Test del prodotto

Il Kingston XS1000 non è adatto a grandi quantità di dati

Kevin Hofer
26.9.2023
Traduzione: Rebecca Vassella

Il Kingston XS1000 è dannatamente piccolo e leggero. Purtroppo, quest'ultimo aspetto riguarda anche la modalità SLC.

Ho l'impressione di avere in mano una chiavetta USB un po' troppo grande. La nuova unità SSD esterna di Kingston è il modello più piccolo che ho incontrato finora. Fortunatamente, però, le prestazioni dell'XS1000 non sono ridotte, almeno finché non si desidera trasferire più di 150 gigabyte (GB) di dati contemporaneamente.

Il Kingston XS1000 in dettaglio

L'XS1000 è disponibile con memoria da 1 e 2 terabyte. Con i suoi 69,5 × 32,5 × 13,5 millimetri, è più compatto del recente X9 Pro di Crucial. È leggero come una piuma: pesa solo 29 grammi.

Il nuovo modello di Kingston sembra avere molto spazio vuoto all'interno nonostante la sua massa compatta. Almeno così sembra picchiettandoci sopra con l'unghia. Questo è probabilmente dovuto al fatto che il produttore non si occupa di raffreddamento, come mostra il test che segue. Anche l'alloggiamento in metallo nero non è certificato IP. Un eventuale acquazzone potrebbe quindi danneggiare l'unità.

L'SSD viene collegato tramite USB-C a lato; è incluso un cavo da USB-C a USB-A. Se vuoi collegarlo al PC o al notebook tramite USB-C, devi prima procurarti un adattatore USB-C o un nuovo cavo.

Come controller viene utilizzato l'SM2320 di Silicon Motion, che si trova anche nel Crucial X9 Pro. Si tratta di un controller single-chip con il quale si elimina la necessità di un bridge chip per la traduzione dal protocollo SATA/NVMe al protocollo USB. Le unità SSD esterne diventano così più leggere e compatte.

Per il trasferimento di dati, Kingston indica la larghezza di banda massima teorica di USB 3.2 Gen2 a 1050 megabyte al secondo (MB/s) per la lettura. Per la scrittura, invece, di 1000 MB/s. USB 3.2 Gen2 è ampiamente utilizzato e compatibile con Thunderbolt 3 o 4.

Velocità di scrittura e lettura sequenziale nel benchmark ATTO Disk

I dati memorizzati in sequenza sono memorizzati in blocchi contigui. Grazie alla lettura e scrittura sequenziale, è possibile stimare la velocità dell'unità SSD quando si accede a grandi file multimediali, si transcodificano video o si guardano film. I produttori preferiscono citare le velocità sequenziali in quanto forniscono i valori più elevati.

Eseguo tutti i test sul mio sistema di prova con i seguenti componenti:

Il grafico seguente mostra i risultati rispetto alle unità SSD esterne già testate. Per motivi di chiarezza, non ho integrato tutti i risultati nel grafico, bensì solo i risultati massimi misurati.

Rispetto ai drive con standard USB 3.2 Gen2x2, come l'X10 Pro o il SanDisk Extreme Pro V2, l'XS1000 raggiunge solo circa la metà della velocità. In fase di lettura, è più o meno alla pari della concorrenza con lo stesso standard. In fase di scrittura, invece, fornisce il valore peggiore.

Accesso casuale e molto altro sulla velocità sequenziale

Mentre il valore MB/s è centrale per la lettura e la scrittura sequenziale, i valori IOPS sono centrali per la scrittura casuale: più alti sono i valori IOPS, più veloce è l'unità SSD; più brevi sono i tempi di risposta, più rapida è la reazione dell'SSD. La lettura e la scrittura casuali si riferiscono a dati non memorizzati in celle di memoria contigue, distribuite in modo casuale sull'SSD.

Storage Utilities di Anvil fornisce un quadro diverso rispetto ad ATTO Disk Benchmark. Mentre con quest'ultimo l'XS1000 era all'ultimo posto per quanto riguarda la scrittura, Storage Utilities lo mette al primo posto. Per la lettura, tuttavia, l'unità deve accontentarsi della penultima posizione. Nel complesso, la differenza con il SanDisk Extreme Portable e il Crucial X9 Pro è minima.

Trasferimento di file

Per testare le prestazioni dell'unità SSD in scenari reali, copio vari file dall'unità di sistema all'XS1000.

Per prima copio una cartella di 101 GB con video MP4, foto RAW e un progetto Premiere Pro, per un totale di 60 file. L'XS1000 necessita 155 secondi. La velocità media è di 700 MB/s. L'unità SSD è in grado di mantenere questa velocità per tutto il periodo di trasferimento. Di conseguenza, si colloca al secondo posto dietro l'X9 Pro tra le unità SSD esterne con USB 3.2 Gen2.

Se la modalità SLC è esaurita, la velocità di trasferimento dei dati è di soli 170 MB/s anziché di 700 MB/s. Dopo il trasferimento, l'XS1000 necessita di alcuni minuti per trasferire i dati dalla memoria SLC a quella TLC, durante i quali è disponibile solo la modalità TLC più lenta.

Lo stesso vale ancora di più per l'ultimo test. La cartella di quasi 4 GB contiene più di 160 foto in formato RAW. In questo caso l'XS1000 è alla pari con l'X9 Pro e impiega solo cinque secondi per trasferire tutti i file. A causa della scrittura sequenziale, tuttavia, la velocità media di trasferimento è «solo» di circa 620 MB/s.

Le prestazioni del X9 Pro si riducono durante il trasferimento dei dati solo quando il livello di riempimento raggiunge circa il 90 percento. La velocità di scrittura è ancora di 90 MB/s in media.
Se copio i file sull'unità SSD, la velocità è notevolmente inferiore. In media misuro infatti circa 400 MB/s.

Conclusione: veloce, robusto e con un prezzo interessante

Il Kingston XS1000 offre molto spazio di archiviazione nella sua massa compatta per un prezzo relativamente basso. Rispetto alla concorrenza di SanDisk o Crucial, Kingston costa rispettivamente 30 e 50 franchi in meno. Non è resistente alla polvere né agli spruzzi e manca anche uno standard di crittografia.

Rispetto alla concorrenza, bisogna fare compromessi anche per il trasferimento di grandi volumi di dati di 150 GB o più. Al di sopra di questo volume di dati, l'XS1000 riduce la sua velocità drasticamente. Non ho riscontrato questo problema con l'X9, l'Extreme Portable o il T7. Inoltre, non esiste alcun concetto di raffreddamento. L'XS1000 diventa caldissimo durante una lunga trasmissione di dati, anche esternamente.

Se si trasferiscono regolarmente più di 150 GB di dati alla volta, l'XS1000 non è l'ideale. Non lo consiglierei nemmeno per chi viaggia, nonostante la sua compattezza, a causa della mancanza di certificazione. L'X9, l'Extreme Portable o il T7 Shield sono più adatti in questo caso. Tuttavia, se fai attenzione al budget e cerchi l'SSD esterno più piccolo possibile, ti consiglio l'XS1000.

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