Opinione

Body positivity: non voglio accettare con gioia ogni cicatrice, ogni chilo, ogni rotolino

Janina Lebiszczak
26.12.2023
Traduzione: Nerea Buttacavoli

Oggi le donne sono criticate per le loro pance morbide quanto per i loro ventri piatti o i fianchi stretti. Ottimo. La soluzione a tutto questo? La cosiddetta «body neutrality».

Mi sento circondata da persone nude, e non solo in piscina o in sauna, ma anche nel mondo digitale, soprattutto dalle donne (giovani e meno giovani) che mi mostrano con orgoglio le loro pance, i loro sederi e i loro fianchi voluttuosi – per la body positivity, ovvio. Onnipresente sui social media, le sue radici sono spesso dimenticate: il movimento originario era una risposta politica all'estrema discriminazione di peso nella nostra società.

La body positivity nella realtà

Body shaming: ce n'è per tutti

Non c'è nulla di sbagliato nell'amare se stessi quando si è consapevoli del significato di questo «amore». Mi oppongo solo all'idea che si debba essere in grado di provare un flusso costante di felicità o che si debba accettare con gioia ogni fossetta, ogni rotolino, ogni centimetro del proprio corpo.

Libertà neutrale: tieni per te il tuo commento

E ora? È un dilemma. Le persone (e quando parlo di persone, mi riferisco tendenzialmente alle donne) non solo vengono criticate quando mostrano la loro pancia morbida, ma anche quando mostrano addominali scolpiti o fianchi stretti. Yeah! Ottimo lavoro! Finalmente ogni donna può sentirsi emarginata e giudicata: la «shaming equality» e la body positivity sono di tendenza. L'unico antidoto è la neutralità corporea, aka body neutrality.

Per spiegare meglio: la body positivity incoraggia a sentirsi sempre belli e ad amare il proprio corpo a qualsiasi taglia. La neutralità corporea, invece, si concentra più su come ti senti, piuttosto che su che aspetto hai. La body neutrality ci invita a concepire prima di tutto noi stessi e gli altri come persone complete e a sviluppare un concetto di valori basato sull'interiorità della persona.

Perciò è utile togliere i molti strati di complessi condizionamenti sociali che inculcano il significato delle diverse forme del corpo per vedere finalmente la verità: la bellezza, la magrezza e l'attrattività possono essere piacevoli, ma non dicono nulla del carattere, della personalità, dello stile di vita e della felicità di una persona.

Il prezzo da pagare

In ogni caso, mi sento a disagio quando le persone mi fanno questi «complimenti»: ‹i chili di troppo ti fanno bella›, ‹le ossa ai cani, la ciccia è molto più sexy›. Mi sento sempre un po' come il maiale premiato alla festa del paese. ‹Guarda che delizia, quanta carne›.

Recentemente, tuttavia, ho assistito a una situazione molto più spiacevole. Donna A a donna B in piscina, a quanto pare una vecchia conoscente: «Wow, quanto sei dimagrita! Come hai fatto?». Donna B: «Ho un cancro all'intestino». Orribile, no? Questo è il prezzo da pagare per essersi lasciati andare. Non fisicamente. Umanamente.

Immagine di copertina: shutterstock

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Vivi guardando le cose da un punto di vista insolito: temi come la salute, la sessualità, lo sport e la sostenibilità, possono essere scoperti anche in modo rilassato ma con la dovuta attenzione, con una buona dose di autoironia e sempre con una strizzatina d'occhio. 


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