Retroscena

Ford F150 Shelby: 200 km di puro e stupido divertimento

Dominik Bärlocher
11.10.2019
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Il Ford F150 è grande. La versione Shelby è ancora più grande. E più potente. Molto più potente. Il pick-up coi suoi 755 CV non ha alcun senso. Eppure lo adoro.

Diciamoci la verità: il Ford F150 non ha alcun senso logico sulle strade svizzere. Per quasi tutti i possibili utilizzi pubblicizzati da Ford esiste una soluzione più intelligente. L'F150 diventa ancora più assurdo quando finisce nelle mani degli ingegneri del marchio dalle alte prestazioni Shelby.

Un veicolo per gli americani. O per gli appassionati, a quanto pare.

Ho le chiavi di accensione in mano. La F150 Shelby con tutta la sua potenza è mia. Solo per un giorno. E solo per 200 chilometri. Perché l’auto è un oggetto per appassionati. Con ogni chilometro che percorro, si riducono il prezzo di vendita e il valore. Non parliamo poi di graffi e incidenti.

I primi metri

Ad essere sinceri, devo ammettere una cosa: la Shelby mi spaventa un po'. Il veicolo è enorme. Tutto in questa auto è grande. Sì, legalmente, quella cosa che dal motore in poi ha l’aspetto di un camion, è in realtà un’auto. Non capisco perché io possa guidarla con una Patente B. O perché debba. Eppure non mi lamento. Perché, diciamocelo, quante volte ti capiterà di guidare un fuoristrada come questo?

Premo il pulsante di accensione, il computer si avvia. Sullo schermo del cruscotto appaiono il logo Ford e un brutto software Ford. Orribile. Android Auto lo rimpiazza subito dopo aver collegato il mio Huawei P30 Pro all'auto. Meglio. Il motore romba sempre più forte. In sosta mi aspetterei da un pick-up un rombare piacevolmente forte. Ma la Shelby suona cattiva. Emette una specie di profondo ululato sotto il rombo. Qualcosa che vuole essere lasciato andare.

Passo alla D: la Ford F150 Shelby ha il cambio automatico. Do un colpetto all’acceleratore. Non è necessario dare molto gas alla Shelby per farla muovere velocemente. Metto la freccia e dal cortile dell'Auto Kunz mi immetto sulla strada.

Faccio un giro nel centro del paese

Dopo poche centinaia di metri la paura svanisce. Perché guidare la Shelby è divertente. Certo, non ho mai guidato niente di così grande e con così tanta potenza, ma la Shelby sa essere molto accogliente se vuole. E anche molto diversa. Per testare il «diverso» ho scelto una strada più lunga fuori dall'autostrada, dietro Beromünster. Ma per arrivarci, devo passare per Beromünster.

Come facevo a sapere che tutto sarebbe stato così stretto?

A Beromünster mi accorgo che il traffico svizzero è contento dell’F150 quanto me. Sì, quella cosa è grande. Sì, occupa troppo spazio. Sì, le manovre sono quasi impossibili. No, la Shelby non gradisce le curve strette. Gli angoli proprio per niente e i parcheggi solo nel caso in cui siano mezzi vuoti. Ma agli svizzeri piace il veicolo.

Ricambio il saluto dei bambini di Beromünster, sorrido agli adulti e faccio riconoscente il segno della vittoria in direzione di altri automobilisti che mi lasciano fare. Perché a Beromünster non passo per il centro del paese. A Beromünster sono io il centro del paese.

Sono sicuro che nessuno svizzero vuole una Shelby nel suo quartiere, anche perché la maggior parte degli utenti della strada mi sente prima di vedermi.

Come accade a un motociclista dietro Entlebuch. In realtà voglio andare alla Migros a comprare una Coca-Cola e un panino, ma mi sono perso il bivio. Nessun problema, perché tra poco arriverò a una rotonda, dove potrò girare facilmente senza bloccare tutto il traffico.

Il motociclista aspetta il suo ingresso nella rotonda, mi sente prima di vedermi. Gira la testa nella mia direzione. Si spaventa un po’. Poi, ne sono sicuro, sogghigna dietro al suo casco. Alza la mano destra, la stringe a pugno e tira il pollice verso l'alto. Lo risaluto con un cenno della mano e rido.

Pedale a tavoletta

Dopo Beromünster rimane una sola domanda: come si sentono 755 CV di potenza? La risposta è su un rettilineo più lungo. Dopo aver scoperto che la Shelby con due ruote motrici è di fatto impraticabile senza carico, dato che si snoda come un espulsore posteriore ad ogni incrocio, continuo con la trazione integrale. Così l’F150 aderisce appieno al manto stradale.

Nel rettilineo più lungo, lo so, ci sono gli 80 km/h. È isolato. Dietro di me non arriva nessuno. Anche davanti a me in lungo e largo, nessuno. Hai capito dove voglio arrivare...

a tavoletta.

Il compressore a vite Whipple sa il fatto suo. Grida, è stridulo e aggressivo. Poi segue la decompressione. I 755 CV vengono pressati a fondo nel catrame. Io mi ritrovo schiacciato al sedile. Anche se la Shelby ha bisogno di 7,6 secondi relativamente lunghi per passare da 0 a 100, ha una bella potenza. Sembra infinita, perché fino a quando non raggiungo all’incirca 80 km/h, non ho la sensazione che la Shelby sia spinta al limite. Ho la pelle d’oca.

Quando torno al parcheggio della concessionaria Auto Kunz alla fine dell'uscita, le ruote sporche, le porte laterali leggermente schizzate, una cosa mi diventa chiara: non voglio mai più guidare altro. Certo, il furgone è grande e stupido e completamente sovramotorizzato, un incubo ambientale e appena manovrabile.

Ma ora ha un fan in più. La potenza sfrenata, lo spazio, il puro e stupido divertimento di guidare... Sì, Ford e Shelby, avete fatto qualcosa di grandioso.

E questo è quanto. Ora sono tornato a guidare qualcosa di più piccolo. Un ringraziamento speciale va anche ad Arag per avermi fatto guidare il furgone nella cava di ghiaia.

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Giornalista. Autore. Hacker. Sono un contastorie e mi piace scovare segreti, tabù, limiti e documentare il mondo, scrivendo nero su bianco. Non perché sappia farlo, ma perché non so fare altro.


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