Retroscena

È vero che i «Pokémon» sono sempre peggio? Ma neanche per sogno!

Cassie Mammone
18.10.2025
Traduzione: Martina Russo

Non nego che le nuove uscite di «Pokémon» abbiano un bel po' di difetti. Ma sotto certi aspetti, la serie è migliorata tantissimo.

I nuovi giochi «Pokémon», compreso il recentissimo «Leggende Pokémon: Z-A», sono spesso oggetto di critiche. La grafica sarebbe mediocre, la realizzazione tecnica scarsa, le storie banali. I giochi vecchi erano molto più belli, pare.

Ma in mezzo a tutte queste voci negative, ci si dimentica di quante migliorie sono state apportate alla serie negli ultimi decenni.

Infatti, non è vero che in passato era tutto meglio. Quando gioco a «Pokémon Rosso e Blu», i 30 anni che questi classici hanno sul groppone si sentono tutti. Per quanto mi piacciano le prime edizioni, alcune delle loro bizzarrie mi irritano proprio.

Ecco perché, per una volta, ti voglio parlare di quelle cose che «Pokémon» non ha peggiorato, bensì migliorato.

Eliminati i limiti di archiviazione per Pokémon e oggetti

Chi gioca regolarmente a videogiochi moderni, nelle prime edizioni di «Pokémon» dovrà affrontare un sacco di vecchie limitazioni. Si parte dalla gestione un po' complicata dei box «Rosso e Blu» e «Oro e Argento».

Nei «Pokémon» di prima generazione ci sono solo dodici box da 20 posti (per un totale di 240). Il che basta tranquillamente per i 151 Pokémon di allora, ma i mostri tascabili sono visibili solo in formato elenco. Li posso ordinare usando il tasto Select, ma è un processo che richiede molto tempo. Soprattutto per spostare i Pokémon da un box all'altro. Poi se devi cercare un Pokémon e se ti piace dare dei soprannomi ai tuoi mostri, auguri!

Ma non è questa la cosa peggiore.

Quando un box è pieno, non posso più catturare Pokémon selvatici finché non modifico manualmente il box sul PC in un Centro Pokémon. E visto che i box hanno una capacità ridotta e si riempiono subito, questa cosa succede continuamente.

Le cose vanno ancora peggio con l'inventario ridotto degli oggetti. Anche qui in «Rosso e Blu» ho 20 posti disponibili. Tutto il resto posso archiviarlo nel PC, come i mostri tascabili. Dal momento che mi servono oggetti per combattere, che devo avere a portata di mano degli oggetti fissi come la bicicletta e che continuo a trovare sempre delle cose nuove, la gestione dell'inventario mi richiede davvero troppo tempo.

È probabile che questi limiti agli oggetti archiviabili siano legati all'hardware del vecchio Game Boy. A partire dai «Pokémon» di terza generazione per il Game Boy Advance, questi limiti sono stati eliminati e, nel caso dei box, è stata aggiunta anche una visualizzazione più chiara. Inoltre, i mostri tascabili catturati di recente finiscono automaticamente nel primo box disponibile quando quello attuale è pieno.

In pratica un sogno rispetto a prima.

Selezione rapida degli oggetti e scarpe da corsa per muoversi

Nella prima generazione di «Pokémon», il mio personaggio si muove a passo di lumaca fino a quando non ha la bicicletta. E anche in quel caso posso usare la bicicletta solo all'esterno degli edifici.

Appena entro in un'abitazione, scendo automaticamente dalla bici e quando sono fuori devo riprenderla. Un processo che mi obbliga a passare ogni volta per il menu. I giochi della seconda generazione («Oro e Argento») hanno risolto il problema con una funzione per la selezione rapida. Questa funzione mi permette di scegliere un oggetto (di solito la bicicletta) che posso attivare premendo il tasto Select, senza passare per il menu.

Dalla terza generazione in poi, con «Rubino e Zaffiro», sono ancora più veloce. È infatti lì che mi danno le scarpe da corsa con cui posso correre, sia dentro che fuori. Magari non sono veloci come una bicicletta, ma grazie a loro posso finalmente dimenticare i tempi del passo da lumaca.

Rinnovo automatico della protezione

Tra l'altro, i giochi per Switch hanno eliminato completamente la necessità di protezione. I mostri tascabili sono ben visibili quando si aggirano nelle zone, quindi posso evitarli facilmente.

Le MT non sono più pezzi unici

Le Macchine Tecniche (MT) e le Macchine Nascoste (MN, ne parlo in dettaglio più avanti) servono per insegnare gli attacchi ai Pokémon.

Dall'ottava generazione di giochi, con «Spada e Scudo», lo studio di progettazione Game Freak è tornato all'idea precedente e ha introdotto i «Dischi Tecnici», che possono essere utilizzati una sola volta.

