
Guida
Il 5G sconvolgerà le previsioni del tempo in tutto il mondo
di Spektrum der Wissenschaft
La neve e la pioggia intensa interferiscono con i sensori delle auto autonome. Per sapere comunque dove si trova un veicolo, i ricercatori stanno guardando in profondità sotto il manto stradale.
Normalmente, GPS, telecamere e scanner laser indicano alle auto autonome dove si trovano. Tuttavia, questi ultimi due in particolare sono sensibili alle condizioni atmosferiche: la neve o la pioggia battente rendono i sensori ciechi rispetto all'ambiente circostante, mentre una coltre di neve sulla strada o il manto stradale inzuppato rendono difficile per il veicolo riconoscere la fine della strada e l'inizio del fosso.
In questi casi, si potrebbe utilizzare un sensore aggiuntivo che osserva diversi metri sotto la strada: un radar di penetrazione del terreno.
In questi casi, si potrebbe utilizzare un sensore aggiuntivo che osserva diversi metri sotto la strada: un radar di penetrazione del terreno, che gli scienziati guidati da Teddy Ort del Massachusetts Institute of Technology stanno ora studiando. Il dispositivo è progettato per sincronizzare i dati di misurazione con le mappe del terreno create in precedenza durante la guida e determinare così la posizione dell'auto.
Oltre all'insensibilità al maltempo, questo metodo avrebbe altri vantaggi, scrivono gli scienziati in un comunicato stampa del Computer Science and Artificial intelligence Labs (CSAIL) del MIT. Le mappe del sottosuolo rimarrebbero valide per molto tempo e richiederebbero poca memoria. Uno svantaggio è che prima devono essere create appositamente. Inoltre, finora il sistema ha incontrato difficoltà se c'è più di una corsia.
Inoltre, non esistono ancora dispositivi radar miniaturizzati di penetrazione del terreno adatti all'uso nelle auto a guida autonoma. Gli scienziati hanno sperimentato un prototipo espansivo, che hanno montato sul retro del loro veicolo di prova. Una coltre di neve sulla strada di campagna ha ridotto la precisione delle informazioni sulla posizione di ben due centimetri e mezzo, mentre la pioggia l'ha ridotta di 14 centimetri. A quanto pare, l'acqua che penetra negli strati superiori del terreno interferisce con il confronto con i dati delle mappe. Tuttavia, durante i sei mesi di prove, i ricercatori non hanno dovuto prendere in mano il volante, scrive il CSAIL. I risultati appariranno presto sulla rivista IEEE Robotics and Automation Letters.
Il radar a penetrazione del suolo ha già una vasta gamma di applicazioni. Ad esempio, viene utilizzato nell'indagine del sottosuolo, per il rilevamento delle mine, ma anche in archeologia.
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