Recensione

«Indiana Jones e l'antico Cerchio» supera tutte le mie aspettative

Philipp Rüegg
15.4.2025
Traduzione: Leandra Amato

«Indiana Jones e l'antico Cerchio» cattura il fascino unico della trilogia cinematografica originale. I creatori di «Wolfenstein» si astengono abilmente dal trasformare Indy in un eroe d'azione dal grilletto facile, mettendo l'archeologo in primo piano.

Nota: la recensione è stata originariamente pubblicata il 6 dicembre per la versione PC. Dal 17 aprile il gioco è disponibile anche per PS5.

Sembra strano, ma in realtà è l'introduzione perfetta e nostalgica che risveglia il fan che è in me.

Non appena rivivo in prima persona una delle scene più famose della storia del cinema, sono di nuovo in preda alla febbre di Indy in un modo che non avrei creduto possibile dopo gli ultimi due film. Ma per chi pensa che lo studio svedese di «Wolfenstein» Machine Games sia bravo solo a copiare, le prossime 15-20 ore dimostrano senza ombra di dubbio che può fare molto di più.

Sete di esplorazione

Per me, il fascino dei film consiste in tre cose: avventurose cacce al tesoro con un pizzico di soprannaturale. Ambientazioni meravigliose all'inizio del XX secolo, quando il mondo era ancora più misterioso. E un eroe carismatico che, nonostante le occasionali disavventure, ha sempre la battuta pronta. Questo è esattamente ciò che offre «Indiana Jones e l'antico Cerchio».

Dopo il furto di un raro artefatto dal Marshall College, dove il dottor Jones insegna, Indy parte per un tour mondiale per scoprire di più sul furto. La prima tappa è il Vaticano, una delle numerose aree più grandi in cui Indy trascorre molto tempo. La durata dipende da quanto mi perdo nelle missioni secondarie.

Non ci ho fatto caso che questa missione sia solo facoltativa, tanto è ben intrecciata alla storia principale. Chi ama l'avventura avrà pane per i propri denti. Sono completamente libero di decidere se dedicarmi alle attività di raccolta, aiutare gli abitanti o concentrarmi sulla missione principale.

Gina è alla ricerca della sorella scomparsa, che si dà il caso sia la migliore studiosa di lingue morte. C'è forse un legame tra lei e l'impresa dei nazisti?

È meglio se afferro gli oggetti tirapugni generosamente distribuiti, come candelabri, chitarre o pinze per attrezzi, e colpisco i nemici di soppiatto, con tanto di battutina.

Quando penso alle orde di nemici senza cervello di «Uncharted», che devo affrontare da una prospettiva in terza persona, non riesco più a immaginare che qualcosa di diverso dalla prospettiva in prima persona abbia senso.

Indy preferisce lasciar parlare i suoi pugni invece di allertare l'intero vicinato con la sua revolver, anche se i colpi fanno quasi lo stesso rumore degli spari. Fantastico. Effetti sonori classici e cartooneschi degli anni '70 e '80, proprio come nei film di «Indy».

Naturalmente utilizzo anche l'iconica frusta di Indy, ad esempio per tenere a distanza i nemici, per superare gli abissi o per attivare leve a distanza.

In ogni buon film di «Indiana Jones» ci sono anche situazioni apparentemente senza speranza, con rovine che crollano e da cui Indy può salvarsi solo all'ultimo momento. Il ritmo non riesce a tenere il passo dei film a causa del mezzo. Tuttavia, inseguimenti selvaggi e intermezzi umoristici ravvivano regolarmente il gioco.

Troy Baker contribuisce all'autentica sensazione di Indiana Jones in inglese. Imita Harrison Ford con estrema precisione. All'inizio era un po' rigido, ma dopo un po' non mi sono nemmeno reso conto che non stavo ascoltando il vero Ford.

«Indiana Jones e l'antico Cerchio» è disponibile dal 9 dicembre per PC e Xbox Series X/S. Con la Premium Edition è possibile giocare già dal 6 dicembre. Il gioco è stato fornito da Bethesda per il PC.

In breve

Più «Indiana Jones» non si può

Per 32 anni, «Indiana Jones and the Fate of Atlantis» di Lucas Arts è stato considerato il miglior adattamento videoludico della leggendaria serie cinematografica. Questo onore spetta ora a «Indiana Jones e l'antico Cerchio». Machine Games riesce a catturare perfettamente il senso di avventura, il fascino e l'umorismo del famoso personaggio di Harrison Ford.

Vari giochi come «Tomb Raider» o «Uncharted» hanno creato la base per questo genere nei panni di «Indiana Jones» mascherati. Ora posso finalmente provare un buon gioco di «Indiana Jones» nei panni dello stesso Indy, che mi porta in posti meravigliosi in tutto il mondo e che posso esplorare a lungo.

Gli enigmi sono creativi e vari e l'azione è ben dosata e non sfugge mai di mano. «Indiana Jones e l'antico Cerchio» è un emozionante gioco d'azione in cui l'avventura è al centro della scena. Ed è un gioco finalmente degno della trilogia originale – ignorerò gli altri sequel.

Il voto è provvisorio, perché non ho ancora finito il gioco. Se la mia opinione dovesse cambiare, modificherò la valutazione di conseguenza.

Pro

  • Cattura perfettamente l'atmosfera dei film
  • Luoghi variegati
  • Colonna sonora cinematografica
  • Focus su esplorazione e rompicapi
  • Puzzle creativi

Contro

  • Grafica non eccezionale

A 140 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Da bambino non mi era permesso avere console. Solo con il PC di famiglia, un 486, mi si è aperto il magico mondo dei videogiochi. Oggi di conseguenza compenso in modo esagerato. Solo la mancanza di tempo e denaro mi impedisce di provare ogni gioco esistente e di riempire la mia libreria con rare console retrò. 


Videogiochi
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Recensione

Quali sono i film, le serie, i libri, i videogiochi o i giochi da tavolo più belli? Raccomandazioni basate su esperienze personali.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Recensione

    «Cronos: The New Dawn» alla prova: un capolavoro dell'horror, terrificante e quasi perfetto

    di Domagoj Belancic

  • Recensione

    «Lost Soul Aside», il videogioco cinese per Playstation, è vittima delle sue ambizioni

    di Domagoj Belancic

  • Recensione

    «Donkey Kong Bananza» alla prova: un platform 3D che spacca quanto la scimmia

    di Cassie Mammone