Retroscena

Ecco cosa aiuta contro la forfora e il prurito del cuoio capelluto

Olivia Leimpeters-Leth
11.7.2023
Traduzione: Rebecca Vassella

Gli esseri umani perdono dieci grammi di pelle al giorno. Ma quando la forfora cade dal cuoio capelluto come neve e la pelle inizia a tirare e a prudere, c'è qualcosa che non va. Bisogna quindi agire.

Prurito al cuoio capelluto: cosa c'è dietro?

«La ragione più comune del prurito alla testa è la pelle troppo secca», dice l'esperto Schrüfer. Tuttavia, esistono numerosi altri fattori scatenanti: «Nell'infanzia, il prurito può essere provocato da pidocchi ma anche da varie malattie della pelle come la neurodermite, la psoriasi, l'eczema seborroico o le malattie fungine».

Studi sospettano che alcuni allergeni, ad esempio la muffa Aspergillus fumigatus, siano un possibile fattore scatenante. Tuttavia, gli autori e le autrici sottolineano la necessità di effettuare ricerche sulle cause esatte.

Una questione di genetica: forfora secca o grassa

Il prurito al cuoio capelluto non solo può essere molto fastidioso, ma anche antiestetico perché spesso è accompagnato da irritazione della pelle e soprattutto da forfora. Si distingue tra forfora grassa e secca.

Le influenze ambientali intensificano la rispettiva predisposizione: la forfora secca è spesso il risultato di un cuoio capelluto stressato a causa di cure sbagliate, allergeni o aria da riscaldamento troppo secca. È bianca, di piccole dimensioni e si rimuove facilmente dalla testa.

La forfora grassa, invece, è più probabilmente il risultato di cambiamenti ormonali o di una crescita eccessiva di funghi del lievito. Dal cuoio capelluto si staccano squame più grandi, di colore bianco-giallastro, che di solito rimangono attaccate ai capelli. In entrambi i casi, è possibile modificare in meglio la propria routine di cura.

Trattare la forfora e il prurito: questi rimedi (casalinghi) aiutano il cuoio capelluto

Il tipo di trattamento del cuoio capelluto da scegliere dipende solo in parte da quanto la pelle sia secca o grassa. L'esperto sottolinea che il trattamento della forfora grassa e secca differisce solo in minima parte. In entrambi i casi, non si deve seccare ulteriormente il cuoio capelluto, ma aumentare l'idratazione e utilizzare agenti idratanti.

È inoltre importante ascoltare i segnali di allarme del corpo ed escludere possibili malattie del cuoio capelluto come la psoriasi o le infezioni batteriche. «Arrossamenti, zone aperte sul cuoio capelluto o perdita di capelli sono segnali di allarme di un'infiammazione più grave e devono essere chiariti».

Se dopo quattro o sei settimane di autotrattamento non scompaiono né il prurito né la forfora, è necessario consultare un dermatologo, consiglia il Dr. Schrüfer.

1. Lavaggio dei capelli: urea e ketoconazolo contro il prurito e la forfora

La prima cosa da fare è lavare i capelli. «Lavare i capelli due o tre volte alla settimana è sufficiente», dice il dermatologo, aggiungendo: «È meglio usare uno shampoo delicato, con un pH neutro e senza additivi».

Per la forfora grassa, l'esperto consiglia anche speciali shampoo antiforfora con il principio attivo «ketoconazolo», un farmaco per la prevenzione e il trattamento delle malattie fungine della pelle.

Ciò che funziona sia contro la forfora secca che contro quella grassa è l'urea: «L'acido urico lega l'acqua alla pelle, crea idratazione e aiuta a sciogliere le croste di forfora dal cuoio capelluto», dice Schrüfer.

2. Lozione e tonico: lenitivi e idratanti in caso di forfora

L'urea è disponibile come shampoo, ma anche come lozione curativa. Oltre allo shampoo si possono utilizzare lozioni e tonici lenitivi per sostenere il cuoio capelluto. È importante utilizzare un prodotto idratante per il cuoio capelluto, sottolinea il Dr. Schrüfer: «Non si dovrebbero usare lozioni a base di alcol, perché secca ulteriormente il cuoio capelluto».

I tonici appositamente sviluppati per il cuoio capelluto secco e pruriginoso hanno anche il vantaggio che, da un lato, sono disponibili senza prescrizione medica e, dall'altro, non devono essere risciacquati. In questo modo si risparmia un ulteriore lavaggio dei capelli, che comunque non è consigliato per un cuoio capelluto irritato.

3. Balsami con estratti di erbe contro il prurito del cuoio capelluto

4. Gli oli alleviano il prurito del cuoio capelluto

Grazie alla sua proprietà antifungina, anche l'olio di cocco è indicato per aiutare soprattutto in caso di forfora grassa. In un recente studio ne è stato dimostrato l'effetto, soprattutto contro il fungo del lievito Malassezia globosa, e si è potuto determinare un effetto positivo sulla salute generale del cuoio capelluto.

Il Dr. Schrüfer, tuttavia, è attento: «L'olio può essere utile per lenire il cuoio capelluto e soprattutto per sciogliere la forfora, ma non è un ricostituente lipidico. Inoltre, in seguito bisogna lavare i capelli più spesso, cosa che in realtà è sconsigliata in caso di forfora».

5. Addio forfora e prurito al cuoio capelluto: terapia con il sale marino

Se non si ha in programma una vacanza al mare, si può anche beneficiare dei suoi effetti positivi a casa: basta mescolare tre cucchiai di sale marino grosso con due cucchiai di olio d'oliva e massaggiare il composto sui capelli. Dopo cinque minuti, lavare i capelli come di consueto. A proposito, anche nel nostro negozio si possono ordinare i sali da bagno del Mar Morto:

Immagine di copertina: shutterstock

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Adoro le frasi enfatiche e il linguaggio allegorico. Le metafore intelligenti sono la mia kryptonite, anche se a volte è meglio arrivare dritti al punto. Tutti miei testi sono curati dai miei gatti. E non è una metafora, perché credo che si possa «umanizzare l'animale domestico». Quando non sto seduta alla scrivania, mi piace fare escursioni, suonare musica attorno al fuoco o attivare il mio corpo stanco praticando sport o andando a una festa. 


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