Retroscena

La carta d'identità arriva sullo smartphone: le cose da sapere

Florian Bodoky
6.12.2023
Traduzione: Nerea Buttacavoli

La scorsa settimana, la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha presentato il progetto «Id-e». Dal 2026 sarà possibile caricare sul proprio smartphone un documento d'identità svizzero valido e riconosciuto e utilizzarlo per identificarsi. Qui riassumo le risposte più importanti sull'identità elettronica.

La Confederazione sta adottando un nuovo approccio all'Id-e, un mezzo d'identificazione elettronico. È possibile caricarlo sul proprio smartphone e utilizzarlo per identificarsi. Le possibilità che venga emesso ora sono molto più alte che nel primo tentativo, perché la Confederazione vuole emetterlo da sola, come spiega la Consigliera federale Baume-Schneider. Tuttavia, ci vorrà un po' di tempo prima che ciò accada.

Il retroscena: il primo tentativo è fallito alle urne

Qualche anno fa c'è stato un progetto per una prova elettronica dell'identità (Ie). La grande differenza rispetto all'attuale progetto è che avrebbe dovuto essere emesso per conto della Confederazione, ma non dalla Confederazione stessa. Ne sarebbe stata responsabile una società privata.

Nuovo tentativo: la Confederazione progetta una nuova soluzione

Le domande più importanti sull'Id-e

Cosa posso fare con l'Id-e?

In linea di principio, l'Id-e ha lo stesso scopo di un normale documento d'identità. Serve per identificarti. Online, ad esempio quando fai shopping, ma anche di persona.

L'idea dell'Id-e va ancora oltre. L'obiettivo è quello di creare un ecosistema per l'applicazione necessaria per l'Id-e che funzioni come il Wallet di Apple o Google. Vuole inoltre essere disponibile per l'uso da parte di cantoni, comuni e privati. E nel sistema potrai anche caricare diplomi, certificati, prescrizioni mediche o biglietti.

A livello cantonale e comunale, sarà possibile ordinare online documenti come un certificato di origine o un estratto del registro delle esecuzioni o del casellario giudiziale. Potrai anche registrarti presso l'ufficio anagrafe dei residenti al momento del trasloco. L'utente utilizza l'Id-e per identificarsi e salvare i documenti necessari nell'ecosistema.

L'Id-e sarà obbligatorio?

No. Karin Keller-Sutter, predecessore di Elisabeth Baume-Schneider nella FDJP, ha già promesso che questo non accadrà (minuto 6:28).

L'Id-e non sostituirà il classico documento d'identità in formato tessera, ma servirà a complementarlo.

Quali dati vengono memorizzati sull'Id-e?

Fedpol, che in ultima analisi rilascia le carte d'identità ufficiali, secondo il direttore dell'Ufficio federale di giustizia non riceve più dati di quelli che già possiede. In altre parole, riceve gli stessi dati richiesti per la classica carta d'identità o il passaporto, come nome, altezza, colore degli occhi e così via.

E la protezione dei dati?

La Confederazione persegue tre principi nell'elaborazione della legge e nell'implementazione tecnica dell'Id-e.

Chi è autorizzato ad avere un Id-e?

Come si ottiene un Id-e?

Non appena sarà pronta, il Governo federale metterà a disposizione un'applicazione gratuita con cui potrai scansionare il tuo documento d'identità convenzionale. Poi scatti un selfie. Questo viene trasmesso al server fedpol e confrontato con alcune funzioni. Riceverai quindi automaticamente l'Id-e nell'app sul tuo smartphone. I responsabili hanno inoltre deciso che il Governo federale fornirà anche supporto tecnico.

L'Id-e è privo di barriere?

L'accessibilità verrà presa in considerazione. Numerose istituzioni vogliono organismi riconosciuti e indipendenti che guardino le spalle al Governo federale. Devono accertarsi che siano state adottate tutte le misure tecnicamente possibili per garantire l'accessibilità.

Quanto costa l'Id-e?

Per i prossimi cinque anni, la Confederazione prevede costi di sviluppo e di gestione pari a 182 milioni di franchi. In seguito, cioè a partire dal 2029, i costi operativi ammonteranno a 25 milioni di franchi all'anno. Tuttavia, l'utilizzo sarà gratuito.

Per quanto tempo è valido l'Id-e?

Questo è un altro punto che non è stato ancora chiarito. Diversi gruppi di interesse chiedono che la validità di un Id-e sia pari a quella di una carta d'identità in formato tessera, quindi dieci anni. Tuttavia, a causa della sicurezza dei dati, il periodo di validità potrebbe dover essere più breve. Nell'attuale progetto di legge, la decisione spetta al Consiglio federale.

Posso usare l'Id-e all'estero?

Probabilmente sì. L'Id-e deve essere conforme agli standard internazionali. La legge è conseguentemente formulata in modo neutrale dal punto di vista tecnologico.

Ciò significa che lo sviluppo dell'Id-e non è legato a una tecnologia specifica per legge. Ciò consente di adattarlo più rapidamente ai nuovi sviluppi tecnologici.

Quando arriverà l'Id-e?

La Confederazione prevede che l'Id-e sia disponibile a partire dal 2026. Tuttavia, i progetti IT sono spesso complicati poiché durante lo sviluppo possono sorgere problemi non previsti. Allora l'intera operazione potrebbe essere ritardata. Allo stato attuale delle cose, tuttavia, ce lo si può aspettare nel 2026.

Critiche all'Id-e

Altri ritengono troppo ambizioso che la Confederazione sviluppi e offra un ecosistema per altri documenti oltre all'Id-e stesso. Ritengono che debba limitarsi a emettere carte d'identità – questo è il suo compito. Ci sono poi operatori come GastroSuisse, che temono la necessità di costose infrastrutture per la verifica dell'età in un ristorante. Vogliono quindi che i privati possano decidere volontariamente se accettare l'Id-e.

Se ti interessano tutti i punti critici e le domande, li trovi riassunti qui.

Cosa succede ora?

Il disegno di legge è stato presentato al Parlamento e deve essere accettato. Poiché numerosi gruppi di interesse si sono presentati in anticipo e hanno criticato la proposta, è probabile che i responsabili debbano lavorare ancora molto.

Se la legge viene adottata dal Parlamento e pubblicata, è prevista anche l'opzione di un referendum facoltativo. Ciò richiede 50 000 firme valide entro 100 giorni. Il popolo voterà poi sulla legge. Se nessuno aderirà al referendum o la raccolta delle firme non avrà successo, la legge entrerà in vigore.

Immagine di copertina: DFGP

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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


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