«Pragmata»
Retroscena

Il 2026 sarà leggendario: Capcom è in prima linea con «Onimusha», «Resident Evil» e «Pragmata»

Domagoj Belancic
2.9.2025
Traduzione: Rebecca Vassella

Il 2026 sarà un anno di gioco che entrerà per sempre nei libri di storia dei videogiochi. Il publisher giapponese Capcom propone tre candidati di alto livello al titolo di «Game of the Year».

L'anno prossimo mi fa paura... Non perché compirò 35 anni, non per i capelli bianchi e non per la consapevolezza che non vivrò per sempre. Certo, anche questo non mi fa impazzire. Ma ciò che davvero mi stressa è l'incredibile valanga di giochi eccellenti sotto cui sarò sepolto nel 2026.

Da un lato, c'è il colosso chiamato «GTA 6», che a partire da maggio causerà episodi di malattia dubbi e vacanze spontanee in massa. Dall'altro, anche i produttori di console hanno qualche asso nella manica. La PS5 riceve titoli come «Marvel's Wolverine» e «Saros». I fan di Xbox sperano in «Fable», «Gears of War: E-Day» e forse anche in «The Elder Scrolls 6». Nintendo risponde con il titolo esclusivo di Fromsoftware «The Duskbloods» e la solita raffica di perle interne – con un po' di fortuna: nuovi spin-off di «Mario», «Xenoblades» e «Pokémon». Ci sono anche innumerevoli titoli di produttori terzi come «Marvel 1943: Rise of Hydra», «007 First Light», «Judas», «The Blood of Dawnwalker», «Nioh 3», «Phantom Blade Zero» o «Stranger than Heaven».

Mamma mia.

Siamo onesti: «GTA 6» da solo basterebbe a rendere il 2026 un anno videoludico fottutamente leggendario.
Siamo onesti: «GTA 6» da solo basterebbe a rendere il 2026 un anno videoludico fottutamente leggendario.
Fonte: Rockstar Games

Come se non bastasse, ho aggiunto altri tre titoli alla mia lista di candidati per il GOTY 2026 durante un evento stampa con Capcom: «Onimusha: Way of the Sword», «Resident Evil: Requiem» e «Pragmata».

Avevo adocchiato i tre titoli solo in modo marginale, o addirittura per niente. Dopo averci giocato, però, ne sono certo: Capcom propone tre concorrenti molto agguerriti per il titolo di «Game of the Year 2026», nonostante una concorrenza incredibilmente forte.

Primo candidato al GOTY: «Onimusha: Way of the Sword»

La prima cosa che faccio all'evento è immergermi nel revival di un classico quasi dimenticato. Il primo gioco «Onimusha» è apparso sulla PS2 nel 2001 ed era una sorta di «Resident Evil» nel Giappone feudale. Con angolazioni fisse della telecamera, sfondi pre-renderizzati e controlli duri, l'obiettivo era esplorare castelli storici pieni di enigmi e zombie demoni giapponesi.

Ecco come appariva il primo «Onimusha».
Ecco come appariva il primo «Onimusha».
Fonte: Capcom

Per il suo ritorno, Capcom utilizza gli elementi stilistici più importanti dell'originale e li traduce in una struttura di gioco moderna, che comprende ambienti 3D «reali» e controllo libero della telecamera.

Nella demo, assumo il ruolo di Miyamoto Musashi, un leggendario spadaccino giapponese. La mia destinazione è un castello su cui fluttua una minacciosa nuvola nera, segno di una presenza demoniaca particolarmente forte.

I nemici uccisi rilasciano anime colorate, che raccolgo per ottenere energia, attacchi speciali e potenziamenti.
I nemici uccisi rilasciano anime colorate, che raccolgo per ottenere energia, attacchi speciali e potenziamenti.

Sul tragitto, vengo attaccato da ogni sorta di scagnozzi demoniaci. A prima vista, «Onimusha: Way of the Sword» sembra un altro titolo soulslike. In realtà, però, il gioco è più un hack'n'slash di genere casual. In altre parole, il tempismo degli attacchi, dei blocchi e delle schivate è più misericordioso e ci sono più avversari che aspettano di essere mandati all'aldilà da me.

