Retroscena

Arriva l'Id-e: cosa c'è da sapere

Florian Bodoky
12.9.2024
Traduzione: tradotto automaticamente

Dopo l'approvazione del Consiglio Nazionale, anche il Consiglio degli Stati è ora soddisfatto della legge sull'Id-e. Dopo aver chiarito alcuni dettagli, l'identità elettronica statale può ora essere introdotta.

Imparando dagli errori

Dopo che la soluzione privata dell'Id-e è stata respinta nel referendum del 2021, le cose vanno molto meglio per la soluzione statale. Restano da chiarire solo piccoli dettagli relativi alla protezione dei dati e alla sicurezza informatica. Il portavoce della commissione competente, Matthias Michel (PLR/ZG), attribuisce questo risultato al fatto che nella stesura del disegno di legge ci si è concentrati sulle principali critiche mosse alla proposta precedente.

In Parlamento ci sono ancora voci critiche sull'attuale disegno di legge, ma solo in casi isolati. Pirmin Schwander (UDC/SZ), ad esempio, ha messo in guardia contro la mancanza di affidabilità delle disposizioni di sicurezza e della conservazione dei dati biometrici.

La legge dovrà avere un codice sorgente per la protezione dei dati. La legge prevede un proprio "portafoglio federale" per gli smartphone. L'obiettivo è quello di garantire un'archiviazione sicura. Dovrebbe inoltre garantire che vengano trasmessi solo i dati assolutamente necessari quando si presenta l'Id-e.

Ad esempio, se acquisti una bottiglia di grappa, dovrebbe esserti chiesto solo di confermare che sei maggiorenne, senza ulteriori dettagli. In un secondo momento, dovrebbe essere possibile memorizzare l'Id-e anche nei portafogli di altri fornitori, a patto che rispettino le norme del Consiglio Federale.

Il Consiglio Nazionale regola i dettagli

L'introduzione ufficiale è prevista per il 2026. A quel punto, dovrebbe essere possibile identificarsi in questo modo presso le autorità e richiedere documenti, come estratti del registro delle esecuzioni, conferme di residenza e così via. L'Id-e è gratuito e volontario.

Puoi recarti in un ufficio governativo per ottenere un'Id-e, ma non è obbligatorio. Dovrebbe essere possibile scaricare l'applicazione, scattare una foto del tuo documento d'identità fisico e poi scattare un selfie e caricarlo. Fedpol ne verificherà l'autenticità. Chi svilupperà questa tecnologia – o dove verrà acquistata – non è ancora chiaro.

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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


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