

Come scottarsi: lo stick UV non è sempre una buona idea
Ci sono momenti in cui dovrei ragionare di più prima di fare qualcosa, invece di giocare con la logica tirandomi spesso la zappa sui piedi. Così è stato, quando ho avuto la brillante idea di utilizzare il mio stick UV per il viso anche sul resto del corpo.
sì, perché il prodotto protegge davvero dal sole. E no, perché il formato stick tende delle trappole.
La macabra scoperta
Andiamo per ordine.
Io e un paio di amici stendiamo i nostri teli mare sulla sabbia e iniziamo il rituale obbligatorio dello spalmare la crema solare. Spalmarla da soli sulla schiena è difficile, quindi ci aiutiamo a vicenda. Senza riflettere, rifiuto le gentili offerte dei miei amici di usare la loro crema solare. In cambio, decido di testare la mia protezione solare in formato stick. Porgo lo stick a Nina e lascio fare a lei.
Cinque ore dopo, la scoperta: i formati stick non vanno bene per il corpo. Guardandomi allo specchio, riconosco subito dove è stato passato lo stick e dove no. Da tempo non mi ustionavo in questo modo. Con uno stick, che di regola non può essere spalmato, è difficile distinguere i punti coperti da quelli ancora scoperti. I punti non protetti si tingono presto di rosso granchio.
Due settimane dopo l’accaduto, il mio collega Dominik Bärlocher, divertito, ha scattato questa foto da brivido:
Nel frattempo, le parti rosse sono diventate più scure. Sembra quasi che un principiante si sia divertito a provare per la prima volta gli autoabbronzanti proprio sulla mia schiena.
Morale della storia? Mai usare gli stick UV su tutto il corpo!
Sono una fanatica estrema di Disney e il mio mondo è tutto rosa e fiori. Venero le serie tv anni '90 e sono devota alle mie sirenette. Se non sto danzando sotto una pioggia di glitter, mi trovi a un pijama party o a incipriarmi il naso. P.s.: con la giusta tecnica puoi conquistarmi.
Soluzioni pratiche per le domande di tutti i giorni su tecnologia, trucchi per la casa e molto altro.
Visualizza tutti