Retroscena

Quel valore minimo d'ordine mi tira scemo

David Lee
17.9.2025
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Spesso mi capita di non riuscire a raggiungere il valore minimo d'ordine. E la mia testa si riempie di pensieri a dir poco assurdi.

Non sono solo un collaboratore di Digitec Galaxus, sono anche un cliente di questa azienda. E uno di quelli della peggior specie: di solito prendo solo ciò che mi serve davvero e raramente compro cose molto costose.

Me la cavo spendendo poco e ho la sensazione, così facendo, di oppormi all'onnipresente iperconsumo – o almeno di non alimentarlo ulteriormente. Ma c'è un problemino per chi consuma poco come me: il valore minimo d'ordine.

Esempio: mi è finito di nuovo il caffè e avrei bisogno della miscela che non trovo nel negozietto dietro l'angolo. La miscela classica Stoll costa 27.80 franchi su Galaxus: la metto nel carrello. E ora? Ovviamente, anche io ho stilato una lista di prodotti extra che possono fare sempre comodo. È chiaro che preferisco evitare di pagare la sovrattassa.

Eppure, non posso sempre ricorrere alla suddetta lista comprando shampoo e dentifrici ogni volta che ordino qualcosa. Soprattutto se l'ho già fatto l'ultima volta. E non ne ho presi uno o due, ma diversi pezzi, così da arrivare al valore minimo d'ordine.

Risparmiare soldi a ogni costo

Molti prodotti sono così economici da non farmi arrivare mai al valore minimo d'ordine. Mi sorprendo a pensare assurdità del tipo: «Questo calzino non potrebbe costare un po' di più, così da farmi risparmiare un po'?».

Per questo motivo, ho deliberatamente inserito nella mia lista alcuni prodotti che reputo piuttosto cari – come i cerotti nasali Breathe-Right – ma li compro solo in casi eccezionali. In genere, o scelgo un'alternativa più economica o faccio proprio a meno di comprare qualcosa.

A volte non ordino un prodotto anche se so di averne bisogno. Mi riservo questa opzione per la prossima volta, in modo da avere qualcosa con cui riempire il mio carrello della spesa. È una strategia brillante per ingannare me stesso, ma se l'attesa è più lunga del previsto, mi capita di non avere più caffè in casa e passare mattinate terribili.

Quando non arrivo al valore minimo d'ordine per solo dodici centesimi penso: senza lo sconto per collaboratori, mi sarebbe andata meglio. Devo creare un secondo conto cliente senza registrarmi come collaboratore? Sarà legale?

Nota a me stesso: il valore minimo d'ordine è opzionale

È ora di gettare via tutti questi pensieri folli e tornare in sé. La cosa è chiarissima: non risparmio comprando qualcosa che non avrei mai comprato. Non risparmio spendendo di più, che si tratti di promozioni 3 per 2, punti fedeltà, bonus, programmi frequent flyer, confezioni maxi o appunto, del valore minimo d'ordine.

La soluzione è semplice: basta ignorare il valore minimo d'ordine. Nessuno ti vieta di ordinare a meno di 50 franchi (o 30 euro), c'è solo una piccola sovrattassa. Se compro solo ciò di cui ho bisogno, spenderò certamente meno soldi. E se ritiro la merce in negozio, non devo nemmeno pagare la sovrattassa.

Quindi che faccio se ho bisogno di un controller da gaming? Ovvio: prendo il modello più economico e faccio scorta di dentifricio, filo interdentale, sapone e salatini.

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Il mio interesse per il mondo IT e lo scrivere mi hanno portato molto presto a lavorare nel giornalismo tecnologico (2000). Mi interessa come possiamo usare la tecnologia senza essere usati a nostra volta. Fuori dall'ufficio sono un musicista che combina un talento mediocre con un entusiamso eccessivo. 


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