Retroscena

Plastica e legno nel terriccio: i produttori si difendono

Darina Schweizer
7.11.2023
Traduzione: Sanela Dragulovic

Tappi di bottiglia, vetro, pellicole di plastica: nel terreno delle piante si possono trovare reperti spiacevoli. Quattro produttori spiegano perché può capitare, cosa si può fare e quale terreno è (quasi) privo di plastica.

Terriccio biologico per erbe e semina senza torba: «sembra promettente», mi sono detta quando di recente ho piantato le erbe aromatiche in casa.

Non è un'eccezione

Sì, è possibile. E io non sono l'unica. Su Migipedia, la piattaforma di recensioni dei clienti Migros, ad esempio, «Klinker» lamenta «troppi pezzi grandi». Anche «DimeVengeance», «callmeloco», «chregibe» e «Cludi80» segnalano «rifiuti inorganici», «enormi pezzi di plastica» e persino «mezzo mattoncino Lego» nel terreno per piante nei loro commenti su Galaxus.

Il caso non riguarda solo i prodotti Migros. Il terriccio da giardino di vari grossisti contiene rifiuti di plastica. K-Tipp ne ha parlato di recente.

Com’è possibile?

Come la plastica finisce nel terreno

Il terriccio senza torba, un prodotto fondamentalmente ecologico, contiene rifiuti verdi. Questi derivano da giardini, parchi e argini. Il problema è che spesso in questi luoghi vi sono anche corpi estranei. Per esempio, perché le persone sbadate non rimuovono i sacchetti di plastica e i vasi di plastica quando smaltiscono i fiori. O perché gettano sconsideratamente i propri rifiuti mentre passeggiano nel parco.

Selezione possibile solo in misura limitata

La terra non è omogenea di per sé. Anche se facciamo del nostro meglio, non possiamo filtrare completamente le particelle di plastica.
Andrea Neuenschwander, Hauert

Regine Hofmann, marketing manager di COMPO Jardin AG, che commercializza i suoli COMPO SANA, gli fa eco. Si rammarica che «nonostante le ampie misure di garanzia della qualità e di pulizia, non si possa escludere la possibilità di 'contaminazioni occasionali' da parte di sostanze estranee».

I pezzi di legno hanno dei vantaggi

Ciononostante, le sostanze estranee mi infastidiscono parecchio. Dopo tutto, pago per qualcosa che non voglio nel mio terriccio. Anche se COMPO SANA afferma che «la contaminazione con piccoli pezzi di plastica non ha in linea di principio alcun effetto sulle piante», mi chiedo se lo stesso valga per me come essere umano. Ad esempio, se mangio erbe aromatiche cresciute su terreni contaminati da plastica.

Due possibili soluzioni

Che fare allora? Ecco due soluzioni.

1. Compost di corteccia invece di quello verde

Il compost non deve necessariamente essere prodotto con rifiuti verdi. Anche il compost di corteccia è utilizzabile. Hauert, ad esempio, usa questo e rinuncia al compost verde. Anche Ricoter utilizza principalmente compost di corteccia nel suo terreno: «È praticamente privo di sostanze estranee», afferma Andrea Neuenschwander. Migros e COMPO SANA utilizzano compost di corteccia oltre a compost verde e altri componenti.

2. Non lasciare in giro la tua spazzatura

Noi stessi abbiamo una grande influenza su un pianeta libero dalla plastica. E lo facciamo astenendoci dallo smaltire incautamente i rifiuti di plastica nei nostri rifiuti verdi o in natura. In definitiva, è un vantaggio per tutti ed è fedele al motto: ciò che semini, raccogli.

Se vuoi coltivare erbe aromatiche con il minor numero possibile di sostanze estranee, i produttori consigliano i seguenti prodotti:

A proposito: la mia storia con il terriccio per erbe aromatiche e di semina non è ancora finita. Seguimi per scoprire presto quale altro problema ho dovuto affrontare. Nel frattempo, fammi sapere nei commenti quali esperienze hai avuto con la plastica nel terriccio per le piante.

Immagine di copertina: Darina Schweizer

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Mi piace tutto ciò che ha quattro zampe e radici. Le pagine dei libri mi permettono di addentrarmi negli abissi dell'animo umano. Le montagne, invece, mi bloccano solo la vista, soprattutto del mare. Anche sui fari si può respirare aria fresca.


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