«Onimusha: Way of the Sword» è uno di quei giochi in cui i controlli sono perfetti. Non mi serve tempo per familiarizzare con il gioco, mi fondo con il controller dal primo demone che massacro. Il sistema di combattimento è veloce, impegnativo e coinvolgente. Il tutto è completato da potenti attacchi speciali che scateno quando assorbo un numero sufficiente di anime maledette dei miei nemici.

Lo scontro con il boss è fantastico.
Lo scontro con il boss è fantastico.

Il momento clou della demo è una battaglia boss contro un altro abile samurai. Lo scontro tra i due spadaccini è una coreografia di violenza inarrestabile e di eleganti manovre di schivate. Grande azione!

Dal punto di vista grafico, la demo è impressionante. Mi piacciono in particolare le espressioni facciali del protagonista. Anche nei momenti più caotici, di tanto in tanto guardo il suo volto, segnato dalla tensione e dal disgusto per i demoni. Anche lo sventolio del mantello è dannatamente bello, così come il brutto design dei demoni, alcuni dei quali si riconoscono dal primo gioco.

L'uscita di «Onimusha: Way of the Sword» è prevista per il 2026 per PS5, Xbox Series X/S e PC. A proposito, se vuoi dare un'occhiata ai giochi originali per prepararti, puoi farlo facilmente. I primi due giochi per PS2 sono disponibili in versione remaster per tutte le piattaforme moderne.

A Musashi non piacciono molto questi demoni del cavolo. Questo si riflette sul suo volto.
A Musashi non piacciono molto questi demoni del cavolo. Questo si riflette sul suo volto.

Secondo candidato al GOTY: «Resident Evil: Requiem»

Claustrofobia, panico, disgusto. Sono le sensazioni che provo quando gioco alla demo di «Resident Evil: Requiem». Mi calo nei panni dell'agente dell'FBI Grace Ashcroft, tenuta prigioniera da qualche parte in una villa buia. L'investigatrice, visibilmente scossa, riesce a liberarsi dalle catene con un frammento di vetro.

Come è finita qui Grace? La demo non risponde a questa domanda.
Come è finita qui Grace? La demo non risponde a questa domanda.

Il gioco mi permette di scegliere se giocare la demo in prima o in terza persona. Io opto per la prima variante per motivi di immersione.

«Resident Evil: Requiem» è dannatamente bello dal punto di vista di Grace. Gioco la demo su una PS5 Pro e mi godo gli effetti di illuminazione ray-tracing e i riflessi a 60 fotogrammi al secondo (FPS). Le lampade tremolanti illuminano per qualche istante i corridoi bui, mentre le luci di emergenza isolate immergono la scena in un inquietante colore rosso. L'accendino di Grace mi dà almeno un po' di sostegno negli angoli più bui del livello. Dopo pochi istanti, vengo sopraffatto da un'atmosfera horror incredibilmente densa.

La sagoma della statua del cavallo alla fine del corridoio mi spaventa sempre.
La sagoma della statua del cavallo alla fine del corridoio mi spaventa sempre.

Mi rendo subito conto di non essere solo nei corridoi bui. Un mostro enorme, simile a un essere umano, con occhi sporgenti e denti giganteschi, mangia uno zombie senza vita davanti ai miei occhi.

Da quel momento in poi, quella brutta cosa mi perseguita costantemente. Si insinua nei corridoi, si nasconde tra le pareti e mi spaventa con attacchi subdoli dall'ombra. Nelle poche stanze ben illuminate trovo luoghi sicuri in cui rifugiarmi, sempre che la corrente non venga a mancare di nuovo. Non posso difendermi, sono completamente indifeso. Per me, questo è il peggior tipo di horror. In seguito, il gioco conterrà anche armi da fuoco e da mischia.

I fan chiamano affettuosamente il nuovo mostro «Big Mama».
I fan chiamano affettuosamente il nuovo mostro «Big Mama».

Mentre fuggo dalla bestia, risolvo enigmi che non potrebbero essere più classici: premo interruttori, cerco oggetti e sposto le cose per uscire dalla tenuta. Sono sopraffatto da bei sentimenti nostalgici di «Resident Evil».

Gli enigmi sono inconfondibilmente «Resident Evil».
Gli enigmi sono inconfondibilmente «Resident Evil».

