Die Angst des Tormanns beim Elfmeter

Al montatore Josef Bloch, che in passato era stato un noto portiere, quando si presentò al lavoro al mattino, gli fu comunicato che era stato licenziato. In ogni caso, Bloch interpretò il fatto che, al suo arrivo alla porta del capannone, dove si trovavano i lavoratori, solo il caposquadra alzò lo sguardo dalla pausa, come un segnale di quella comunicazione e lasciò il cantiere.

Nel marzo 1970 appare il racconto "La paura del portiere ai rigori" nella prima edizione di 25.000 copie, e sei mesi dopo la tiratura si è raddoppiata. Il consenso è unanime: "Questo racconto è tra le opere più affascinanti scritte in tedesco negli ultimi dieci anni." (Karl Heinz Bohrer, Frankfurter Allgemeine Zeitung) "Per dirlo in anticipo: considero 'La paura del portiere ai rigori' senza alcuna riserva il miglior libro scritto in lingua tedesca dopo 'Disturbo' e 'Ungenach' di Thomas Bernhard." (Peter Hamm, Neues Forum).