Retroscena

Dal motore a combustione all’auto elettrica: resoconto di un’esperienza con alti e bassi

Martin Jungfer
17.9.2022
Traduzione: Martina Russo

Da qualche mese la nostra famiglia possiede un’auto elettrica. Prima di acquistarla avevo molte domande e qualche paura, che sono quasi tutte svanite. Quasi, appunto.

Da qualche mese la nostra famiglia possiede un’auto elettrica. Prima di acquistarla avevo molte domande e qualche paura, che sono quasi tutte svanite. Quasi, appunto.

Questo è il resoconto della mia esperienza. Non è mia intenzione convincerti a passare a un’auto elettrica. Senz’altro avrai i tuoi buoni motivi per continuare a guidare un’auto diesel o a benzina. Qui ti spiego solo le personalissime considerazioni che mi hanno portato ad abbandonare il diesel. E un paio di fatti ed esperienze dopo tre mesi abbondanti. Ho comunque alcune critiche, che troverai nella seconda parte dell’articolo.

Il secondo punto: in autunno abbiamo installato un impianto fotovoltaico sul tetto di casa. Il consulente energetico ci ha confermato che un’auto elettrica sarebbe stata il modo ideale per utilizzare l’elettricità autoprodotta. E la cosa bella (terzo punto!) è che nel frattempo sul mercato sono arrivate anche auto elettriche adatte alle famiglie. Abbiamo quindi deciso di sostituire la station wagon della famiglia con una Skoda Enyaq.

A causa della carenza di chip e della guerra in Ucraina, ci sono voluti quasi dodici mesi invece di cinque per averla. Ma l’attesa è stata ben ripagata, e ti spiego il perché.

1. Il piacere della guida elettrica

Il vantaggio delle auto elettriche rispetto ai motori endotermici è che l’energia viene trasferita quasi istantaneamente all’asse motore. L’intera coppia è subito disponibile, mentre nei motori a combustione dipende dal numero di giri che dev’essere raggiunto con i vari cambi di marcia.

2. La ricarica? Un problema (quasi) inesistente

La maggior parte delle colonnine di ricarica che abbiamo utilizzato finora erano dotate di cavi, ma ci sono anche delle stazioni di ricarica dove devi avere il tuo. In questi casi è consigliabile avere in auto un secondo cavo di ricarica standard per quando si è in viaggio.

Ricaricare solo con app o scheda

3. Risparmio sui costi

Quando sono in viaggio già oggi spendo di più. Invece dei 15 centesimi della tariffa ridotta, alle colonnine pago tra 50 e 79 centesimi per chilowattora. Di conseguenza il vantaggio tariffario si riduce, anche se è comunque presente. Naturalmente si tratta di un calcolo semplificato, perché acquistare un’auto elettrica è ancora molto più costoso rispetto a un’auto tradizionale. E fra l’altro nessuno mi installerà gratis un dispositivo di ricarica a casa.

Il collega Dominik ha elaborato a titolo esemplificativo un confronto tra i costi più dettagliato che trovi qui:

4. Una coscienza ecologica abbastanza pulita

5. Cosa mi fa ancora arrabbiare

A fronte di tanti vantaggi ci sono però anche alcune cose che mi fanno arrabbiare. Non così tanto da spingermi a tornare al motore endotermico, ma abbastanza da decidere di raccontartele.

I software installati nelle auto elettriche

Ogni volta che posso uso Apple Car Play, che mi consente di vedere i contenuti del mio iPhone sullo schermo dell’auto e di utilizzare le applicazioni direttamente da lì.

Pianificare il percorso e le soste di ricarica

La ricarica ai margini della società automobilistica

In Italia mi sentivo una mosca bianca, anche se benvenuta, tanto che mi hanno persino invitato a fare la ricarica gratis. Nella terra delle utilitarie le auto elettriche non sono ancora molto diffuse, il che garantisce di trovare sempre una colonnina libera dove fare la ricarica.

Ulteriori riferimenti

Se ti interessa saperne di più sulle auto elettriche, lascia un commento con le tue domande sotto questo articolo. Farò del mio meglio per rispondere. Ti invito a lasciare un commento anche se guidi già un’auto elettrica e ritieni che abbia dimenticato un punto importante. Accetto volentieri anche richieste e proposte per ulteriori argomenti legati all’elettromobilità.

Ti lascio un paio di fonti interessanti che utilizzo per le mie ricerche:

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Giornalista dal 1997 con sedi in Franconia, sul lago di Costanza, a Obvaldo e Nidvaldo e a Zurigo. Padre di famiglia dal 2014. Esperto in organizzazione editoriale e motivazione. Focus tematico sulla sostenibilità, strumenti per l'ufficio domestico, cose belle in casa, giocattoli creativi e articoli sportivi. 


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