Opinione

La cosa migliore di «Death Stranding 2» è la modalità multiplayer

Philipp Rüegg
2.7.2025
Traduzione: Rebecca Vassella
Immagini: Philipp Rüegg

«Death Stranding 2» è un gioco per giocatore singolo con una modalità multiplayer asincrona. Non incontri altre persone, eppure percepisci la loro presenza costantemente. Questo rende il gioco un'esperienza unica.

La densità di colonnine di ricarica è così elevata che persino la Norvegia, il Paese modello per le auto elettriche, può solo sognare. Non ricordo l'ultima volta che ne ho costruita una io. Preferisco investire le mie risorse nella costruzione di strade. Ci sono stazioni per la costruzione di auto in varie località e devono essere alimentate con una certa quantità di risorse. Poi, come per magia, viene costruito un piccolo tratto di strada.

Posso anche delegare gli ordini di consegna ad altri porter. Oppure consegno i pacchi smarriti che trovo per strada e raccolgo «Mi piace», una delle valute del gioco. Più «Mi piace» raccolgo, più alto è il mio status e più costruzioni altrui vedo. Almeno credo che funzioni così. Come sempre, i giochi di Hideo Kojima – la mente creativa dietro «Death Stranding 2» – non sono i più facili da capire.

Un gioco co-op con amici che non sono online contemporaneamente

La costruzione collaborativa rende il gioco quasi troppo facile, se ripenso alla fatica che ho fatto nella prima parte. Questo crea un senso di community, rafforzato dai cartelli delle emote digitali, che tappezzano in modo un po' eccessivo ogni percorso ragionevolmente popolare.

Ce ne sono un sacco e posso usarli per avvertire dei punti pericolosi, dare suggerimenti per l'attraversamento e persino dare o ricevere potenziamenti per la resistenza o la velocità. È mille volte meglio delle fastidiose schermate di altri gamer nei giochi Ubisoft. Mi interessano tanto quanto le foto di bambini che non sono miei – non mi interessano affatto.

Per me, «Death Stranding 2» è quindi già uno dei migliori giochi co-op dell'anno. E non ho nemmeno dovuto parlarne con altre persone.

A 21 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Da bambino non mi era permesso avere console. Solo con il PC di famiglia, un 486, mi si è aperto il magico mondo dei videogiochi. Oggi di conseguenza compenso in modo esagerato. Solo la mancanza di tempo e denaro mi impedisce di provare ogni gioco esistente e di riempire la mia libreria con rare console retrò. 


Videogiochi
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Opinione

Questa è un'opinione soggettiva della redazione. Non riflette necessariamente quella dell'azienda.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Opinione

    «Ghost of Yōtei» non ama le pause

    di Philipp Rüegg

  • Opinione

    Sono un consumatore e non un progettista di giochi: non sono io a dover decidere!

    di Philipp Rüegg

  • Opinione

    «Once Human» vuole essere il prossimo «Forever Game», ma è abbastanza buono per questo?

    di Philipp Rüegg