato il piano. Ora lo seguiamo passo passo. Allacciamo innanzi tutto la pompa al flessibile e infiliamo quest’ultimo nel barile di raccolta per l’acqua piovana. Dopodiché passiamo all’unità base che ha il compito di ridurre la pressione e filtrare l’acqua. La pompa e l'unità base devono essere posizionate ad almeno un metro di distanza l'una dall'altra in modo che la pressione non sia troppo alta.
Allacciamo il flessibile da 13 mm all’unità base e lo estendiamo in modo da raggiungere i primi vasi. Una volta raggiunto il vaso, puoi tagliare il tubo con una tronchese o una pinza combinata. Altrimenti puoi utilizzare un taglierino, ma stai attento a non tagliarti! Allacciamo poi il tubo gocciolante da 13 mm che presenta piccoli fori a intervalli regolari. Colleghiamo i due tubi con un connettore. A seconda dell'area da irrigare, al posto del tubo gocciolante da 13 mm puoi attaccare un flessibile da 4,6 mm e dotarlo di gocciolatori. Se hai una fila di piante una accanto all’altra, come nel caso dei pomodori di Sven, allora ti conviene optare per il tubo da 13 mm. Se devi irrigare singoli vasi o orti rialzati, ha più senso utilizzare singoli gocciolatori.
Se vuoi usare i gocciolatori singoli, devi usare il flessibile più fine, quello da 4,6 mm. Per attaccarli, devi seguire lo stesso schema di prima: taglia il tubo da 13 mm nel punto desiderato, collega il connettore e attaccalo al tubo da 4,6 mm. Tutti i nostri flessibili sono piuttosto rigidi, il che rende difficile la posa. Sven cerca di ammorbidirli piegandoli e ripiegandoli nell’altro verso e la cosa sembra riuscirgli piuttosto bene. Altrimenti puoi fissarli con gli appositi ganci reggitubo. Attacca poi i gocciolatori che preferisci. Ma presta attenzione alla portata d'acqua, che può variare dai 2 ai 380 litri all'ora. I gocciolatori a bassa portata sono ideali per i vasi, mentre quelli ad alta portata sono pensati per gli orti di grandi dimensioni. Sven ha optato per un mix di gocciolatori e microspruzzi leggermente più larghi. Per evitare brutte soprese, ti conviene disporre prima i gocciolatori a terra nella sequenza desiderata e tagliare poi il tubo su misura.
Come puoi vedere, montare un impianto di irrigazione è quasi come montare un kit di costruzione a prova di idiota – sempre che tu abbia acquistato tutti i pezzi che ti servono.
Dopo aver collegato al sistema la prima metà degli orti rialzati, facciamo un primo test. Per farlo, dobbiamo fissare un tappo alla fine dell’impianto, altrimenti gran parte dell'acqua verrebbe spruzzata fuori dalla fine del tubo. Logico, no?
L'acqua sprizza da tutti i fori, gocciolatori e spruzzatori: è un gran successo per noi! Ma la pressione vicino alla pompa sembra un po’ deboluccia e la cosa ci sembra alquanto illogica. Ora, per la prima volta, ci rendiamo conto di quanta acqua esce dal microspruzzo a 6 settori regolabili. È quasi un po' troppa per la posizione che abbiamo scelto, con così poche piantine. Ma con una valvola di regolazione aggiuntiva riusciamo a ridurre la portata d'acqua. Ora funziona perfettamente.
Io e Sven siamo contenti del risultato di questo primo test. I singoli pezzi si collegano molto facilmente e il sistema può essere progettato in maniera autonoma e personalizzata senza fare grandi danni. Nelle prossime settimane ci toccherà calibrare la fuoriuscita di acqua dai singoli ugelli affinché tutte le piante ricevano la giusta quantità di acqua. Che dici, reggerà il nostro impianto di irrigazione? Nel prossimo articolo ti sveleremo com’è andata.
Ma c’è una cosa che posso anticiparti: nella sezione Faidaté + Gardino potrai leggere sempre più articoli. Non vuoi perdertene neanche uno? Allora seguimi cliccando sul pulsante grigio in fondo alla pagina.
Ampliare i miei orizzonti: si riassume così la mia vita. Sono curiosa di conoscere e imparare cose nuove. Le nuove esperienze si nascondono ovunque: nei viaggi, nei libri, in cucina, nei film o nel fai da te.