Letters

'Ecco l'inedito Oliver Sacks: combattente, appassionato, un disadattato furiosamente intelligente. E anche infinitamente interessante. Era un uomo come nessun altro" - Atul Gawande, autore di Being MortalOliver Sacks, uno dei grandi umanisti della nostra epoca - che in queste pagine si descrive come un "medico filosofo" e un "astronomo dell'interiorità" - scriveva a un'eclettica schiera di familiari e amici. La maggior parte erano scienziati, artisti e scrittori, persino uomini di stato: Francis Crick, Antonio Damasio, Jane Goodall, W. H. Auden, Susan Sontag, Stephen Jay Gould, Björk e suo cugino di primo grado, Abba Eban. Ma molte delle lettere più eloquenti di questa raccolta sono indirizzate alle persone comuni che gli hanno scritto con i loro strani sintomi e le loro domande, alle quali risponde con un senso di generosità e meraviglia. Con alcuni corrispondenti, Sacks condivide la sua lotta per il riconoscimento e l'accettazione sia come medico che come uomo gay, fornendo anche resoconti intimi delle sue passioni per il sollevamento pesi a livello agonistico, le moto, la botanica e la musica. Con altri, racconta la sua inclinazione a mettere alla prova i confini dell'autorità, la scoperta della sua voce di scrittore e le sue esplosive stagioni di scoperta con i pazienti che popolano il suo libro Awakenings. Le sue descrizioni dei viaggi da giovane e delle persone straordinarie che incontra possono essere liriche, feroci, penetranti ed esilaranti. Molte delle sue riflessioni includono i primi schizzi dettagliati di un saggio che si sta formando nella sua mente, o storie di casi in miniatura che rivaleggiano con quelle delle sue amate raccolte di saggi.Selezionate con sensibilità e introdotte da Kate Edgar, l'editore di lunga data di Sacks, le lettere tracciano l'arco di una vita straordinaria e rivelano un ritratto spesso sorprendente di Sacks mentre lotta con il funzionamento del proprio cervello e della propria mente. "Oltre a possedere le abilità tecniche di un medico del ventesimo secolo, [Sacks] vede la condizione umana come un filosofo-poeta" New York Times.