Ann-Kathrin Schäfer
Retroscena

Tenda, cane, bambini: il nostro debutto in campeggio è stato un caos ma bello comunque

Ann-Kathrin Schäfer
27.8.2025
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Una tenda gonfiabile, due bambini, un cane e noi genitori: per la prima volta, tutti insieme in campeggio sul lago di Murten. Che mai potrebbe andare storto?

Gli unici che non hanno dubbi sull'idea di andare in campeggio sono i bambini. Il giorno della partenza, si mettono in macchina pronti per partire prima di aver caricato la prima borsa. «Non volete scendere?» chiedo. «No!», gridano in coro.

Il nostro vicino esperto di campeggio ci saluta: «Tranquilli e mantenete la calma anche se qualcosa non andrà come previsto!».

Partiamo dunque, usciamo dal nostro paesino e tutta la tensione scompare. I bambini chiacchierano, noi genitori sorridiamo di nuovo, il cane si è accoccolato nel bagagliaio sul suo tappetino ortopedico. È così che inizia il nostro viaggio in campeggio.

Stiamo già superando Berna. Mancano 32 minuti all'arrivo. La segnaletica si fa sempre più francese: Neuchâtel, Lausanne, Genève. La sensazione di vacanza si fa sentire. E a un certo punto leggiamo: «Lac de Morat! Bienvenue / Willkommen! Murten / Morat». Superiamo la sottile linea del «Röstigraben» (il confine culturale tra Svizzera tedesca e romanda) per entrare nel Canton Vaud, ridendo tutti felici.

Oh la la, la Suisse romande!

«Che belle che sono le case qui», diciamo. «Guardate, i tetti sono costruiti in modo diverso!» O ma che bella che è la Svizzera romanda. «Forse dovremmo trasferirci qui», dico e mio marito brontola. Dico la stessa cosa anche tutte le volte che passiamo dal Ticino.

Ma mettiamoci al lavoro, scarichiamo la tenda, leghiamo il cane all'albero e facciamolo stendere sulla sua copertina da viaggio. I bambini sono euforici: «Abbiamo una tenda enorme!» – gridano – «Anche gli altri hanno una bella tenda, ma la nostra è una supertenda!».

Dalla piazzola accanto, un uomo grida a sua moglie: «Hai davvero portato solo un libro per bambini? Solo uno? Non ci credo...!». In campeggio, spesso ti rendi conto che tutti hanno i loro problemi. Le pareti della tenda sono sottili e i vicini sono veramente vicini.

Imposto il timer – sono curiosa di vedere in quanto tempo monteremo la nostra tenda gonfiabile chiamata «Air Seconds». Un'ora e mezza dopo, spengo il timer, esasperata. Non ci sono voluti pochi secondi. Il fatto è che succede sempre qualcosa: qualcuno deve andare in bagno, le pantofole non si trovano in valigia e così via.

A colazione mio figlio di sei anni fa un giro di complimenti. «Non potrei trovare un fratello più gentile di te!» e «Siete i genitori migliori del mondo, non vorrei nessun altro!». Al che interviene mio figlio di tre anni: «Io sì! Cercherò altri genitori». Scoppiamo tutti a ridere, scrollandoci di dosso quella sensazione di stanchezza. Che bello che è stare insieme.

Partenza improvvisa

La seconda notte dormo sorprendentemente bene. Sono così stanca dalla prima notte che riesco a malapena a sentire le auto che passano proprio accanto alle nostre teste. Sorprendentemente, non sento nessuno russare, nemmeno il nostro cane. Mi sono quasi abituata a camminare nell'erba intrisa di rugiada per andare in bagno di notte.

Per fortuna c'è il mio compagno che sta facendo i bagagli già dalla mattina presto. Mentre io mi sdraio accanto al nostro cane in cerca di coccole. I bambini iniziano a scavare una buca profonda accanto a me. «Prima di partire dovete richiuderla», li avverto. «Sì, sì», rispondono e spalano un po' di terra con la loro ruspa. Prendo una pala e li aiuto a riempire la buca. «Wow mamma, sei davvero brava!», mi dicono meravigliati.

Nel frattempo, il mio compagno inizia a lamentarsi perché la tenda non entra più in macchina. Contrariamente a tutti i consigli, non avevamo provato a montare la tenda in giardino prima di partire, ma l'abbiamo montata qui in campeggio per la prima volta. Quando due giorni fa abbiamo stivato tutto ciò che potevamo in macchina, non potevamo pensare che la tenda sarebbe stata più voluminosa dopo un primo utilizzo.

Un vicino si avvicina e ci dice: «Si vedono sempre più spesso queste tende gonfiabili! Voi come le trovate?», chiede indicandoci la sua tenda di dimensioni simili alla nostra, ma costruita con dei pali. La consiglieremmo? Non saprei... La nostra è pesante e ingombrante. Lo smontaggio è stato decisamente più veloce del montaggio, con una maggiore pratica sicuramente si monterà più in fretta, ci auguriamo.

Finalmente, con un po' di violenza, riusciamo a chiudere il bagagliaio. Torniamo a casa. Con una buona dose di ibuprofene, i continui ingorghi e qualche cartone in più, ci diciamo sospirando: «Oggi sarebbe stato proprio bello». Fa capolino anche il sole. La prossima volta ci fermeremo più a lungo e speriamo di rimanere in salute. Nonostante tutti i «ma», vorremmo riprovarci. Forse.

Hai già campeggiato con cani e bambini e che esperienza hai avuto? Raccontatemelo nei commenti.

Immagine di copertina: Ann-Kathrin Schäfer

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In realtà sono una giornalista, ma negli ultimi anni ho lavorato sempre di più come costruttrice di castelli di sabbia, addestratrice del cane di famiglia ed esperta di scavatrici. Il mio cuore si scioglie quando i miei figli ridono a crepapelle e si addormentano beatamente l'uno accanto all'altro la sera. Grazie a loro, trovo ogni giorno l'ispirazione per scrivere – e ora conosco anche la differenza tra una pala meccanica, un'asfaltatrice e un bulldozer. 


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