Ecco che faccia hanno i nostri redattori che sanno esattamente cosa stanno facendo.
Retroscena

«Ma non siete un negozio online?» – perché facciamo ciò che facciamo

David Lee
5.4.2018
Traduzione: Alessandra Ruggieri De Micheli

Ogni tanto mi sento in dovere di spiegare il mio lavoro. Ad esempio, devo spiegare perché guardiamo con occhio critico i prodotti che vengono da noi venduti o perché scriviamo su cose che non vendiamo. Ci sono buoni motivi per farlo.

Più o meno un anno fa, Digitec ha lanciato una campagna pubblicitaria in cui venivano pubblicate le valutazioni che i nostri utenti avevano espresso sui nostri prodotti. Molte di esse esprimevano giudizi negativi.

Dietro a tutto questo si nasconde un messaggio chiaro e cioè che da noi trovi opinioni oneste. Perché sono le uniche che contano. Il cliente non se ne fa assolutamente nulla di opinioni preconcette. Al contrario.

E oltre a voler parlare chiaro ai nostri clienti, vogliamo che loro facciano altrettanto. Ciò avviene, ad esempio, quando testiamo un prodotto. Se il risultato di un test risulta sempre positivo che valore ha il test in sé? Nessuno. Semplice. Allora è meglio non fare proprio alcun test.

Ma voi non siete un’azienda indipendente!

Una domanda, o meglio, un’obiezione molto comune è la seguente: ma voi guadagnate sulle vendite dei prodotti; come potete essere indipendenti?

È facile da spiegare: all’azienda Digitec Galaxus AG non importa molto se acquisti questo smartphone o quell’altro. L’importante è che tu lo compri da noi. Ed è molto probabile che ciò avvenga se hai fiducia nella nostra piattaforma perché sai di trovarvi recensioni serie e consigli genuini.

Ecco che arriviamo al nostro secondo punto: i clienti soddisfatti sono un bene prezioso perché continuano a tornare e ci raccomandano ad altri clienti. Se tentassimo invece rifilarti un prodotto scadente, cantando false lodi, probabilmente non torneresti più a fare acquisti da noi. Giusto?

È proprio per questo che la redazione di Digitec Galaxus AG lavora in un modo molto simile ai classici media (giornali, riviste, portali online), che non vendono prodotti.

Ma è chiaro. Le recensioni critiche non piacciono a tutti. E il produttore del prodotto in questione, naturalmente, non è per nulla divertito di leggerne una. E per il dipendente della nostra azienda che sta negoziando proprio con quel produttore, la situazione diventa un po' difficile. Ma la differenza rispetto a una casa editrice tradizionale non è poi così grande: i venditori degli inserti pubblicitari probabilmente hanno difficoltà simili con i loro clienti.

Il punto è che coloro che mirano a un'armonia a breve termine, a lungo termine si lasciano scappare un bene molto più prezioso: la credibilità. Il fatto che Digitec Galaxus AG si sia decisa di pubblicare un contenuto serio e onesto, oltre al coraggio e allo spirito pionieristico, richiede costanza e una certa fermezza. E questo ci rende unici. Almeno finora.

Breaking news: dalla realtà non si scappa e nemmeno la si cambia

Le voci girano velocemente su internet e normalmente ci vuole poco per scoprire le qualità di un prodotto. Alcuni fatti sono chiari e lampanti e possono essere verificati da tutti. E non c'è motivo di scrivere il contrario in un articolo. Non si può scappare dalla realtà, né dall’opinione pubblica. Chiunque tenti di cambiarla scrivendo il falso, è un pagliaccio.

Ma tutto ciò è più che ovvio. Lo dico solo perché alcune persone pensano che noi scrittori abbiamo delle abilità sovrannaturali che ci permettono di modificare la realtà a nostro piacimento. Come se ci dicessero: scrivi che il prodotto è buono, così tutti crederanno che sia buono e se tutti noi ci crediamo fermamente, allora il prodotto non potrà che essere buono.

Perché consigliamo anche prodotti che non possono essere acquistati da noi?

È raro, ma a volte lo facciamo. Ad esempio, nell'articolo che segue, ho elencato i convertitori RAW più famosi come possibili alternative ad Adobe Lightroom e ho citato diversi prodotti che non trovi nel nostro assortimento.

  1. gli utenti inesperti prenderebbero una decisione di acquisto sbagliata e sarebbero insoddisfatti.
  2. gli utenti esperti saprebbero che il contenuto è fuorviante e non ci prenderebbero più sul serio come fonte di informazioni.

Perché scriviamo sui selfie senza veli?

O in generale: perché scriviamo di cose che a prima vista non hanno nulla a che fare con i nostri prodotti?

Prima di tutto: i selfie senza veli non possono non avere a che fare con i nostri prodotti, perché vengono realizzati proprio con questi prodotti (in questo caso gli smartphone). E questo può essere ignorato o tematizzato. Entrambe le opzioni sono legittime. Ma la seconda è più intrigante.

Da alcuni anni, nel mondo imprenditoriale gira una nuova idea: oltre a presentare i propri prodotti e servizi, il sito web dell’azienda dovrebbe anche promuovere un cosiddetto marketing di contenuto, dall’inglese «Content marketing». Su Wikipedia il termine viene definito come segue:

Il content marketing è una tipologia di marketing che prevede la creazione e condivisione di media e contenuti editoriali al fine di acquisire clienti e monetizzare un sito web. Queste informazioni possono essere esposte in una varietà di tipologie, tra cui news, video, e-books, infografiche, guide, articoli, foto ecc.

Le ragioni principali per adottare un marketing di contenuto sono ad esempio:

  • sottolineare le proprie competenze
  • attirare più visitatori al proprio sito web, anche grazie a una migliore visibilità nei motori di ricerca
  • migliorare la reputazione del marchio
  • rafforzare l'identificazione dei clienti con l'azienda

In conclusione: «io preferirei avere prezzi più bassi!»

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Il mio interesse per il mondo IT e lo scrivere mi hanno portato molto presto a lavorare nel giornalismo tecnologico (2000). Mi interessa come possiamo usare la tecnologia senza essere usati a nostra volta. Fuori dall'ufficio sono un musicista che combina un talento mediocre con un entusiamso eccessivo. 


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