Test del prodotto

Zippo 6 e 9S: scaldamani alla prova

Martin Jungfer
9.1.2024
Traduzione: Sanela Dragulovic

Quando le temperature scendono sotto lo zero, anche le mani più calde sentono il freddo. Lo scaldamani elettrico e ricaricabile di Zippo può essere d'aiuto? Io l'ho provato.

Zippo? Come gli accendini Zippo? Sì, esatto. Il marchio di culto statunitense non fornisce solo accendini a combustibile fossile, ma anche scaldamani. Ho testato due modelli con batterie integrate. Tecnicamente funzionano entrambi allo stesso modo, ma si differenziano per forma e colore. Inoltre, il modello 9S ha una capacità leggermente superiore e il doppio dei livelli di potenza di riscaldamento.

Ho testato i due modelli durante un weekend di sci tenendoli nella tasca della giacca per verificare la loro idoneità nell'uso quotidiano. Inoltre, ho testato la velocità con cui gli scaldamani si attivano a temperatura ambiente e a temperature attorno allo zero come anche la loro durata a diversi livelli di potenza.

Applicazione nella vita quotidiana

Entrambi i modelli sono ben maneggevoli. La plastica leggermente ruvida offre una buona presa. Con i suoi 4,8 centimetri, il 9S è quasi mezzo centimetro più largo e quindi più comodo se hai le mani grandi. Anche se il design può sembrare più ergonomico, il vantaggio è minimo. Personalmente, ho trovato più comodo tenere in mano il modello 6.

Oltre al design, ci sono due importanti differenze tra il 6 e il 9S.

  • La batteria al litio del modello 6 è da 4400 mAh. Secondo il produttore, è sufficiente per un massimo di 6 ore di calore.
  • Il 9S ha una batteria da 5200 mAh, che dovrebbe essere sufficiente per 9 ore di funzionamento.

Facendo rapidamente due conti, si nota subito che il modello 6 con 730 mAh per ora di funzionamento è meno efficiente del 9S con 580 mAh. Tuttavia, la durata di funzionamento non è tutto, occorre tenere conto anche della potenza termica.

Il modello 6 ha solo tre livelli di potenza e i LED si illuminano di blu. Il calore viene emesso da tutti i lati dell'apparecchio.

Quando il dispositivo è completamente scarico, lo puoi ricaricare tramite il cavo incluso. Tuttavia, nella dotazione manca la spina. Ricordati quindi di metterne una in valigia, perché è una di quelle con la sempre più rara connessione micro USB. Sull'altro lato della spina, c'è una porta USB-A altrettanto antiquata.

A quale temperatura arriva? Per quanto tempo la mantiene?

L'utilizzo all'aperto in condizioni di freddo intenso o di vento può compromettere le prestazioni.

Dopo il mio test, cancello la parola «può». Ci vuole definitivamente (troppo) tempo per ottenere il caldo che vorrei. Devo organizzarmi diversamente. Accendo lo scaldamani a metà discesa così una volta arrivato alla cabinovia o alla seggiovia ha già raggiunto la temperatura desiderata.

Entrambi i dispositivi funzionano molto meglio quando li accendo a una temperatura ambiente di 22 gradi. Misuro le temperature massime dei tre livelli di potenza per entrambi i modelli cinque minuti dopo l'accensione. Per il 9S, tengo conto solo del livello di riscaldamento su entrambi i lati.

Non avrei dovuto necessariamente aspettare cinque minuti. Il valore massimo viene quasi raggiunto già dopo due o tre minuti. Tenere in mano l'aggeggio di oltre 50 gradi fa quasi male. La potenza termica è eccellente.

In caso di freddo, i due modelli Zippo impiegano più tempo per raggiungere la temperatura massima. Per misurare questi valori, li ho raffreddati a zero gradi prima dell'accensione.

Al livello di potenza più alto, entrambi gli scaldamani non durano così a lungo come indica Zippo nella descrizione del prodotto. Per arrivare alle sei ore (modello 6) o alle nove ore (modello 9S), è necessario farli funzionare solo al livello più basso.

Tuttavia, trovo che le due ore e mezza del 6 e le tre ore e mezza del 9S a piena potenza siano sufficienti per una giornata di sci. Quando li collego al cavo di ricarica la sera, gli scaldamani sono pronti all'uso dopo appena tre ore.

Conclusione

Il modello 9S si riscalda fino a oltre 50 gradi, mentre il 6 raggiunge una temperatura leggermente inferiore. Entrambi riscaldano però le mani fredde in pochissimo tempo e senza problemi. Anche dopo una discesa nel vento gelido, sarai in grado di impugnare la forchetta all'ora di pranzo e mangiare un gustoso piatto di spaghetti.

Il fatto che lo scaldamani possa anche ricaricare il mio smartphone, se necessario, è un ulteriore vantaggio. L'unico inconveniente è che non posso utilizzare il mio cavo USB-C, bensì me ne devo procurare uno USB-A.

Nonostante i pochi punti negativi descritti, mi porterò gli scaldamani Zippo anche in occasione della prossima uscita sulla neve. Inoltre, continuerò a cercare modelli che riscaldino altrettanto bene, ma più rapidamente.

Se hai consigli su un buon scaldamani elettrico, io e la Community saremo felici di leggerli in un commento.

Immagine di copertina: Martin Jungfer

A 34 persone piace questo articolo


User Avatar
User Avatar

Giornalista dal 1997 con sedi in Franconia, sul lago di Costanza, a Obvaldo e Nidvaldo e a Zurigo. Padre di famiglia dal 2014. Esperto in organizzazione editoriale e motivazione. Focus tematico sulla sostenibilità, strumenti per l'ufficio domestico, cose belle in casa, giocattoli creativi e articoli sportivi. 


Sport
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Per la casa
Segui gli argomenti e ricevi gli aggiornamenti settimanali relativi ai tuoi interessi.

Test del prodotto

Le nostre esperte ed esperti mettono alla prova i prodotti e le loro applicazioni. In modo indipendente e neutrale.

Visualizza tutti

Potrebbero interessarti anche questi articoli

  • Test del prodotto

    Al caldo: Cosy Weight di Beurer alla prova

    di Kim Muntinga

  • Test del prodotto

    Warmies: peluche da microonde

    di Michael Restin

  • Test del prodotto

    Completamente per il culo: la coperta elettrica "Big Hug XL" alla prova

    di Kim Muntinga