A partire da «Scarlatto e Violetto» le MT si possono di nuovo utilizzare una sola volta, ma con una differenza importante: una volta trovata una MT posso ricrearla in una macchina MT utilizzando alcuni materiali. Ciò dovrebbe garantire un uso intenzionale delle MT, che tuttavia risultano molto più accessibili.

Un ottimo compromesso che trova un giusto equilibrio tra il valore e la rarità delle MT.

L'addio obbligato alle MN

Mentre le MT sono opzionali, le MV sono essenziali per progredire nel gioco. Tra queste rientrano attacchi come «Surf» o «Taglio», con i quali posso attraversare l'acqua o distruggere ostacoli.

Mentre la storia delle MT ha avuto alti e bassi, i fan sono sempre stati concordi riguardo alle MN: sono semplicemente irritanti.

E i motivi sono diversi. Da un lato, le MN sono per lo più scarse o addirittura inutili nei combattimenti e inoltre occupano uno dei quattro slot di attacco dei Pokémon. Le MN, però, mi servono per progredire nel Sopramondo e nella storia.

Allo stesso tempo, in molti giochi le MN si possono cancellare solo con l'aiuto di un determinato PNG, il Cancellamosse (chiamato Eliminamosse prima della sesta generazione). Quindi non è possibile cambiare gli attacchi in modo spontaneo. Mi tocca ogni volta affrontare il viaggio complicato per raggiungere il PNG, che spesso è nascosto.

Dal momento che le MN sono così poco utili nei combattimenti, si sono affermati i cosiddetti «schiavi MN». Si tratta di Pokémon in grado di apprendere molte MN.

Statistiche personalizzabili e Pokémon cromatici ancora migliori

Fin qui tutto bene. Ma la faccenda delle statistiche non si ferma qui.

A proposito di allevamento: questo è anche un modo per ottenere Pokémon cromatici, noti anche come Pokémon shiny. Si tratta di mostri che hanno un colore diverso dall'originale.

Se non conosci i «Pokémon» o li conosci solo a livello superficiale, questo punto potrebbe sembrarti poco importante. Come può essere così importante la suddivisione delle statistiche? In realtà, si tratta di un processo che ha migliorato incredibilmente l'equilibrio complessivo dei giochi.

Il che era fatale per l'equilibrio del gioco, perché Pokémon come Alakazam finivano per essere troppo forti. Poiché è il Pokémon di tipo Psico per eccellenza, Alakazam ha la statistica Speciali talmente alta da essere incredibilmente resistente e comunque in grado di sbarazzarsi facilmente della maggior parte dei mostri.

Ma dalla seconda generazione con «Oro e Argento» la statistica Speciale è stata suddivisa tra Attacco e Difesa per compensare la forza di Pokémon come Alakazam.

La suddivisione della statistica Speciale in Attacco e Difesa non è l'unica modifica che interessa le statistiche. Fino alla terza generazione con «Rubino e Zaffiro», i tipi di attacco dei Pokémon erano classificati nelle categorie fisiche e speciali. Il che significa che tutti gli attacchi di tipo Lotta e Roccia erano fisici, mentre quelli di tipo Fuoco e Acqua erano speciali.

E la cosa era problematica perché non tutti i Pokémon di un tipo hanno le stesse statistiche speciali o fisiche. Prendiamo ad esempio Gyarados, un Pokémon potente:

A partire dalla quarta generazione, con «Diamante e Perla», Game Freak ha definito se ogni singolo attacco è fisico o speciale. E questo intervento ha contribuito in modo determinante a riequilibrare i giochi. Ora anche i Pokémon come Gyarados possono usare attacchi del proprio tipo e approfittare del bonus associato.

In collegamento con il resto del mondo grazie a internet

Oggi è praticamente impensabile che dei giochi basati sullo scambio tra giocatori potessero funzionare senza internet. E tuttavia è stato proprio così fino alla quarta generazione di Pokémon, con «Diamante e Perla». Solo a quel punto lo scambio globale di Pokémon è diventato realtà grazie alla connessione WiFi del Nintendo DS.

Prima si potevano collegare due console portatili Game Boy o Game Boy Advance solo usando un cavo fisico. E naturalmente bisognava essere in presenza.

Con «Diamante e Perla» sono arrivati sia lo scambio diretto tramite i codici amico, sia una stazione di scambio globale, la GTS. Finalmente giocatori e giocatrici non dipendevano più dal loro ambiente diretto per completare il Pokédex.

La connessione via rete ha anche aperto le porte al gioco competitivo. Ecco perché dalla quarta generazione ci sono anche dei tornei Pokémon ufficiali, dove si sfidano allenatori da tutto il mondo. Il formato è cresciuto continuamente ed esiste ancora oggi.

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Ho scritto il mio primo testo sui videogiochi quando avevo otto anni. Da allora non sono più riuscita a smettere. Il resto del tempo lo passo con i miei amori: Husbandos 2D, i mostri, i miei gatti e lo sport.


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