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Da trendy a politico: 7 punti di forza del design da non perdere
di Pia Seidel
La stampa 3D sta conquistando il mondo dell'arredamento - lentamente, ma con stile. Alla Milano Design Week 2025, gli studi creativi hanno mostrato il potenziale di questa tecnologia. Dai materiali sostenibili alle forme audaci: Questi sette marchi hanno impressionato.
La combinazione di stampa 3D e arredamento non è ancora comune, ma è proprio questo che la rende così eccitante. Non si tratta di produzione di massa, ma di forme fresche, processi e design che si distinguono. Ecco sette marchi che hanno fatto colpo alla Milano Design Week 2025 con i loro mobili e accessori per la casa stampati in 3D.
Zara Adler ha presentato la sua ultima collezione al Salone Satellite, che ha brillato per la ricerca di materiali innovativi e il design eccezionale. Il pezzo forte: la ciotola stampata in 3D «Coma». Sembra una piccola nuvola, emette una luce morbida e diffusa e cattura il profumo della frutta fresca. «Volevo creare qualcosa che non solo fosse bello, ma che facesse anche appello ai sensi», spiega Adler. La ciotola è anche multifunzionale e può essere utilizzata come vaso o tavolino.
Il designer, che ha studiato architettura in Spagna e Danimarca, è noto per la sperimentazione di materiali che altri butterebbero via. «Per me i rifiuti sono solo l'inizio», dice. Le sue opere, come l'oggetto «Coma», sono realizzate in rPETG, una plastica riciclata ottenuta da rifiuti plastici.
Leo Koda, un designer giapponese di Eindhoven, combina idee giocose con una profonda conoscenza dei materiali. La sua collezione «In Fill Out», tra cui l'orologio da parete «» , è creata dal calore e utilizza uno speciale tipo di riempimento che permette alla forma di cambiare non appena viene messa in acqua calda. «Quando viene bollito in acqua calda, l'oggetto stampato in 3D si gonfia grazie all'aria presente all'interno», spiega Koda. Il risultato: una forma morbida e organica che rende ogni pezzo unico.
Utilizzando la stampa 3D al posto del tornio, Cera Lab crea ceramiche minimaliste, moderne e un po' futuristiche. Dietro l'etichetta c'è Jan Contala di Innsbruck, che programma invece di disegnare - il cosiddetto design algoritmico. «La stampa 3D ci dà l'opportunità di creare forme che sarebbero quasi impossibili da realizzare a mano», spiega. Il risultato sono tazze, vasi o tavolini scultorei. Allo stesso tempo, l'intera operazione è all'insegna della sostenibilità: la ceramica è resistente e il processo di stampa non produce quasi nessun rifiuto.
Jan inizialmente voleva progettare facciate, ma oggi l'attenzione è rivolta agli interni. «Possiamo sperimentare con oggetti più piccoli e sviluppare ulteriormente la nostra tecnica», dice. Il suo obiettivo: ceramiche che combinano artigianato e alta tecnologia e che sono semplicemente diverse.
Mentre Jan Contala predilige la vera ceramica e l'artigianato tradizionale, Ralf Gloudemans adotta un approccio completamente diverso. Il suo progetto «Transcending: Mesh to Matter» combina la tecnologia digitale con l'estetica dell'artigianato. Per farlo, modella e rifinisce modelli mesh 3D nella realtà virtuale che sembrano ceramiche fatte a mano - con un tocco digitale. «Volevo mostrare come il mondo fisico e quello digitale possano fondersi», spiega Gloudemans. Gli oggetti sono un omaggio alla cultura artigianale e allo stesso tempo uno sguardo al futuro del design.
Nel loro studio di Rotterdam, The New Raw trasforma i rifiuti di plastica in mobili e oggetti, strato per strato, utilizzando un processo robotico. «Celebriamo la trasformazione dei rifiuti in design durevole», dice il team. Un oggetto che attira l'attenzione era esposto nella mostra Alcova: la panchina «Pot Plus Triangle». «Si tratta sia di una panchina che di un vaso per piante». Perfetto per interni ed esterni, il pezzo colpisce per le sue linee pulite e i suoi colori naturali crema e terra.
Anche lo sgabello «Knotty» si distingue immediatamente. La sua superficie lavorata a maglia digitale lascia passare l'acqua e l'aria e gioca con luci e ombre. «Questo lo rende non solo funzionale, ma anche scultoreo», secondo l'azienda olandese. Lo sgabello è particolarmente accattivante quando viene impilato.
In una fabbrica abbandonata di Alcova, l'installazione «Portal» ha mostrato come il design e la tecnologia possano fondersi. Si trattava di dieci sedie stampate in 3D in diretta sul posto. «Portal" è la nostra visione della produzione locale e del design globale», secondo il team. Il pezzo forte? La «Cloud Chair». Con le sue forme fluide, ricorda le nuvole e invita a sognare.
Un'altra sedia che ha attirato l'attenzione è stata la «Contour Chair» con i suoi braccioli in metallo fluttuanti e la sua superficie senza giunture che unisce fascino industriale ed eleganza. Ispirata alla grazia dei tessuti drappeggiati su strutture solide, la sedia combina elementi stampati in 3D con eleganti dettagli in metallo. «La collezione mostra fino a che punto questa tecnologia può portare il design», secondo l'azienda di design.
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