Q-Games
Recensione

«Dreams of Another» è diverso da ogni gioco a cui abbia mai giocato

Domagoj Belancic
5.10.2025
Traduzione: Nerea Buttacavoli

In «Dreams of Another» si spara molto. Tuttavia, non per distruggere, ma per creare. Non ho mai giocato a un gioco così strano prima d'ora.

Ci sono giochi che trovo difficili da descrivere. «Dreams of Another» è uno di questi. Non ho mai giocato a nulla di simile prima d'ora. Questo rende difficile il confronto con altri giochi o con altri rappresentanti del genere. Anche il tentativo di riassumere la storia in modo coerente sarebbe vano.

«Dreams of Another» è unico. Un sogno giocabile che sembra un dipinto. Un'esperienza che ricorderò a lungo.

Ma partiamo dall'inizio.

Di cosa tratta «Dreams of Another»?

Il protagonista del gioco dorme comodamente nel suo letto. Vengo trasportato nei suoi sogni dove devo risolvere dei compiti. Le sequenze dei sogni cambiano in modo relativamente rapido. Un attimo prima mi trovo in un villaggio pittoresco, poi in un parco divertimenti fatiscente e un attimo dopo ancora in fondo al mare.

Ma sono davvero i suoi sogni? Oppure sto vivendo i sogni di altre persone? Se sì, perché il mio personaggio appare in questi sogni?

Tra i vari sogni, il gioco continua a riportarmi al menu principale. All'inizio pensavo fosse un bug. Invece no. Infatti, anche il risveglio nel menu principale fa parte della storia. Con l'avanzare del gioco, il menu cambia continuamente – non ti svelo esattamente come perché non voglio spoilerare. Adoro questi espedienti.

Quando premo «Start», vengo catapultato in un nuovo mondo onirico dell'eroe addormentato. E lì si spara molto.

Sparare per creare

Il mio personaggio corre nei mondi onirici armato di un fucile d'assalto. Ma non per uccidere il maggior numero possibile di avversari e seminare distruzione – al contrario.

I livelli sono inizialmente in uno stato caotico. Sono spazi vuoti in cui fluttuano pixel colorati (o sono nuvolette?). Quando sparo con la mia mitragliatrice, da questi pixel si formano oggetti, animali e persone. Sparando, porto ordine nel caos.

È una strana sensazione. Dopotutto, con le armi di innumerevoli altri giochi sono abituato a portare morte e distruzione al mondo e ai suoi PNG.

Di solito c'è un PNG che aspetta dietro il caos di pixel per darmi un compito. I dialoghi con i personaggi sono letteralmente da sogno. Spesso non hanno molto senso, ma capisco comunque implicitamente cosa vogliono da me. Mi vengono in mente le sequenze di sogni surreali di opere come «Twin Peaks».

Né i livelli normali né le battaglie con i boss sono impegnativi in alcun modo. Perché non è questo lo scopo del gioco. Si tratta dell'esperienza onirica, della sensazione familiare della superficiale insignificanza dei sogni. La domanda sul «perché» e la ricerca di un significato e di un senso nel caos.

Roba tosta

Un avvertimento a questo punto: «Dreams of Another» affronta temi difficili come la transitorietà, la salute mentale e il trauma nei sogni. Pone domande sul senso – o sul non senso – della vita. Attraverso il contesto onirico in cui si svolge il gioco, tuttavia, questi temi vengono presentati in modo digeribile, divertente e, in ultima analisi, positivo e di sostegno alla vita.

Mi piace molto il modo in cui il gioco racconta le varie sequenze di sogni e le storie allo stesso tempo. Mi trovo in un mondo onirico solo per pochi minuti alla volta, prima di essere trasportato in quello successivo. Le singole storie si sviluppano in parallelo, ma molto lentamente. Mi ci vuole un po' per riconoscere il «senso» di un mondo onirico in questa narrazione frammentata.

Giuro, è successo davvero e non sono né ubriaco né fatto.

La mia àncora in tutto questo caos è un soldato che incontro in ogni mondo onirico. Mi dà consigli e trucchi, mi fornisce munizioni e persino nuovi oggetti. Anche se non so molto di lui, sono sempre felice di incontrarlo.

In un mondo in cui nulla sembra essere com'è, è bello vedere un volto familiare in pixel.

Quasi un capolavoro

Avrei voluto dare alla recensione di «Dreams of Another» il titolo «Un capolavoro onirico». Tuttavia, il sogno giocabile manca di varietà per essere un «capolavoro».

Per quanto trovi emozionanti i diversi mondi onirici e per quanto sia appagante sparare nel caos, alla lunga il gameplay è troppo ripetitivo. Sì, il simpatico soldato mi dà armi come granate e lanciarazzi nel corso del gioco, che ottengo in cambio di ogni sorta di spazzatura che trovo nei mondi dei sogni. Ma anche le armi aggiuntive non sono sufficienti a spezzare la monotonia del ciclo di gioco, nonostante la durata relativamente breve di circa cinque ore.

Anche il sound design impedisce un punteggio perfetto. Alcune canzoni di sottofondo creano un'atmosfera accogliente e surreale con suoni diffusi e strani. Altri brani, invece, mi danno sui nervi dopo pochi minuti. Tanto che devo abbassare il volume della musica nelle impostazioni.

«Dreams of Another» è disponibile dal 10 ottobre per PS5 e PC. Il gioco per PC mi è stato fornito da Q-Games a scopo di test. La versione PS5 supporta Playstation VR2 – non ho testato questa funzione per questa recensione.

In breve

«Dreams of Another» è un sogno giocabile che ricorderò per molto tempo

Non ho mai giocato a nulla di simile prima d'ora. Il simulatore di sogni «Dreams of Another» è un'opera d'arte giocabile che solleva più domande che risposte. La narrazione frammentata cattura perfettamente la sensazione surreale dei sogni e lascia ampio spazio all'interpretazione.

Anche il gameplay è surreale: il gioco mi mette di fronte a una meccanica di gioco familiare e stravolge completamente le mie aspettative. Sparo con una mitragliatrice e creo ordine da mucchi caotici di pixel. Non ci sono grandi sfide da affrontare. L'obiettivo è il percorso attraverso le sequenze oniriche e la relativa ricerca di senso e significato. Solo la mancanza di varietà nel gameplay sparatutto e la colonna sonora a volte fastidiosa rovinano un po' l'esperienza altrimenti fantastica.

Pro

  • Gameplay unico
  • Narrazione ben riuscita e surreale
  • Grafica letteralmente da sogno

Contro

  • Colonna sonora in parte fastidiosa
  • Più varietà nel gameplay avrebbe fatto bene al gioco
Immagine di copertina: Q-Games

A 32 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


Videogiochi
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Recensione

Quali sono i film, le serie, i libri, i videogiochi o i giochi da tavolo più belli? Raccomandazioni basate su esperienze personali.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Recensione

    "Shinobi: Art of Vengeance": La nostalgia incontra le abilità ninja

    di Rainer Etzweiler

  • Recensione

    «Herdling» alla prova: un viaggio magico che manca di punti salienti

    di Philipp Rüegg

  • Recensione

    «Ghost of Yōtei» è ancora un open world?

    di Simon Balissat