
Da chi dovresti tenere almeno un chilometro di distanza sul tuo SUP

Lo stand up paddle è lo sport perfetto per mantenere le distanze. Ma quando ci si allontana dalle persone, si invade il territorio degli animali. Un nuovo volantino ne sensibilizza l'opinione pubblica.
Quando arriva l'estate, i laghi sono molto ambiti. Ancor di più dopo giorni e settimane trascorsi tra le proprie quattro mura. Sull'acqua c'è abbastanza spazio per evitare ogni tipo di incontro. Visto in questa luce, lo stand up paddle è lo sport perfetto ai tempi del Corona virus. Poiché nei prossimi mesi molte persone si riverseranno sulle rive, ci sarà una forte tentazione di allontanarsi dai luoghi ufficiali per scoprire nuovi e remoti angoli di lago. Buono per gli atleti, cattivo per la fauna selvatica. A questo proposito, la stazione ornitologica di Sempach, Pro Natura, Swiss Canoe e altri partner hanno pubblicato un volantino realizzato in comune.
I punti più importanti:
- Utilizzare punti pubblici di messa in acqua e alaggio, come pure di sosta.
- Evitare i canneti, le isole di ghiaia e le foci dei fiumi. Sono luoghi di rifugio, di nidificazione e di riposo.
- Le riserve naturali sono solitamente contrassegnate con boe gialle o cartelli e non possono essere attraversate. Gli habitat protetti sono elencati nel geoportale della Confederazione.
- Per domande sulla situazione regionale contatta gli Uffici cantonali della caccia (tedesco e francese), gli Uffici cantonali della protezione della natura (rancese e tedesco) o la Polizia a delle acque (solo in tedesco).
Poiché il SUP non provoca praticamente alcun rumore, si pensa erroneamente che il potenziale di disturbo per gli animali sia esiguo. Ciò che mi ha sorpreso sono le distanze da cui gli uccelli acquatici percepiscono la sagoma e i movimenti di chi pagaia come una minaccia. Possono reagire con la fuga già a una distanza di 1000 metri. Già nel 2018 un'empirica tesi di laurea è giunta alla conclusione che gli animali si sentono più disturbati da chi pratica lo stand up paddle rispetto, ad esempio, ai rematori o ai marinai.
Rispetto agli altri sport acquatici esaminati, gli uccelli acquatici hanno mostrato più spesso distanze di fuga di oltre 500m in caso di disturbi causati dai SUP. Inoltre, per nessuno degli altri sport acquatici esaminati l'effetto massimo e le distanze di fuga determinate erano superiori a quelle dei SUP. In singoli casi, gli uccelli fuggivano da uno SUP già a 1,5 km di distanza. Gli uccelli disturbati dal SUP volavano su distanze spesso maggiori della media prima di atterrare di nuovo. In alcuni casi sono state documentate addirittura distanze di fuga chilometriche.
L'attuale opuscolo sottolinea che gli uccelli acquatici percepiscono la sagoma dei pagaiatori particolarmente minacciosa. Pertanto si dovrebbero mantenere maggiori distanze dagli animali e dalle loro aree di rifugio. Da un lato, il bello di remare in piedi è che non c'è bisogno di molte attrezzature, basta avere acque calme e si può praticare attività ovunque. Dall’altro anche gli sportivi della natura devono mostrarsi attenti e consapevoli di quello che li circonda. Ancor prima di salire sulla tavola.


Semplice scrittore, doppiamente papà, che ama essere in movimento e destreggiarsi nella vita familiare quotidiana, come un giocoliere che lancia le palline e di tanto ne fa cadere una. Può trattarsi di una palla, di un'osservazione, o di entrambe.