Pia Seidel
Retroscena

3 cose che ho imparato dal manifesto della designer dell'anno

Pia Seidel
30.1.2025
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli
Immagini: Pia Seidel

La designer Faye Toogood sottolinea che il design del domani non deve essere solo funzionale, utilizzando l'intelligenza artificiale e i robot, ma deve anche suscitare emozioni e un senso di umanità. I tre punti chiave del suo ultimo manifesto offrono spunti interessanti.

1. Anche nel design bisogna rimanere fedeli a sé stessi

Per evitare condizioni di genere, Toogood ha volutamente rifiutato di presentarsi a interviste di lavoro che puntavano esclusivamente sulla sua condizione di donna nel design. Al contrario, ha scelto consapevolmente di lavorare con materiali pesanti e forme chiare piuttosto che con tessuti o colori spesso percepiti come femminili.

Tra i trenta e i quarant'anni di età, Toogood ha iniziato a notare un cambiamento. Nella terza ondata del femminismo ha iniziato a vivere la sua femminilità con maggiore fiducia, incoraggiando le altre donne a fare lo stesso, come spiega nella masterclass. Questo cambiamento si riflette nella collezione «Roly Poly» del 2014, influenzata dalla nascita del suo primo figlio.

Questa collezione, nota per le sue forme insolitamente scultoree, inizialmente è stata del tutto ignorata. Ma nonostante l'iniziale mancanza di riconoscimento, Toogood non ha smesso di fidarsi del suo istinto e ha cominciato ad accettare la sua identità di donna nel mondo del design. Da allora si è resa conto di quanto possa essere potente incorporare delle caratteristiche femminili nel processo creativo.

Il mondo è pronto a una visione gentile e premurosa.
Faye Toogood

La collezione «Roly Poly» è stata infine riconosciuta come innovativa e all'avanguardia, sottolineando l'importanza di avere una prospettiva audace e rimanere fedeli ai propri principi.

2. Gli opposti si attraggono anche nel design

Oggi Faye Toogood è nota soprattutto per il suo lavoro nei settori dell'arredamento e della moda. Tuttavia, l'installazione enfatizza anche il suo lato artistico, in particolare la pittura, il disegno e la scultura, ed è caratterizzata da una reinterpretazione surrealista del suo archivio: i suoi progetti più vecchi si trasformano in opere oniriche e site-specific che riflettono il subconscio di Toogood.

La sezione dell'installazione dedicata alla scultura, immersa nel nero profondo, incarna la continua ricerca che Toogood dedica agli opposti, come luce e oscurità, maschile e femminile, naturale e artigianale.

L'oscurità è essenziale per capire la luce.
Faye Toogood

3. Bisogna suscitare emozioni, nonostante i progressi tecnologici

Non abbiamo più bisogno di soluzioni puramente funzionali, che possono essere fornite da computer e robot.
Faye Toogood

Toogood sottolinea l'importanza dei materiali e dei metodi per creare connessioni più profonde tra persone e oggetti. Si accorge che spesso le persone prestano più attenzione all'aspetto delle cose che alle loro sensazioni. Questa sensibilità materica sottolinea il suo approccio multidisciplinare e la sua profonda comprensione dell'industria della moda, che si concentra sempre sull'esperienza tattile dei tessuti che indossiamo sulla pelle.

Con «WOMANIFESTO!», Faye Toogood ci invita a riflettere su quale sia lo scopo del design e in che modo influenzi il nostro mondo. «Spero che la gente capisca che il design non riguarda solo gli oggetti, ma anche il mondo che creiamo con essi». È ora di porsi le domande giuste, anche se non conosciamo ancora tutte le risposte.

Immagine di copertina: Pia Seidel

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