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Quattro ragioni per un piumone in pelo di cammello, soprattutto quando fa caldo

Simon Balissat
19.7.2022
Traduzione: Sanela Dragulovic

Da un anno sono orgogliosamente proprietario di una coperta in pelo di cammello. Tiene al caldo in inverno e al fresco in estate. Ecco alcuni validi motivi per passare dalle piume al pelo di cammello.

Sei anni fa, davanti al mio appartamento c'era un pacco. Era enorme, ma molto leggero. «Ah, è la mia coperta in pelo di cammello!», esclamò il mio coinquilino di allora e mi strappò il pacchetto dalle mani sparendo nella sua stanza.

«Che cosa?», pensai tra me e me, leggermente confuso.

Era la prima volta che sentivo parlare del pelo di cammello come materiale per l'imbottitura dei piumoni. Piuma o fibre sintetiche, questo era il mio orizzonte di materiali di riempimento. D'estate dormivo coperto solo da un lenzuolo, e nei campi scout mi piaceva combinarlo con la graffiante coperta militare di lana. Non la soluzione ideale, perché il lenzuolo è troppo leggero e la coperta di lana troppo ruvida.

Il pelo di cammello è un prodotto di tendenza?

Ritenevo il pelo di cammello una tendenze. Come il frozen yogurt, il bubble tea, le croughnuts o le Crocs. Con la stessa rapidità con cui sono arrivati, scompariranno. Fino a quando, un anno fa, ho avuto bisogno di un nuovo piumino.

Volevo fare a meno della piuma, perché spesso viene prodotta in condizioni dubbie e ne avrei avuto bisogno di due, uno per l'inverno e uno per l'estate. Mi sono ricordato allora dell'episodio del pelo di cammello, e ho deciso di acquistare un piumino con questa imbottitura. Lo uso da un anno ed è un'esperienza incredibile.

Quattro ragioni per il pelo di cammello, soprattutto nelle giornate più calde!

1. Il pelo di cammello rinfresca quando fa caldo e riscalda quando fa freddo

2. La coperta in pelo di cammello è leggera, sottile e ideale per tutto l'anno

Il pelo di cammello è il meglio di entrambi i mondi in un'unica coperta. Certo, io soffro il freddo raramente, quindi non sono un metro di paragone. Per le persone freddolose, esistono anche versioni che consentono di unire due coperte in un'unica coperta invernale grazie ai bottoni a pressione.

3. Il pelo di cammello è sostenibile

Per la produzione di coperte in pelo di cammello, i cammelli vengono spazzolati durante il cambio di pelo dall'inverno all'estate. L'animale non viene quindi tosato, può mantenere il suo pelo naturale e non deve congelare di notte. Il piumino, invece, viene ripetutamente screditato perché a volte viene strappato vivo dai volatili.

I peli di cammello non sono vegani, ma si può chiudere un occhio su questo metodo di produzione. Dopo tutto, la fibra di bambù è probabilmente meno sostenibile, come ha sottolineato la collega Carolin nel suo articolo.

4. Il pelo di cammello è di facile manutenzione

Come tutte le coperte in pelo animale, il pelo di cammello non deve essere lavato. È sufficiente scrollarlo e farlo arieggiare. Perfetto per una persona pigra come me. In caso di estrema emergenza, potrebbe essere lavato con il ciclo lana a 30 gradi con un detersivo biologico per lana.

La coperta in pelo di cammello ha solo uno svantaggio:

attenzione alle allergie ai peli di animali!

Chi è allergico ai peli di animali dovrebbe tenere presente questo rischio. Sebbene la maggior parte delle coperte in pelo di cammello sia trattata per essere ipoallergenica, è possibile che si verifichi comunque una reazione allergica. In questo caso, è meglio optare per una fibra sintetica o organica.

Che ci sia un'ondata di caldo o l'inizio dell'inverno, la mia coperta in pelo di cammello è sempre lì. All'inizio tenevo ancora il piumino nell'armadio. Per sicurezza. Alla fine l’ho smaltito durante le pulizie di primavera. Pelo di cammello per sempre.

Tu che ne pensi? Questo articolo si basa sull’esperienza soggettiva mia e del mio coinquilino. Lo ammetto raramente, ma anche io mi sbaglio di tanto in tanto. Fammi sapere nei commenti!

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Quando 15 anni fa ho lasciato il nido di casa, mi sono improvvisamente ritrovato a dover cucinare per me. Ma dalla pura e semplice necessità presto si è sviluppata una virtù, e oggi non riesco a immaginarmi lontano dai fornelli. Sono un vero foodie e divoro di tutto, dal cibo spazzatura alla cucina di alta classe. Letteralmente: mangio in un battibaleno.. 


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