Ann-Kathrin Schäfer
Retroscena

Mamma, quando seminiamo i pomodori?

Ann-Kathrin Schäfer
3.4.2025
Traduzione: Sanela Dragulovic

Siamo giardinieri alle prime armi, ma io e i miei figli vogliamo coltivare tanti tipi di frutta, verdura e fiori. Accompagnaci attraverso gli alti e bassi delle nostre avventure di giardinaggio primaverile.

Erbacce aromatiche

La nostra aiuola misura due metri per sette, è circondata da un recinto antilumache e ricoperta di erbacce erbette aromatiche inutili. Ogni erba ha la sua funzione, ma non nel nostro orto, dove vogliamo solo verdure. Dente di leone, erba, qualche mora pungente e molte ortiche.

A un certo punto un grido «Aiaaaaaa»! Scorrono fiumi di lacrime, l'ortica ha punto il piccolo di tre anni, nonostante i guantini da giardinaggio. Sì, è davvero spiacevole. Anche se si dice faccia bene alla salute, preferisco indossare i miei guanti da giardinaggio in pelle. Ma prima che io mi metta all'opera con vanga e zappa, il piccolo ha già altri piani. «Mamma, vieni con me, voglio guidare il trattore!».

Qualche giorno dopo vado in giardino con mio figlio di sei anni. Getta via la pala e si lamenta: «Perché non possiamo seminare subito?», «Prima dobbiamo fare spazio», rispondo, ma lui non ascolta. Si mette comodo accanto al fratellino sulla sedia a sdraio a punzecchiarsi e a ridere. «Mamma, vogliamo il latte d'avena», mi chiedono. «E qualcosa da mangiare».

Ehm, ok, e che ne è del nostro giardino?

Forse un'idea stupida

In generale trovo il giardinaggio incredibilmente rilassante. Da sola nel mio giardinetto, in silenzio, a parte il ronzio di qualche insetto e il cinguettio degli uccelli. Mi piace molto il giardinaggio anche quando i miei figli si concentrano a fare altro accanto a me, a mostrarmi con interesse un insetto o a raccogliere fiori – o a giocare insieme (in armonia).

Finalmente, i primi momenti magici

Durante la lunga, lunghissima preparazione dell'aiuola che ci porta via diversi giorni – ci mettono tutti così tanto? E non si può fare in modo più efficiente? – viviamo anche momenti di piccola magia: il mio bambino di tre anni scopre due lumachine blu.

Il momento è arrivato e finalmente possiamo sporcarci le mani. I bambini riempiono concentrati ogni vasetto di terriccio. Io mi accovaccio con uno Yogi Squat e finalmente mi sento collegata alla terra. Poi apriamo le bustine di semi e rimaniamo a bocca aperta. Io stessa sono stupita nel vedere che i semi di mais non sono altro che chicchi di mais essiccati e che i semi di fragola sono minuscoli in confronto.

Il grande prende con cura i semi, li conta e li ricopre delicatamente con un po' di terra. Anche il piccolo ci prova. Scrivo provvisoriamente i nomi delle piante su nastro adesivo, in modo da sapere in seguito cosa sta crescendo dove. Faremo le targhette un'altra volta.

La mattina dopo, il saluto emozionato: «Mamma, mamma, non è ancora cresciuto nulla!». Continuo a tenere d'occhio la nostra piccola mini-serra sul davanzale e sono davvero curiosa di vedere quando spunterà la prima piantina. Ma ritorniamo con i piedi per terra e togliamo le ultime erbacce dall'aiuola!

Come nasce la vita

Ce l'abbiamo fatta! L'ultima domenica di marzo, l'aiuola è finalmente pronta e senza erbacce. Aggiungiamo un po' di compost, facciamo delle file con il rastrello e mettiamo i semi che possono essere piantati direttamente fuori (carote, piselli, fiori).

Ora non ci resta che fare le targhette con i nomi delle nostre piantine. Quando rientriamo a fine giornata, arriva la notizia che tutti aspettavamo: «Mamma, mamma, dai semi sono nate delle piantine!».

Poiché anch'io sono alle prime armi con il giardinaggio, ho chiesto consiglio a un'esperta. Kathrin Hälg gestisce il giardino didattico per bambini del Bach Areal di San Gallo, un progetto di «Gartenkind» Bioterra. Presto potrai leggere la sua intervista.

Immagine di copertina: Ann-Kathrin Schäfer

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In realtà sono una giornalista, ma negli ultimi anni ho lavorato sempre di più come costruttrice di castelli di sabbia, addestratrice del cane di famiglia ed esperta di scavatrici. Il mio cuore si scioglie quando i miei figli ridono a crepapelle e si addormentano beatamente l'uno accanto all'altro la sera. Grazie a loro, trovo ogni giorno l'ispirazione per scrivere – e ora conosco anche la differenza tra una pala meccanica, un'asfaltatrice e un bulldozer. 


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