A proposito di nostalgia. Secondo lo studio di sviluppo, parte della trama di «Requiem» è ambientata a Racoon City, la città dove tutto è iniziato con l'epidemia di zombie di Umbrella. Quali segreti ci attendono nel «Ground Zero» del franchise di «Resident Evil»? Rivedremo vecchie conoscenze e zombie della vecchia scuola? Posso esplorare liberamente la città?

Il team di sviluppo vuole suscitare una «paura che crea dipendenza» con il gioco – la demo mi ha decisamente conquistato.

«Resident Evil: Requiem» uscirà il 27 febbraio 2026 per PS5, Xbox Series X/S e PC – giusto in tempo per il 30° (!) anniversario della serie.

Ecco come appare Racoon City nell'ultimo capitolo.
Ecco come appare Racoon City nell'ultimo capitolo.
Fonte: Capcom

Terzo contendente al GOTY: «Pragmata»

Prima di giocarci, ero il meno entusiasta di «Pragmata»: la nuova IP fantascientifica è stata annunciata nel 2020 e poi è sparita nel dimenticatoio. Dopo aver giocato alla demo, posso dire che è il gioco che attendo di più: finalmente un concetto di gameplay che sembra davvero nuovo e inedito!

Assumo il ruolo dell'astronauta Hugh Williams, che deve indagare su eventi misteriosi in una base lunare. Separato dalla sua squadra, incontra l'androide infantile Diana, che gli salva la vita. Da quel momento in poi, la ragazza robot bionda accompagna Hugh sulla sua schiena – mi viene in mente la scimmia muscolosa «Donkey Kong Bananza».

Diana beata sulla schiena di Hugh.
Diana beata sulla schiena di Hugh.
Fonte: Capcom

Sulla stazione spaziale ci sono robot assassini di ogni tipo che vogliono colpire Hugh e Diana. Per fortuna, Hugh è armato di ottime pistole fantascientifiche che usa per sparare ai robot. Ma «Pragmata» ha molto di più da offrire che semplici battaglie sparatutto contro i robot.

L'ingegnosa svolta del gameplay: Diana hackera i robot mentre Hugh li nutre di piombo allo stesso tempo. L'hacking avviene in tempo reale in un minigioco che viene visualizzato accanto all'avversario preso di mira. Uso i pulsanti ✕, O, △ e □ per navigare con un cursore attraverso un tabellone di gioco a caselle. Su questo tabellone sono presenti hack che indeboliscono, rallentano, paralizzano o addirittura danneggiano gli avversari. Devo cercare di collegare il maggior numero possibile di hack in una sola volta prima di raggiungere la destinazione con il cursore.

Sparare e hackerare, hackerare e sparare.
Sparare e hackerare, hackerare e sparare.

Il mio cervello deve prima abituarsi a questa insolita simbiosi tra sparatutto e hacking: è come se stessi giocando a due giochi contemporaneamente.

Ma imparo in fretta. Di fronte al boss finale, mi sento quasi come un androide multitasking e sovrumano. Hackero il robot gigante, esponendo i suoi punti deboli per sparargli mentre corro, volo in aria e schivo gli attacchi. Pazzesco!

Le mie capacità multitasking vengono messe alla prova.
Le mie capacità multitasking vengono messe alla prova.

Sono sopraffatto anche dalla presentazione audiovisiva. L'architettura fredda e pulita della stazione spaziale è impreziosita da molti elementi al neon e ologrammi incandescenti, che insieme creano un'immagine complessiva dannatamente elegante. La demo viene eseguita con numerose riflessioni in ray-tracing su PS5 Pro a 60 FPS stabili.

Anche la musica è impressionante, con i suoi suoni elettronici e spesso caotici, che creano tensione, soprattutto durante le battaglie più intense. Sono sicuro che «Pragmata» sarà un gioco molto, molto speciale.

«Pragmata» uscirà nel 2026 per PS5, Xbox Series X/S e PC.

«Pragmata» ha un aspetto bellissimo.
«Pragmata» ha un aspetto bellissimo.
Fonte: Capcom

Quali sono i giochi che attendi di più nel 2026? Quale dei giochi Capcom presentati ti convince?

Immagine di copertina: «Pragmata»

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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