Test del prodotto

Fujifilm GFX100RF alla prova: un medio formato minimalista

Samuel Buchmann
20.3.2025
Traduzione: Rebecca Vassella
Immagini: Samuel Buchmann

Sei hipster e hai tanti soldi? È arrivato il tuo momento di brillare. Fujifilm vende la fotocamera retrò per eccellenza a poco meno di 5000 franchi e io l'ho testata.

La Fujifilm GFX100RF trasferisce il concetto della popolare serie X100 al medio formato: corpo compatto, look retrò, obiettivo fisso. La nuova macchina fotografica di lusso offre un sensore quasi quattro volte più grande del modello più piccolo e costa tre volte tanto: 4998 franchi o 5499 euro. Si concentra sulla fotografia ed è meno indicata per le riprese.

Un'idea entusiasmante. Ma ha senso? Ho testato la Fujifilm GFX100RF e sono combattuto. Ecco le specifiche più importanti paragonate a quelle di due fotocamere di concezione simile:

Nota: Fujifilm mi ha fornito un modello di pre-produzione della GFX100RF per questo test. La macchina fotografica non aveva ancora un firmware definitivo. In teoria, il produttore potrebbe ancora apportare delle modifiche. Sarà disponibile a partire da aprile 2025 al prezzo di 4998 franchi o 5499 euro e presto sarà possibile preordinarla in argento o nero.

Design retrò e funzionamento sofisticato

Una macchina fotografica come questa non è uno strumento di lavoro. Deve infatti soprattutto divertire ed essere bella e piacevole da tenere in mano. Questo è il caso della Fujifilm GFX100RF. Il corpo è realizzato in metallo e plastica testurizzata, ha un aspetto solido, una finitura pulita e un fascino retrò.

Alcune parti del funzionamento ricordano la X100IV, come le ghiere sulla parte superiore, ad esempio. Una di queste serve per impostare il tempo di posa oppure l'ISO se la estraggo verso l'alto. Uso l'altra per controllare la compensazione dell'esposizione. Purtroppo, non ha un pulsante di blocco, quindi spesso la sposto per sbaglio. Questo vale anche per la nuova rotella di formato sul retro.

Sulla parte anteriore ci sono altri due nuovi controlli: posso «zoomare» con una leva sotto il pulsante di scatto. Tra virgolette perché si tratta in realtà di un ritaglio digitale, che riduce di conseguenza la risoluzione. Il ritaglio viene fatto all'immagine del mirino e ai JPG. Tuttavia, la GFX100RF salva sempre i file RAW nel loro formato originale.

Posso assegnare un totale di cinque funzioni a una seconda leva con un pulsante al centro: una per il pulsante, una per un breve spostamento a sinistra o a destra e una per una pressione prolungata a sinistra o a destra. Dopo un po' di dimestichezza, questo principio funziona sorprendentemente bene. Nel complesso, trovo che sia il design che il funzionamento siano molto ben fatti.

Molte riserve di crop, poco bokeh

L'obiettivo della GFX100RF ha una lunghezza focale nativa di 35 millimetri. Convertita in full frame, questo corrisponde a 28 millimetri (fattore di ritaglio 0,79). L'alta risoluzione del sensore consente di eseguire forti ritagli, senza la perdita di troppi dettagli. Se modifico virtualmente la lunghezza focale utilizzando lo zoom digitale, ottieni le seguenti risoluzioni nel formato 4:3 nativo:

  • 35 mm (28 mm equivalente in full frame): 102 megapixel
  • 45 mm (36 mm equivalente in full frame): 61 megapixel
  • 63 mm (50 mm equivalente in full frame): 31 megapixel
  • 80 mm (63 mm equivalente in full frame): 20 megapixel

Mi manca lo stabilizzatore d'immagine

Il secondo punto dolente è la mancanza di stabilizzatore d'immagine. Fujifilm probabilmente non ci rinuncia per risparmiare, ma perché renderebbe il corpo o l'obiettivo più grande. Secondo me però è una decisione sbagliata.

Autofocus, display e mirino: tutto ok

Il display da 3,2 pollici sul retro ha una buona risoluzione di 2,36 milioni di punti (1024 × 768 pixel) ed è bello e luminoso. Può essere inclinato verso l'alto e verso il basso, ma non può essere ripiegato o ruotato. Quindi se speravi in selfie di medio formato, mi dispiace deluderti.

In breve

Unica, ma anche con dei limiti

La nuova macchina fotografica medio formato di Fujifilm è un compromesso interessante. Attualmente offre il miglior rapporto tra qualità d'immagine e compattezza. Anche il funzionamento, l'autofocus, il display e il mirino elettronico sono buoni. Gli svantaggi: costi elevati, assenza di stabilizzatore d'immagine e un obiettivo con apertura limitata nonostante la lunghezza focale fissa.

Sono sicuro che ai fan piacerà la GFX100RF. Il pacchetto complessivo è ottimo per alcune applicazioni, ad esempio per la fotografia di strada o documentaristica. Nessun'altra fotocamera offre una risoluzione così elevata in un corpo così piccolo. Anche a valori ISO elevati, il sensore di medio formato offre risultati molto buoni.

Ma in molte situazioni la GFX100RF presenta troppi svantaggi per me: la mancanza di stabilizzazione d'immagine mi limita. La prospettiva grandangolare spesso non è adatta e non appena eseguo lo zoom digitale, il vantaggio qualitativo del sensore di grandi dimensioni scompare. Inoltre, non ci sono forti effetti bokeh con ƒ/4 su 35 mm (che corrisponde a circa ƒ/3,1 su 28 mm nel full frame). E poi c'è il prezzo di quasi 5000 franchi.

Per una macchina fotografica che porterei sempre con me preferirei acquistare la X100VI a un terzo del prezzo. Con un budget illimitato, Fujifilm si insinua nel territorio della Leica Q3. Pur avendo solo un sensore full frame, ha uno stabilizzatore d'immagine, un obiettivo veloce (ƒ/1,7 su 28 mm) e più prestigio. Non posso fare a meno di pensare che rimarrà la fotocamera compatta di lusso più attraente per molti.

Pro

  • Compatta e leggera
  • Grazioso design retrò
  • Buon autofocus per il medio formato
  • Buon mirino, buon display
  • Filtro ND ottico incorporato
  • Otturatore centrale

Contro

  • Assenza di stabilizzatore d'immagine
  • Apertura dell'obiettivo limitata
  • Lunghezza focale fissa
  • Costosa per una fotocamera per il tempo libero

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Le mie impronte digitali cambiano talmente spesso che il mio MacBook non le riconosce più. Il motivo? Se non sono seduto davanti a uno schermo o in piedi dietro a una telecamera, probabilmente mi trovo appeso a una parete di roccia mantenendomi con i polpastrelli. 


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