
Retroscena
Siiii viaggiare... Ai tempi del Corona? Il rendering rende possibile anche questo
di Pia Seidel
Per la prima volta, un mobile del mondo digitale è oggi disponibile anche in analogico – grazie al marchio Moooi. Per quale motivo? Perché la sua foto è diventata virale. È un punto di svolta, ma anche una ragione in più per non smettere mai di fantasticare.
Il marchio olandese di mobili Moooi realizza ciò che nessuno ha mai osato fare prima: produce in serie una poltrona progettata dall'artista 3D Andrés Reisinger nel 2018, che è subito diventata virale su Instagram. Era «la sedia irrealizzabile».
I designer 3D sono come Pippi Calzelunghe. Seguendo il motto «faccio il mondo come piace a me», creano stanze fittizie tramite software di rendering. Instagram pullula di mobili, interni arredati a puntino e intere case mai realizzate. Ora, secondo Dezeen, la «Hortensia Armchair» di Andrés Reisinger e Júlia Esqué è «il primo prodotto progettato per il mondo digitale» a entrare in produzione di massa perché è stato consumato e condiviso digitalmente come non mai.
Ora puoi dunque portare Hortensia, «the softest place on earth», direttamente a casa tua. La sedia non si limita ad avvolgerti mentalmente nella delicatezza dei suoi infiniti petali, bensì anche nella realtà. La sua struttura fisica è formata da un telaio in acciaio ricoperto da polistirene espanso e avvolto in un tessuto elasticizzato. Quest’ultimo è poi rivestito di lunghe strisce smerlate e raggruppate in quaranta moduli di petali.
«Posso comprarla?», è la domanda che appare più spesso nei commenti. Per molto tempo non ci sono state risposte. A parte l'edizione limitata rivestita di fiori veri del 2019, questa poltrona rimaneva un oggetto di fantasia. La domanda di questa sedia floreale digitale è stata pazzesca prima ancora che ci fosse un’offerta. Così Moooi ha pensato bene di adottare il design originale di Andrés Reisinger. In collaborazione con la designer tessile Júlia Esqué, ha trovato un modo per realizzare il prodotto. Il risultato finale non è profumato, ma consiste di circa 30 000 petali di tessuto che ti danno la sensazione di sederti su un mare di fiori.
Solitamente, le designer e i designer si rivolgono a marchi e produttori affermati. Questa volta è stato il contrario. Moooi, che generalmente ama essere stravagante nello stile, non ha voluto far mancare questo design nella sua collezione. Visto il potenziale commerciale, deve aver pensato: tanti like nel mondo digitale significano tante vendite nel mondo reale.
È un punto di svolta per l'industria del design: un fenomeno che stabilisce nuovi standard e semplifica l’arduo percorso che va dalla progettazione al prodotto finale. Per i liberi professionisti o gli studenti, è spesso troppo rischioso e costoso produrre progetti prima di sapere se andranno in porto. Perciò, mostrano i loro prototipi in fiere come il SaloneSatellite, il primo evento per i giovani talenti sotto i 35 anni, sperando di essere scoperti su questa piattaforma, che purtroppo assegna solo un numero limitato di posti. Inoltre, non si è tenuta per più di un anno a causa della pandemia di Coronavirus. Da allora, tutto avviene sui social media.
Sia i novellini del ramo che i grandi nomi, lanciano i nuovi prodotti in showroom virtuali, risparmiandosi i lunghi servizi fotografici e i viaggi nelle varie location. Grazie a questo cambiamento, il business del 3D è in piena espansione. Già un anno fa, l'artista 3D e scenografa Charlotte Taylor mi aveva confermato che il suo lavoro era più richiesto che mai.
Il digital-first può far risparmiare risorse preziose a lungo termine. Non solo per gli stand fieristici, bensì anche per la produzione. Se altri marchi seguissero l'esempio di Moooi, potrebbero evitare di produrre grandi quantità di un unico prodotto, immagazzinarle da qualche parte e poi forzare la domanda tramite il marketing. Potrebbero puntare sul design 3D che è diventato virale. Perché un buon post su Instagram si rivolge a un pubblico più ampio e a uno che di solito non partecipa alle fiere di design.
La poltrona Hortensia si venderà bene quanto i like che ha generato? Probabilmente no. Dopo tutto, ho già aggiunto diversi mobili alla mia collezione digitale senza avere intenzione di comprarli. Eppure, l'esempio della sedia floreale Hortensia mi dimostra che un like vale più di quanto pensassi. Di conseguenza, tendo a concedere più spesso il (mio) cuore sui vari canali. Non solo per i mobili, anche per tutte le idee che non sono vincolate dal mondo fisico e dai limiti che ne conseguono. Limiti come le risorse e il denaro, che spesso mancano proprio ai giovani talenti.
Le artiste e gli artisti 3D sognano a occhi aperti, indipendentemente da ciò che sia o non sia possibile, e anche tu dovresti farlo. Nel mondo digitale, mi muovo dunque in maniera spensierata, come Pippi, a bordo della mia «Comfy Car» di Hugo Fournier. Nella vita reale, concedo un like all’auto orsacchiotto e inizio a pianificare dove potrei metterla in casa.
Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.