Retroscena

Remare come se non ci fosse un domani - parte 2

Patrick Bardelli
7.1.2019
Traduzione: tradotto automaticamente
Immagini: Thomas Kunz

Questo titolo è fuorviante. Dovrebbe dire: Remare come una lampada di lava. Perché? Sono sicuramente sotto pressione, ma oggi me la prendo comoda. Per cambiare. E il mio corpo mi sta ringraziando per questo.

Come promemoria: il 26 gennaio 2019 si svolgeranno a Zug gli "Swiss Rowing Indoors", i campionati svizzeri di canottaggio indoor. Parteciperò alla gara nella categoria "Over 50", gli anziani per intenderci. E devo davvero migliorare le mie prestazioni se voglio raggiungere il mio obiettivo. Voglio terminare la gara di 2.000 metri sul vogatore ergometro in meno di 8 minuti. Attualmente sono ancora troppo lento di oltre 40 secondi.

Ho meno di un mese di tempo per allenarmi per l'evento. Questo è il mio allenamento a intervalli che ho intenzione di fare due o tre volte a settimana per lavorare sulla mia velocità:

  • 4 x 4 minuti con 3:00 di pausa (obiettivo split: 2-4 secondi sopra il ritmo di gara)

Fattore di trascinamento, cosa?

Parlare di tecnica

Il canottaggio richiede il lavoro e la coordinazione di tutti i principali gruppi muscolari. I seguenti muscoli vengono allenati durante ogni fase della corsa di canottaggio:

1. La presa
Nella posizione di presa, la parte superiore del corpo è inclinata in avanti dai fianchi e gli stinchi sono verticali. I bicipiti tengono le braccia dritte e i muscoli flessori delle dita si aggrappano alla maniglia. I muscoli della schiena sono rilassati e stai usando i muscoli addominali per tenere il busto dritto.

3. L'arrivo
Nel movimento di arrivo, i muscoli del core lavorano e si contraggono i glutei e i quadricipiti. Anche i bicipiti e molti muscoli della schiena lavorano per mantenere la parte superiore del corpo in posizione verticale durante la rotazione delle spalle.

4. Il recupero
Usa i tricipiti per allungare le braccia e aggiungi il lavoro dei muscoli addominali una volta che le braccia sono dritte per tirare il corpo verso il volano. Piega le ginocchia e fai scivolare gradualmente il sedile in avanti sulla monorotaia. Sembra che la maniglia tiri prima le braccia, poi la parte superiore del corpo e i fianchi.

Teoria e pratica

Quanto alla teoria. In pratica, mentre il mio corpo inizia a stancarsi, le quattro fasi si confondono. E finisco per fare un'enorme confusione di movimenti. Ecco perché la mia prossima sessione di allenamento si concentrerà sulla tecnica. Il mio motto è:

Prendere, guidare, finire, recuperare, ripetere...

Vedi tutti i modelli Concept2. Vuoi sapere se il mio duro lavoro sarà ripagato e se il 26 gennaio concluderò la gara in meno di due minuti? Allora seguimi e rimani aggiornato. E in caso contrario: Buon 2019!

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.


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