Retroscena

Il sale al peperoncino di Herrliberg mi ha lasciato senza parole

Darina Schweizer
30.8.2023
Traduzione: Sanela Dragulovic
Immagini: Christian Walker

Sale e peperoncino. Questo è tutto ciò che trovi nel sale al peperoncino di «The Art of Spice». Ma cosa lo rende così speciale? Per scoprirlo, ho curiosato nello stabilimento di produzione di Herrliberg.

It’s getting hot in here.

La scritta sulla confezione del sale al peperoncino è una profezia. Quando sono arrivata ai laboratori della Fondazione Martin a Herrliberg, la temperatura aveva già raggiunto i 33 gradi. Secondo la mia previsione, da lì a poco sarebbe salita ancora.

Proprio quando voglio saperne di più, sento un fastidioso solletico alla gola. Mi schiarisco la gola tossendo. Poi perdo la voce.

It’s getting hot in here.

Ricordo la scritta sulla confezione del sale al peperoncino. Con gli occhi pieni di lacrime guardo Ursula. «Piccante, eh? All'inizio tossivo così forte che dovevo uscire», dice ridacchiando. Sorrido acciaccata. Nel mio caso non permetteremo che si arrivi a tanto. Ramona mi porge una mascherina. Tiro un sospiro di sollievo.

Ora è il turno di Ursula. Preme il pulsante di avvio della macchina, che mescola la mousse di peperoncino e il sale. «È in questo che il nostro sale al peperoncino si differenzia da molti altri», osserva Josef, «nel nostro prodotto il peperoncino non è in scaglie, ma la mousse viene incorporata nel sale». Ecco spiegato il sapore intenso. Ora servono i muscoli. Igor estrae la pesante ciotola dalla macchina e svuota il sale color salmone su un vassoio.

It’s getting hot in here.

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Mi piace tutto ciò che ha quattro zampe e radici. Le pagine dei libri mi permettono di addentrarmi negli abissi dell'animo umano. Le montagne, invece, mi bloccano solo la vista, soprattutto del mare. Anche sui fari si può respirare aria fresca.


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