
Retroscena
Ciambella di design: la tendenza d'arredo del 2025
di Pia Seidel
Un tavolo è molto più di un semplice posto per mangiare. Ogni dettaglio, dal bicchiere al tovagliolo, può raccontare la sua storia. È proprio qui che entra in gioco «Plaite»: un progetto di design che trasforma un ambiente in una vera e propria opera d'arte.
Le stoviglie stanno tornando in auge e sono davvero eleganti. La tavola non serve più solo per mangiare, ma diventa un palcoscenico per il design e il divertimento. La Milano Design Week 2025 (MDW) lo ha dimostrato: piatti, posate e bicchieri possono essere messi in scena più di quanto credi. Il modo in cui il cibo viene servito è oggi importante quanto ciò che viene servito.
In questa serie presento stoviglie moderne, dai design più audaci alle composizioni più raffinate. La specialità di oggi: «Plaite».
Cosa succede quando due menti creative di culture diverse si incontrano? «Plaite» è la risposta. L'azera Aida Mahmudova, fondatrice della piattaforma di design contemporaneo Chelebi, e la spagnola Natalia Ortega, che gestisce il marchio Worn Studio, hanno unito le loro prospettive creative. Hanno presentato il loro progetto all'ultima MDW.
Mahmudova vede qualcosa di più grande in Chelebi. «Le nostre tradizioni sono una fonte inesauribile di ispirazione», spiega. La piattaforma si è posta il compito di preservare e reinterpretare il patrimonio culturale dell'Azerbaigian. Ortega, invece, porta l'artigianato spagnolo in un contesto moderno. «Mi piace tradurre materiali come l'argilla, il legno e il cuoio in un nuovo linguaggio di design», dice.
Nonostante i diversi background, il risultato è sorprendentemente armonioso. È un omaggio all'arte della tessitura, come tecnica e come forma di espressione. Fili, fibre e metalli vengono combinati per creare oggetti scultorei per la cucina e la casa. Ogni pezzo è stato creato esclusivamente per Alcova, una mostra collettiva di design sperimentale durante il Salone del Mobile di Milano – addirittura le piccole lampade che forniscono accenti di luce.
Per Ortega, l'obiettivo è lavorare con piccoli laboratori. «Lavoro con persone che apprezzano la lentezza e il rispetto delle risorse», dice. I suoi modelli sono realizzati con materiali come il vetro soffiato a bocca, la pietra o il cuoio, sempre con un chiaro riferimento all'artigianato tradizionale.
Particolarmente emozionante è il modo in cui «Plaite» combina le tecniche tradizionali in un'estetica minimalista. I pezzi appaiono moderni senza rinnegare le loro radici artigianali. Forme come labbra o orecchie e colori in rosa, blu o verde danno alla collezione un tocco giocoso.
«Plaite» rientra in una tendenza più ampia del design: il ritorno ai materiali naturali e alla qualità artigianale. In un'epoca in cui domina la produzione di massa, molte persone desiderano oggetti che raccontino una storia.
La collezione si ispira proprio a questo spirito. Combina vetro, ceramica e cuoio per creare cucchiai, forchette e caraffe che evocano emozioni. «Non si tratta solo di creare cose belle, ma cose che hanno un significato per noi», spiega Ortega.
Per Mahmudova e Ortega, «Plaite» è solo l'inizio. La combinazione di tradizione e modernità offre infinite possibilità. «Vogliamo continuare a sperimentare e vedere dove ci porterà questo viaggio», dice Ortega. Con questa collezione, le due designer hanno gettato un ponte tra culture, materiali ed estetiche.
Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.