Retroscena

Come creare uno slittino diverso

Michael Restin
1.12.2020
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli
Immagini: Thomas Kunz

Il «Black Hawk» è una bellezza sulle piste da slitta. Sfoggia un look tutto suo ma non solo, è diverso in tutto e per tutto rispetto agli altri slittini sportivi. Una storia basata su idee innovative, vecchi pattini e persone che si rimettono in gioco per tornare in pista.

Viene assemblato presso la Fondazione Wendepunkt di Oftringen, Canton Argovia, che offre opportunità di integrazione professionale e sociale. Se vuoi produrre qualcosa in questa azienda, sai che le cose andranno diversamente. «Abbiamo una fluttuazione elevata», spiega Truninger, riferendosi al suo team. «Appena qualcuno trova lavoro, abbandona la nave».

Una produzione altalenante

È una sfida per l'abile falegname che parla di «clienti» quando si riferisce ai suoi dipendenti. Deve trovare compiti adeguati alle loro capacità e, se necessario, sviluppare procedure che possano essere gestite e portate a termine senza una formazione specialistica. «Siamo come su un'altalena», spiega sorseggiando un caffè.

Anche qui la pandemia sta complicando la situazione, ma Truninger non ne sembra frustrato. Siamo a metà ottobre e la seconda ondata del Corona non ha ancora travolto la Svizzera a pieno regime. L'uomo è aperto a tutto e sprizza la stessa energia della sua camicia a quadri bianca e blu. Sembra che gli piaccia questa situazione altalenante, che ci fa capire che le persone non devono sempre funzionare come macchine.

Con empatia e meticolosità, trova soluzioni creative affinché la produzione funzioni in modo soddisfacente per tutti i soggetti coinvolti: «Pur essendo sostenibili e sociali, anche noi abbiamo delle scadenze a cui dobbiamo attenerci, nonostante il Covid e tutto il resto».

E così che in questa officina vengono create cornici, sacchetti antideflagranti o appunto slittini sportivi. Davanti a me ci sono pile di tubi in acciaio, teloni da seduta e coppie di pattini in attesa di essere assemblati.

Una slitta basata sul principio dello sci

Un componente fondamentale dello slittino proviene da Hess & Co. di Döttingen, Canton Argovia. L'azienda produce legno impiallacciato utilizzato negli sci di campioni mondiali come Beat Feuz. Tuttavia, usare questo materiale nella costruzione di slitte, è un'assoluta novità.

«Yves voleva un raggio più stretto ed era impossibile arrivarci con la tradizionale piegatura a vapore del legno», spiega Truninger. «Se è pressato, invece, risulta più stabile a livello dimensionale e formale. È un risultato di precisione che può essere riprodotto in serie, il che è geniale»,

Pare che questo slittino basato sul principio strutturale degli sci sia frutto di una lunga pianificazione, eppure il progetto è iniziato per caso: «L'ufficio di Yves sta proprio accanto al mio e un giorno mi ha raccontato la sua idea», spiega Maienfisch. «Siamo finiti con l'essere commercializzati da Mach, ma in realtà è lui l'inventore di tutto questo».

Due tuttofare, un unico progetto

I due sembrano ispirarsi a vicenda. Perché anche Truninger deve essere creativo per poter soddisfare tutti i requisiti del suo team. Basta guardare con attenzione il bordo arrotondato del pattino per capire quanto impegno si cela dietro ogni singolo dettaglio. Usando la fresa giusta, questo lavoretto non è un problema per un falegname. Ma realizzarlo in serie in maniera sicura e precisa è un'altra cosa.

Un problema? «È solo una bella sfida», pensa Truninger mentre inizia a sperimentare una possibile soluzione. Svita le ruote dei vecchi pattini dei suoi figli, acquista dei cuscinetti a sfera e inizia a trafficare con la fresa Daniel Düsentrieb ordinata da Yves. Alla fine, si è costruito uno strumento per dare ai pattini la perfetta levigatura finale. I suoi clienti devono solo farlo scorrere sulle singole parti. «È a prova di bambino!», afferma sorridendo.

Una vita da slitta

Gli slittini freschi di levigatura e verniciatura qui presenti, presto verranno usati per scendere sulle piste della Svizzera. Dallo scorso ano, il «Black Hawk» è disponibile presso varie stazioni di noleggio e ora viene assemblata la versione 2.0. Yves Aeschbacher ha ottimizzato ulteriormente la costruzione della seduta.

Il fatto che il «Black Hawk» sia impilabile e di facile manutenzione è un valore aggiunto per i noleggiatori, spiega Alex Maienfisch: «Dopo due anni, basta svitare due viti per cambiare la soletta. Anche questo è interessante per i noleggiatori, che evitano di dover spazzolare regolarmente le lamine d'acciaio».

Prima che gli slittini di seconda generazione possano essere impilati e consegnati, bisogna concludere l'assemblaggio finale. Truninger si è destreggiato ancora una volta per fare scorrere tutto liscio come l'olio. Sul retro dell'officina il tempo sembra essere scandito dal ritmo di un cacciavite a batteria.

Joel e Christian assemblano i singoli pezzi, filano i nastri e fanno in modo che le pile di slittini finiti crescano continuamente in altezza. «Sono aiutanti dell'Esercito della Salvezza: ci sosteniamo a vicenda», spiega Truninger. «Sono compagni di grande competenza».

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Semplice scrittore, doppiamente papà, che ama essere in movimento e destreggiarsi nella vita familiare quotidiana, come un giocoliere che lancia le palline e di tanto ne fa cadere una. Può trattarsi di una palla, di un'osservazione, o di entrambe.


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